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L’individuazione di azioni comuni volte a migliorare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale e la promozione turistica dei territori italiani: è questo il punto centrale dell’intesa siglata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) e dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (UNPLI). L’accordo è stato sottoscritto oggi dal Segretario Generale del MIBACT, Arch. Carla Di Francesco e dal Presidente di Unpli, Dr. Antonino La Spina.
Con la firma del protocollo d’intesa si intende dare nuovo impulso al lavoro già svolto dall’UNPLI e dalla capillare rete Pro Loco nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, e promuovere anche attività in materia di valorizzazione turistica e presidio territoriale di località e luoghi spesso fuori dai grandi circuiti turistici nazionali.
”Questa collaborazione è importante – ha dichiarato il Segretario Generale Di Francesco – per riunire le diverse competenze per il rilancio del grande patrimonio culturale materiale e immateriale”
“L’intesa – ha aggiunto il Presidente La Spina – rappresenta un prestigioso riconoscimento per l’instancabile azione compiuta dalle Pro Loco di cui portiamo in dote qualità, passione ed impegno quotidiano a vantaggio delle eccellenze e dei patrimoni di ogni singolo centro d’Italia. Siamo pronti a fare la nostra parte”.
Hanno partecipato alla sottoscrizione del protocollo d’intesa per il MiBACT la Dott.ssa Luisa Montevecchi, direttore del Servizio I del Segretariato Generale – Coordinamento Ufficio UNESCO, e la dirigente arch. Pia Petrangeli, per conto della Direzione Generale del Turismo; per l’UNPLI il Responsabile del Dipartimento Patrimonio Culturale, Ambiente e Paesaggio, dott. Fernando Tomasello, e il Responsabile Rapporti UNESCO, dott. Gabriele Desiderio.
Nella foto da sinistra, Antonino La Spina (Presidente Unpli) e Carla Di Francesco (Segretario Generale del MIBACT)
Nella giornata di domani giovedì 9/11/2017 in Via Maria Felice prende forma il progetto di ristrutturazione, ammodernamento ed abbattimento delle barriere architettoniche che nel suo complesso, più avanti scaglionati nel tempo, vedrà gli interventi anche alla scuola media di S. Francesco, alla scuola elementare di Via Verdi e nel plesso di Monte le Forche (Via Oleandri).
L’intervento è stato programmato per essere eseguito subito dopo la realizzazione della nuova entrata per gli alunni della scuola dell’infanzia di scalo con lo scopo di adeguare i livelli di sicurezza, apponendo 2 parcheggi per disabili adiacenti all’ingresso riservato agli scuolabus insieme al divieto di fermata nella zona della vecchia piazzetta ove era ubicata in precedenza l’entrata degli alunni nella scuola dell’infanzia ed apponendo archetti parapedonali lungo il muro di cinta della scuola per delimitare un percorso sicuro largo circa un metro il passaggio pedonale di alunni e genitori.
Procedono secondo programma i lavori di sistemazione delle scuole della nostra città.
L’Amministrazione Comunale di Canale Monterano ha concesso in questi giorni il patrocinio del Comune al cortometraggio “Nel Mondo di Agata” di Domenico Croce, realizzato nel mese di Settembre dalla CSC Production, società di produzione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.
“L’occasione è gradita per ringraziare pubblicamente questa prestigiosa istituzione che attraverso un accordo ha scelto la nostra Riserva Monterano quale location per i loro laboratori di studio – afferma il ViceSindaco Stefano Ciferri, che aggiunge – la Fondazione realizzerà per conto del Comune anche un video promozionale della nostra bella Riserva.”
“Canale Monterano sempre più terra di cinema – aggiunge il Sindaco Alessandro Bettarelli, che conclude affermando – la nostra intenzione è quella di favorire le produzioni facendo riscoprire l’unicità del nostro territorio che da oltre mezzo secolo fa da sfondo ai grandi film della cinematografia mondiale.”
“E’ evidente che il consigliere Porrello non ha letto attentamente il decreto commissariale del 5 luglio 2017. Se lo avesse fatto avrebbe saputo che a Bracciano e a Civitavecchia infatti non è previsto alcun taglio dei posti letto, piuttosto nel decreto sopracitato è previsto un aumento da 230 a 250. La differenza è data da venti nuovi posti letto di lungodegenza che saranno ex novo messi a disposizione a Bracciano. Quanto alle insinuazioni avanzate dal consigliere su presunti favoritismi nei confronti di privati non meglio individuati dal consigliere, si sottolinea che negli atti non c’è traccia alcuna, né c’è mai stata neanche l’intenzione, di un aumento dei posti letto a favore di strutture private. Smentiamo categoricamente le dichiarazioni del consigliere che invitiamo a rileggere tutte le carte a sua disposizione e che informiamo anche del fatto che in questa azienda, la Roma4, aprirà a Civitavecchia il primo Hospice pubblico, una struttura finanziata da questa Giunta, per la quale sono in corso le procedure di reclutamento del personale, a dimostrazione dell’attenzione nei confronti di questo territorio della Regione”.
Il 16 giugno a Villa d’Este, a Tivoli, è stato sottoscritto il protocollo di intesa, alla presenza di Gildo De Angelis, Direttore dell’U.S.R. (Ufficio Scolastico Regionale) del Lazio. Il 18 luglio a Palazzo Farnese di Caprarola, è arrivata la firma per la costituzione ufficiale. E martedì 7 novembre, si è svolto il terzo incontro all’I.P.S.S.A.R. “Vincenzo Gioberti” di Roma. Obiettivo: un “accordo di scopo” tra Istituzioni scolastiche con la finalità di costruire una Rete tra gli Alberghieri del Lazio. Fra i presenti la Prof.ssa Vincenza La Rosa, Dirigente Scolastica dell’Istituto Professionale di via Federici a Ladispoli. “I progetti sono numerosi, – ha dichiarato – ma ciò che più conta è lo spirito di collaborazione e di cooperazione che riunisce finalmente tutti i Dirigenti Scolastici degli Alberghieri del Lazio intorno ad uno stesso tavolo. La R.I.A.L., di cui oggi abbiamo approvato all’unanimità il Regolamento, è uno strumento straordinario non solo per affrontare le criticità della gestione quotidiana delle Istituzioni scolastiche, ma anche e soprattutto per promuovere scambi e sinergie su temi di ampio respiro. Lavorare in un’ottica di rete, in modo fattivo e non retorico, vuol dire migliorare la qualità dell’offerta formativa a vantaggio degli studenti, favorendo l’aggiornamento continuo e la ricerca dell’eccellenza”.
“Le attività in cantiere sono molte. – ha aggiunto la Preside dell’Istituto Alberghiero – Fra le più importanti c’è un’iniziativa di straordinario interesse orientata a promuovere fra gli studenti i valori della legalità e della cittadinanza attiva. Si tratta di rilevare dal Ministero di Grazia e Giustizia alcuni locali e strutture ristorative sottratte alle attività mafiose e di affidarle in gestione agli studenti dell’indirizzo di Enogastronomia, nell’ambito dei Progetti di Alternanza Scuola – Lavoro”.
Diversi i casi precedenti di ‘riadattamento virtuoso’ di immobili confiscati alla criminalità organizzata.
Il più vicino, nel tempo e nello spazio, è sicuramente quello attuato dall’Istituto Alberghiero di Tor Carbone (un tempo ‘casa-madre’ del Professionale di via Federici a Ladispoli): appena il 15 giugno è stata in infatti inaugurata, in via San Cosimato, nel cuore di Trastevere, nel palazzo che ha visto la nascita di Alberto Sordi, la rosticceria “I Carbonari”. Sottratto un anno fa ad un clan della ‘ndrangheta, il locale ha iniziato una nuova vita grazie ad Alpha 53, la neonata cooperativa di docenti, studenti e genitori dell’Istituto Alberghiero di Tor Carbone che ha preso in gestione la struttura dal Ministero della Giustizia. Ed è proprio questo il modello cui vorrebbe ispirarsi la Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla Rete degli Alberghieri del Lazio – ha dichiarato la Prof.ssa La Rosa – La scuola, come Istituzione educativa, ha il dovere di promuovere fra i giovani i valori della responsabilità, della coscienza civica e della cittadinanza attiva. Siamo pronti a dare il nostro contributo per ogni iniziativa che si ponga come obiettivo la diffusione della cultura del diritto e della legalità, perché è dalla scuola che può e deve partire la rigenerazione della società”.
Molti altri gli argomenti al centro della riunione di martedì 7 novembre. Ad aprire i lavori il Direttore Generale dell’U.S.R. Gildo De Angelis e la Dirigente Scolastica dell’I.P.S.S.A.R. “Vincenzo Gioberti”, Prof.ssa Carla Parolari, Presidente della R.I.A.L. (Rete Istituti Alberghieri del Lazio), che hanno ricordato l’importanza della costituzione di un nuovo soggetto collettivo in grado di promuovere l’autonomia scolastica in modo solidale attivando tutte le possibili sinergie, fra Istituti omologhi, sul piano organizzativo, gestionale, amministrativo e, soprattutto, formativo. Finalità primaria è quella di ideare iniziative congiunte per potenziare e migliorare al massimo livello le attività di insegnamento-apprendimento, di ricerca e innovazione, di interazione e interlocuzione con Enti e soggetti esterni. L’Ordine del Giorno prevedeva l’insediamento della Conferenza dei Dirigenti Scolastici della R.I.A.L., l’approvazione del Regolamento di Rete, l’individuazione del Gruppo di Coordinamento e dei Gruppi di lavoro sulle macro-tematiche di interesse comune.
Sette i temi individuati: formazione e orientamento, successo formativo e riduzione della dispersione scolastica; realizzazione di iniziative progettuali in tema di formazione in alternanza scuola/lavoro, al fine di potenziare il rapporto fra il mondo dell’istruzione e quello occupazionale; acquisizione di beni e servizi e partecipazione a procedure selettive inerenti l’affidamento di appalti pubblici; prestazione di servizi di consulenza per progettazione e realizzazione di bar, ristoranti e alberghi didattici; promozione delle nuove tecnologie nella didattica degli Istituti Alberghieri; internazionalizzazione dell’offerta formativa.
Venticinque gli Alberghieri del Lazio che hanno aderito alla R.I.A.L. Dopo il buffet, preparato dagli studenti e dai docenti dell’I.P.S.S.A.R. “Vincenzo Gioberti”, si sono riuniti, nel pomeriggio, i Gruppi di lavoro per definire, nel dettaglio, la programmazione delle attività che vedranno impegnati i Dirigenti Scolastici degli Istituti coinvolti.
“Il lavoro in rete, diversamente da quanto comunemente si pensi – ha commentato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli Prof.ssa Vincenza la Rosa, a chiusura dei lavori – consente di rafforzare la propria identità e specificità, proprio in quanto membri di un sistema complessivo di relazioni, che accresce le possibilità e le opportunità di crescita. Attivare interazioni e collaborazioni permette di scambiare risorse e competenze, di confrontarsi con letture diverse della stessa realtà scolastica, di raggiungere una conoscenza più ampia e aggiornata dei territori e dei contesti nei quali ci si trova quotidianamente ad operare. Il mondo della scuola presenta un crescente livello di complessità, che richiede processi comunicativi integrati, in grado di assicurare la più ampia condivisione e partecipazione. Stare in rete – ha concluso la Dirigente Scolastica Vincenza la Rosa – vuol dire avere la possibilità di progettare strategie di lavoro e di intervento efficaci non solo nella risposta alle criticità, ma anche nella rimozione di alcune delle cause e dei fattori che le generano. Abbiamo in mano il futuro dei nostri studenti. Non possiamo permetterci errori”.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di dimissioni di Luca Testini dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale di Bracciano:
Al Sindaco del Comune di Bracciano
Al Segretario Generale
Agli Assessori
A tutti i Consiglieri del Comune di Bracciano
Le motivazioni che mi hanno spinto a partecipare alle passate competizioni elettorali erano riferite alla mia volontà di poter dare un contributo di idee ed azioni volte ad un significativo sviluppo di Bracciano ed al conseguente maggior benessere per i cittadini. Avevo, ed ho, la presunzione, priva di arroganza, di poter essere utile in una fase di positiva costruzione e condivisione di questa crescita, la più ampia e convergente possibile.
Le scelte elettorali fatte dai cittadini, pur premiando in modo lusinghiero la mia persona, mi hanno comunque relegato in un ruolo di minoranza. Sottolineo minoranza, e non opposizione, perché rivendico un impegno collaborativo su tutte le tematiche condivise, indipendentemente dalla provenienza della proposta.
Subito dopo la tornata elettorale, valutazioni da me non sollecitate hanno determinato la scelta della maggioranza dei Consiglieri di attribuire alla mia persona la carica di Presidente del Consiglio, circostanza che ho apprezzato per la fiducia accordatami. Ringrazio tutta la maggioranza per l’opportunità che mi è stata offerta perché mi ha consentito di partecipare in forma più intensa alle problematiche cittadine e di toccare maggiormente con mano le difficoltà che si incontrano e che si devono superare. Chiaramente non posso non ringraziare il Sindaco che, in un momento difficile della sua vita, è stato di esempio a tutti e soprattutto ai suoi uomini, dovendo combattere una battaglia che non era certo quella amministrativa. Ma tale mio incarico, per la sua funzione di garanzia, porta intrinsecamente a frenare ed “ingessare” la mia iniziativa ed azione “politico-amministrativa” che, invece, reputo di dover portare avanti perché ormai è stata superata la fase critica iniziale di insediamento ed è giunto il momento di pensare a programmare il futuro.
Per consentire tale iniziativa, pertanto, vorrei non essere più vincolato dai doveri di imparzialità e “super partes” che il ruolo richiede.
Di conseguenza rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio.
Avrei voluto anticipare questa scelta di qualche mese ma ho procrastinato la decisione per rispetto alla figura ed alla situazione del Sindaco, circostanza che non ha prezzo politico.
Nel ringraziare tutti quelli che mi sono stati più vicini e mi hanno aiutato, sotto varie forme, in ogni mia azione, desidero citare le dottoresse Minutella e Baldi per la loro dedizione ed il lavoro svolto.
Ringrazio anche il tecnico informatico onnipresente Carlo Scarpari con il quale, a costo zero ed ignorando le chiacchiere da bar, si è riusciti garantire le riprese video di tutti i Consigli Comunali.
Un grazie particolare viene rivolto al Segretario Generale, Dr.ssa Calandra, per la illuminata assistenza giuridico-amministrativa.
“Il nostro slogan sarà “Non tentare di cambiare la persona violenta che ti è accanto. Cambia persona”. Con queste parole il presidente del Consiglio comunale, l’avvocato Maria Antonia Caredda, rinnova l’invito a partecipare al Consiglio comunale aperto che si terrà il 27 novembre alle ore 18:00 sul gravissimo fenomeno della violenza sulle donne.
“Attraverso questa seduta aperta – prosegue Caredda – ci confronteremo con i cittadini di Ladispoli per ribadire come l’amministrazione comunale sia in prima linea per la prevenzione e la lotta contro qualsiasi forma di sopraffazione psicologica e fisica”.
Durante la seduta sarà presentata la mozione dal titolo “Ladispoli dice no alla violenza sulle donne” che sarà letta in aula dal consigliere delegato alle pari opportunità Sara Solaroli.
Alla seduta parteciperanno a titolo gratuito anche il criminologo Francesco Caccetta e lo psicologo e criminologo Marco Strano che affronteranno il delicato tema della prevenzione dei fenomeni violenti.
Lunedì 27 Novembre, presso la biblioteca di Manziana, alle ore 17:00, si terrà un incontro con delle letture su tema della violenza sulle donne, organizzato dall’associazione culturale “Le Voci” e promosso dal Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino, col patrocinio della Regione Lazio.
Un occasione per una riflessione seria su un tema di scottante attualità.
“Purtroppo oggi ci troviamo costretti a dover reprimere il malcostume dell’abbandono dei rifiuti sanzionando salatamente chi vuole sporcare la nostra città, nella speranza che sempre meno cittadini decidano di farlo”. Questo il primo commento del consigliere comunale delegato all’igiene urbana, Carmelo Augello a poche settimane dall’entrata in funzione delle foto trappole.
“Sono soddisfatto – prosegue Augello – dei primi risultati dati dall’utilizzo delle foto trappole: è impensabile quello che succede ogni giorno nel nostro territorio dove decine di cittadini abbandonano qualsiasi tipo di rifiuto creando delle vere e proprie discariche abusive. Anche a Ladispoli è partita la guerra contro chi sporca la città e sono stati già elevati dalla Polizia Locale i primi verbali nei confronti di chi ha abbandonato illegalmente rifiuti ai bordi delle strade: questo grazie all’ausilio delle foto-trappole a sensore di movimento che sono state posizionate su tutto il territorio di Ladispoli.
C’è chi si ostina ancora a buttare ai bordi delle strade sacchi di rifiuti, mobili, materiali inerti provenienti da cantieri o da semplici ristrutturazioni. Eppure basta solo andare all’isola ecologica per conferirli, non c’è bisogno di abbandonarli in giro per le strade meno trafficate. Ci rendiamo conto che molti cittadini non abbiano bene compreso l’importanza del differenziare, l’informazione, che è uno dei primi e fondamentali step per la riuscita del porta a porta forse è stata fatta in modo frettoloso. Lavoreremo anche su questo, è fondamentale. Il nostro è uno dei comuni che ha adottato la delibera rifiuti zero a cui noi vogliamo dare seguito e non solo a chiacchiere”.
“Viale Italia rappresenta il biglietto da visita turistico della nostra città, il corso principale di Ladispoli che merita di essere adeguatamente valorizzato dopo anni di scelte infelici”.
Con queste parole il delegato ai rapporti con il quartiere Centro, Rossano Pignotti, ha annunciato l’impegno a tutto campo dell’amministrazione comunale del sindaco Grando per rilanciare tutta la zona considerata da sempre il salotto di Ladispoli.
“Ci sono situazioni – prosegue il delegato Pignotti – che si trascinano da troppo tempo, a scapito dei residenti e degli operatori commerciali di viale Italia e delle strade limitrofe. Un esempio per tutti è stata la scellerata scelta di installare i varchi elettronici da parte della passata amministrazione. Un progetto contro cui protestarono ferocemente gli abitanti del quartiere ed il resto della cittadinanza. Uno dei primi impegni, compatibilmente con il rispetto della legge, sarà quello di avviare le pratiche per la rimozione dei varchi elettronici e restituire viale Italia ai cittadini. Altri problemi sul tappeto sono la riqualificazione dei piccoli spazi verdi sul corso e la ristrutturazione dell’arredo urbano e dei marciapiedi. A breve, incontreremo i commercianti ed i residenti di viale Italia, vogliamo scrivere insieme alla popolazione il futuro della più importante strada di Ladispoli”.