Riceviamo e pubblichiamo la lettera del comitato “Villaggio Montebello” al Sindaco Tondinelli
Prot. n. 33/A/18 del 27-08-2018.
Dr. Armando Tondinelli, sindaco di Bracciano
Procura di Civitavecchia (e alla particolare attenzione del dr. Delio Spagnolo)
e p. c.: Dr. Nicola Zingaretti, presidente Regione Lazio
Dr. Massimiliano Valeriani, assessore urbanistica Regione Lazio
Dr. Marco Cacciatore, presidente Commissione urbanistica Regione Lazio
Dr. Pierluigi Gazzani e geom. Alessandro Corsi, Direzione Anti-abusivismi Regione Lazio
Sign. Luca Testini, vice sindaco e assessore Urbanistica Comune di Bracciano
Sign. Giovanni Bentivoglio, assessore Lavori Pubblici, Bracciano
Dr.ssa Pamela Teresa Costantini, segretaria comunale, Bracciano
Sign. Claudio Pierangelini, capo-area Polizia Urbana, Bracciano
Arch. Lidia Becchetti, capo-area Urbanistica, Bracciano
Dr.ssa Sonia De Santis, capo-area Patrimonio, Bracciano
Ing. Stefano Ravenda, capo-area Manutenzione, Bracciano
Bracciano, 27-8-2018
Oggetto: “Ammutinamento” al Comune di Bracciano per il ristorante a Montebello
Signor sindaco Tondinelli, ampi pezzi di Burocrazia si sono, per così dire, “ammutinati” contro il suo meritorio indirizzo 26764 del 6-8-2018, che, se attuato, sanerebbe vecchie, intollerabili illiceità. Lei ordina infatti a due Capi-area (Polizia Locale, Manutenzioni) un cambio di serrature al ristorante di Montebello, giusto accordi tra Comune e Ufficio anti-abusivismi della Regione Lazio. Per Comune e Regione l’immobile: 1) – giace su suolo pubblico; 2) – è in largo surplus sull’erronea concessione; 3) – dal 16-6-2014 è trascritto all’Agenzia delle Entrate tra i beni pubblici, per sentenza costitutiva Tar-Lazio; ma da 4 anni il Comune incomprensibilmente non ne prende possesso, chiedendo le chiavi a chi le ha, o cambiando le serrature. Quel 6 agosto i Capi-area risponderanno picche, scaricandosi tra loro le competenze. E’ o no una specie d’”ammutinamento”?
Siamo in grado di ricostruire l’intera vicenda, anche sulla base d’alcune fotocopie, di cui è pacifica l’autenticità, ricevute in plico anonimo dal nostro presidente Amedeo Lanucara, giornalista. Dunque. Il 21 dicembre 2017 ecco i prodromi, quando due Capi-area (Urbanistica, Legale), con lettera prot. 41617, “consigliano” ad una Collega (Patrimonio) di richiedere le “famosa” chiavi. Ma la “Consigliata”, con lettera 137 del 2-1-2018, respinge il “consiglio”. Motivo: pende un ricorso al Consiglio di Stato. Scoppia una “Guerra delle chiavi” tra Capi-area. La tesi dell’Area Patrimonio è peraltro dubbia: a) – la sentenza Tar, come già detto, è costitutiva; b) – l’appello non ebbe sospensive cautelari; c) – il semplice possesso delle chiavi, domani, non potrà provocare richieste risarcitorie al Comune, nel deprecabile e impensabile caso di sconfitta giudiziaria; d) – con le chiavi il Sindaco si tutela da due pericoli: che l’immobile nel frattempo non s’usi e si deteriori, come già oggi accade, con gravi riflessi alla Corte dei Conti; che vi si compiano reati, di cui egli sarebbe responsabile in sede civile e penale (un pericolo già verificatosi, con lo sversamento di rifiuti speciali, di cui al procedimento penale 5094/18, Civitavecchia, PM dr. Delio Spagnolo).
Passan tre mesi di non-belligeranza. Poi giunge altra Capo-area al Patrimonio. Che chiede finalmente le chiavi all’ex-Proprietario: a) – con lettera 11.000 del 26-3-2018: b) – con e-mail 27-3-2018 alla Guardia di Finanza, che sollecitò l’acquisizione; c) – con lettera 17145 del 17-5-2018 alle Manutenzioni. Poiché l’ex Proprietario nega le chiavi, si opta per il cambio delle serrature.
Tutto okay? Macché! La “Guerra delle chiavi” si trasforma anzi in “Guerra delle serrature”. I Vigili prima danno un assenso di massima, ma poi tentennano. Forse per disagi interni, che indurranno in luglio la Capo-area a dimettersi. Tentenna anche il Capo-area Manutenzioni, con lettera 18721 del 31-5-2018 alla vecchia Capo-area Patrimonio, nel frattempo tornata. Poiché (egli scrive) il 6-4-2018 è giunta al Comune una diffida a sostituire le serrature, con minaccia di “possibili conseguenze sul piano civile e penale”, è necessaria una “esplicita malleva” da ogni responsabilità. Secondo parecchi Legali, tuttavia, la diffida de qua avrebbe i crismi d’un ballon d’essai. Uguale diffida l’ebbe infatti l’ex sindaco Sala, quando ci liberò da un deposito abusivo di materiale edile e di rifiuti speciali. Non accadde nulla degli sfracelli promessi. Proprio perché si trattava, ieri come oggi, d’un ballon d’essai. Una piccola glossa. Con esosi balzelli, noi paghiamo i Pubblici Ufficiali, perché studino a fondo le pratiche, assumendosi le responsabilità e i rischi connessi alla carica. O no?
Torniamo al 6 agosto iniziale. Il citato indirizzo del Sindaco dovrebbe risolvere anche il nodo “malleva”, poiché egli s’assume le responsabilità, col sostegno della Regione. Ma si scatena il finimondo. A) – Il Capo-area Manutenzioni, con lettera 27150 dello stesso giorno, conferma il suo diniego, chiedendo di nuovo una “esplicita malleva”, che peraltro adesso c’è. B) – Il nuovo Capo dei Vigili, con la coeva lettera 26882, dice che la propria competenza “è squisitamente di ordine pubblico e di mero accompagno” (sic!). C) – La Capo-area Patrimonio, con l’ampia lettera 28203 del 22-8-2018, scrive che per il dpr 380/2001 responsabile è l’Area Urbanistica e minaccia atti legali contro chi la tirasse ancora in ballo. In contemporanea lei solleva però un tema assai serio: la necessità d’una delibera in Consiglio comunale, un’annosa bandiera del nostro Comitato. La nostra bandiera, tuttavia, non riguarda l’insediamento su suolo pubblico, di cui qui si parla, ove chiavi o serrature son doverose; ma il surplus sulla concessione erronea, che il Comune da 3 anni non reprime, malgrado le nostre denunce alla Procura. Per il surplus abusivo, il Consiglio inadempiente, per legge, ha due strade: a) – abbatterlo coi fondi regionali o con quelli di cui alle ultime modifiche del Testo Unico sull’Edilizia; b) – acquisirlo, con un sedime 10 volte superiore. Dulcis in fundo. Il 16-8-2018, con lettera 27825, la Sostituta alle Manutenzioni dispone che un Geometra s’attivi, coi Vigili, “per sostituire le serrature”. Essendosi defilati i suoi Capi, ovviamente si defilerà anche lui.
Che aggiungere? In un tal marasma, è chiara l’assoluta incompatibilità operativa tra Politica e ampi pezzi della Burocrazia, Adesso basta! L’ultima spiaggia è ormai il Commissario regionale ad acta per Montebello. La Giunta Zingaretti dovrà approvarlo ad horas. Ogni indugio sarebbe delittuoso.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello
(Dr. Amedeo Lanucara)
Gen. Feliciano Mancini, vice presidente
Amm. Luigi D’Elia, past president
Dr. Alberto Perra, past president
Sign. Massimo Toffolo, past president
Sign. Enrico Ricciatti, segretario
Sign. Giorgio Pastori, tesoriere
Sign. Donato Despota, archivio
Sign.ra Giancarla Bonalumi, componente del Direttivo
Sign. Claudio Caprioli, componente del Direttivo