13 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Regionali 2025: vincono i governi uscenti, perde la partecipazione

 

Le Elezioni Regionali 2025 in Veneto, Campania e Puglia hanno confermato i governi uscenti: centrodestra in Veneto, centrosinistra in Campania e Puglia.  Tutto inutile? L’esercizio democratico del voto non è mai inutile anche se è evidente che in questa tornata elettorale solo una percentuale poco sopra il 40% continua a pensarla così.

E questo è, ancora una volta, il dato più allarmante, che ci deve far riflettere sui limiti di un messaggio politico che non arriva o arriva male. La percentuale dei votanti si è abbassata in tutte e tre le regioni; un calo superiore ai dieci punti in Campania, ai quattordici punti in Puglia e addirittura ai diciassette punti in Veneto. Una disaffezione al voto che continua ad aumentare nonostante gli appelli a non rinunciare mai a un diritto conquistato con il sacrificio d’intere generazioni.

Certamente più che sterili appelli, bisognerebbe lanciare esempi di buona politica, proporre programmi realizzabili, presentare progetti credibili, che possano far tornare ai cittadini il gusto di scegliere da chi farsi governare, il piacere di contribuire alla realizzazione dei propri ideali, attraverso l’affermazione della propria parte politica, semplicemente con la formidabile e pacifica arma del voto.

E invece ancora una volta siamo qui, giustamente ad analizzare il perché di un voto, il significato di una vittoria, le ragioni di una sconfitta, le motivazioni che hanno portato i cittadini a scegliere un candidato piuttosto che un altro e una coalizione piuttosto che un’altra; analisi doverose perché questi risultati andranno a incidere sulla vita dei cittadini, contribuiranno alla qualità dei nostri servizi, saranno presi a esempio per altre consultazioni elettorali, mentre il 60% dei cittadini ha ritenuto di non partecipare e osserva distaccato pur sapendo che le scelte politiche decise dagli altri coinvolgeranno anche loro.

Tutto questo è molto triste, è tempo che quelli che contribuiscono al dibattito politico quotidiano si facciano carico di questa responsabilità che attraversa non soltanto il mondo della politica ma anche quello dell’informazione. È un impegno non più rimandabile perché se libertà è partecipazione, più si partecipa più si è liberi.

Lorenzo Avincola redattore de L’agone

Ultimi articoli