5 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Le novità sul fronte trasporti

Siamo a pochi giorni dall’inizio delle scuole e come ogni anno le famiglie degli studenti, insieme alle migliaia di pendolari che si recano al lavoro quotidianamente con i trasporti pubblici, osservano con premura lo stato e l’evoluzione del servizio. In effetti il recente passato non è stato così brillante, basta ricordare l’interruzione della scorsa estate prima di 90 giorni e poi ridotti a 60, della linea ferroviaria Cesano-Viterbo per i lavori propedeutici all’attivazione del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System). Il sitema più evoluto per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, che dovrebbe offrire notevoli benefici per quanto riguarda affidabilità, puntualità, velocità e incremento degli standard di sicurezza. Non a caso sulla linea FL3 RFI ha già speso 66 milioni di euro, anche per l’upgrade tecnologico sulla “Protezione automatica integrativa” dei passaggi a livello per impedire il passaggio del treno, nel caso di un’indebita presenza di persone e di veicoli fra le barriere.
Nel Decreto infrastrutture 2025 è stato inoltre inserito, con un emendamento dell’On. Rotelli uno stanziamento di 8 milioni di euro ripartito fra il 2027 ed il 2028, per consentire l’attivazione di alcuni “binari di precedenza” nella tratta Cesano-Viterbo, al fine di migliorare la gestione del traffico complessivo sulla linea. Mentre il progetto per il raddoppio dei binari di circolazione fino a Bracciano pare non abbia avuto ulteriori risvolti.
Per quanto riguarda il sistema logistico invece, è nato un tavolo dedicato all’autotrasporto composto da rappresentati di categoria, Comune di Civitavecchia e Regione Lazio che si riunirà con cadenza regolare per affrontare le criticità del settore e aumentare le sinergie con gli altri attori per un modello più sostenibile e competitivo. Oggi infatti la sostenibilità passa anche per i corridoi delle strade ferrate. Tema su cui l’Italia, nonostante la sua posizione strategica, è indietro rispetto ai partner europei. La quota del trasporto merci su rotaia rimane oscillante al 12%, ben 5 punti al di sotto della media UE, segno che occorre potenziare l’intermodalità e la capillarità del trasporto in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Il piano che prevede di ridurre le emissioni dei trasporti del 50% al 2030 e fino al 90% entro il 2050, obiettivo imprescindibile senza i treni.

Cristian Pelliccioni

Ultimi articoli