5 Dicembre, 2025
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Università Agraria di Oriolo Romano. Parla il presidente Catarci

L’agone ha incontrato il presidente dell’Università Agraria di Oriolo Romano, Elso Catarci, presso la sede sita in Via Claudia, 31.
“L’Università Agraria di Oriolo Romano – come ci racconta il suo presidente in carica dal 2021 e, per circa 20 anni, consigliere – si è costituita in base alla legge del 4 agosto 1894 n. 397 iniziando la sua gestione economica e amministrativa il 1° ottobre 1905. Fra qualche mese, quindi, festeggeremo un compleanno importante: i nostri primi 120 anni”.
Da chi è composta l’Università Agraria?
“Attualmente gli utenti – ricordiamo che chiunque può farne espressa richiesta, l’iscrizione è gratuita, l’unica condizione è essere residente da almeno 5 anni nel nostro paese – sono 918 e i terreni di cui ci occupiamo coprono un’area di circa 460 ettari. Compito nostro la gestione e manutenzione di tale patrimonio, la manutenzione del territorio, la fida pascolo, la vendita della legna così come la vendita taglio bosco tramite un’asta.
Prospettive per il futuro?
“In sinergia con l’Amministrazione comunale, con l’ATS Monumento Naturale la Mola abbiamo fatto una convenzione per la manutenzione/gestione del “Monumento Naturale della Mola” (con decreto d’istituzione pubblicato il 1° dicembre 2022). Inoltre, a breve dovrebbero iniziare i lavori – ottenuti con i fondi del PNRR – di ristrutturazione del vecchio mulino: più specificamente al piano terra dove sarà realizzato un bagno pubblico usufruibile anche da persone con disabilità, un punto ristoro, rimessa delle vecchie pietre della mola e grazie all’impianto di una turbina ci sarà anche corrente elettrica. I lavori inizieranno a settembre per terminare il 30 novembre.
Per il 2026, invece, ci sarà un piano assestamento boschivo e di gestione pascolo volto all’ottenimento della certificazione PEFC per la gestione sostenibile delle foreste. Una sorta di marchio di qualità nato per la conservazione delle foreste mondiali, per la tutela e incremento dei servizi ecosistemici e per la promozione dei prodotti forestali (legno, carta, funghi, frutti di bosco, ecc.) che diventano rinnovabili se provenienti da boschi gestiti correttamente. Ogni consumatore scegliendo prodotti con il marchio PEFC darà, nel suo piccolo, un contributo volto alla tutela delle foreste e dei boschi.
Inoltre, ci piacerebbe riprendere i corsi di formazione che si sono svolti negli anni passati come quelli legati alla formazione micologica o alla potatura, per esempio. Sistemare il nostro archivio, una memoria storica fondamentale per il nostro paese”.

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