Si riceve e si pubblica
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani prende atto con seria preoccupazione dell’episodio verificatosi martedì sera in piazza dei Caduti a Mogliano, dove un gruppo di adolescenti è stato protagonista di una rissa violenta. Eventi di questo tipo rappresentano manifestazioni visibili di fenomeni più complessi, legati a dinamiche di esclusione sociale, deficit di mediazione familiare e carenze nella costruzione di percorsi educativi coerenti e inclusivi.
Pur riconoscendo il ruolo immediato della vigilanza privata come misura di contenimento dei conflitti e deterrente di comportamenti antisociali, il Coordinamento sottolinea che l’intervento repressivo da solo non costituisce una strategia efficace di prevenzione della violenza giovanile. La gestione dei conflitti nell’adolescenza richiede un approccio integrato che coniughi sicurezza urbana e politiche educative strutturate, finalizzate allo sviluppo di competenze socio-relazionali, gestione dei conflitti e consapevolezza dei diritti e doveri civici.
Gli episodi recenti confermano la necessità di riqualificare le pratiche educative a livello territoriale, sviluppando interventi sistemici che coinvolgano scuole, famiglie e comunità. Tali interventi devono prevedere: percorsi di educazione ai diritti umani, laboratori di mediazione dei conflitti, attività di mentorship e supporto psicopedagogico, programmi di cittadinanza attiva e inclusione sociale. Solo attraverso un’azione coordinata e multidisciplinare si può incidere sulle cause strutturali della devianza giovanile.
Il CNDDU evidenzia inoltre l’importanza di monitorare i contesti di socializzazione informali dei giovani, valorizzando spazi urbani e culturali sicuri, capaci di favorire relazioni positive e processi di responsabilizzazione. La violenza tra pari, infatti, spesso emerge in contesti carenti di supervisione educativa e opportunità di partecipazione sociale significativa.
In conclusione, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani lancia un forte appello alla promozione di una cultura della legalità come fondamento della convivenza civile. La scuola deve assumere un ruolo centrale e strategico, non solo come luogo di istruzione, ma come spazio privilegiato di formazione etica, civica e sociale, capace di educare le nuove generazioni al rispetto delle regole, alla gestione dei conflitti e alla responsabilità collettiva. Solo investendo nell’educazione e nella costruzione di comunità consapevoli possiamo prevenire la violenza e trasformare episodi critici in momenti di crescita e partecipazione civica.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU


