Si sono celebrati sabato pomeriggio, alle 17, nella parrocchia di San Giuseppe di Santa Marinella i funerali dell’ispettore della polizia locale di Cerveteri Fabio Morolli, deceduto tre giorni fa in un tragico incidente sull’Aurelia mentre stava andando al lavoro.
Il pomeriggio caldo non ha impedito a centinaia di persone attonite di radunarsi silenziose nella grande chiesa della cittadina dove Fabio abitava con la moglie e il figlio, dove era stato assessore e dove ave a lavorato nella polizia locale.
Un multiforme caleidoscopio di divise, in chiesa, polizia locale di Cerveteri, Santa Marinella, Bracciano, ma anche polizia di Stato, Carabinieri e soprattutto decine di volontari della Croce Rossa, nella quale Fabio faceva il volontario da 28 anni.
Un corridoio di uniformi rosse e commosse, i colleghi di un sostegno volontario che Fabio non ha mai fatto mancare a nessuno.
A margine della liturgia, sono state diverse le persone che hanno voluto rivolgergli un pensiero ricordando chi è stato e rimarrà Fabio: un uomo retto, altruista, padre e marito esemplare, il collega che al lavoro vorrebbe chiunque. Un uomo che ha portato il sorriso dove c’era la tristezza, ha portato un sostegno dove c’era sofferenza, ha messo ordine dove c’era confusione, che ha saputo sempre quando parlare o semplicemente quando esserci, in silenzio.
Autorità, Comandanti, volontari come lui, si sono alternati in pensieri che hanno ritratto in un denominatore comune, l’Uomo, quello che sa beffeggiarsi della morte, quello che resterà con ognuno di coloro che hanno avuto il privilegio di affiancarlo nel lavoro, nella vita, nell’aiutare gli altri.
Un dolore composto, quello dei familiari, la moglie, la madre, il figlio adolescente hanno contenuto lacrime esaurite, rabbia stordita dall’incredulità, smarrimento.
Il saluto delle sirene di tutte le macchine di servizio presenti all’esterno della chiesa è stato il paradosso dell’uomo silenzioso che è stato Fabio, del suo profilo basso, del suo non voler mai apparire.
Il suono del silenzio di una tromba, uomini e donne in divisa sugli attenti con le lacrime agli occhi, il caldo ad amplificare il disagio di ognuno.
Qualcuno, con le lacrime agli occhi ha detto che Fabio fischiettando col sorriso sul viso, sarebbe rimasto stupito da tutto quel clamore.
Gianluca Di Pietrantonio


