È iniziato alle 18:00 del 3 luglio e si è concluso solo alle 8:00 del mattino successivo: quattordici interminabili ore di allarme aereo, esplosioni, sirene e droni nel cielo di Kiev. Una notte d’inferno. Una delle peggiori dall’inizio del conflitto. Missili ipersonici, droni, detriti e fiamme. Una sola vittima, tanti feriti, e una città che non trova più riposo, né tregua.
Tra le voci che resistono, che non si piegano alla paura, c’è quella di Don Moreno Cattelan, sacerdote cattolico italiano della Piccola Opera della Divina Provvidenza, da anni in missione nel cuore dell’Ucraina a Kiev. Con parole semplici ma toccanti racconta l’incubo vissuto la notte del nuovo attacco su Kiev: “Abbiamo dormito – si fa per dire – in oratorio. Siamo rientrati in appartamento alle 7.00… nonostante continuassero a bombardare. Incredibilmente c’è solo una vittima. Mai visto e sentito qualcosa del genere.”
Un messaggio che non è solo testimonianza, ma grido di umanità e richiesta accorata di pace. “La gente ormai non rimane più in casa… continua l’incubo e la paura anche ora mentre ti scrivo… Stanno arrivando una ventina di droni e sono già stati lanciati alcuni missili.” In mezzo al terrore, Don Moreno non abbandona la sua missione: “Noi continuiamo la nostra missione di aiuto e vicinanza. Non è facile anche per noi, ma andiamo avanti… Aspettiamo una pace che sembra non interessare a nessuno. Ma questa è la nostra speranza.”
Kiev resiste con la fede, con la solidarietà, con la forza di chi crede ancora che l’odio non avrà l’ultima parola. Nel cuore delle tenebre qualcuno prega ancora per l’alba e non smette di credere che Dio ascolti.
Per i lettori che vogliono aiutare direttamente la missione di Don Moreno a Kiev possono fare donazioni al seguente conto:
Beneficiario: Cattelan Moreno
Iban: IT53W0358901600010570957389
BIC/SWIFT: BKRAITMM
Allianz Bank Financial Advisors Spa
Filiale di Milano-Piazza Erculea,15
20122-Milano
Specificare nella causale: “Per la missione di Kiev”
Aggiungendo il vostro indirizzo email o riferimento wattsup potete ricevere notizie sulla situazione della missione.
In mezzo all’oscurità della guerra, la missione della Piccola Opera della Divina Provvidenza a Kiev rappresenta una delle pochissime luci rimaste accese per molti bambini della città. All’oratorio guidato da Don Moreno, quei piccoli trovano rifugio e conforto: un luogo dove il suono delle bombe viene coperto dalle risate, dove il gelo dell’indifferenza viene scaldato dall’affetto e dalla presenza amorevole degli educatori. Lì si gioca, si prega, si ascolta e si condivide. In un tempo in cui tutto sembra franare, l’oratorio è casa, riparo, speranza. È la mano tesa di Cristo per i più fragili.
Florentina Miniosu