Le esperienze di una giovane studentessa di infermieristica al terzo anno.
Sulla situazione precaria della facoltà di infermieristica si è detto tanto ma non si è mai detto nulla con chiarezza,molto probabilmente lo spostamento della sede che prima sarebbe dovuto confluire su Civitavecchiaoradestinata a Bracciano, sia per mere questioni economiche , ancora riguardo la faccenda regna il silenzio come se non si potesse giungere ad una concreta verità.L’agone ha chiesto a Serena Scivoletto, studentessa di infermieristica e rappresentante di istituto di raccontarci la sua esperienza nella sede dell’università infermieristica di Bracciano.
Serena raccontaci la tua esperienza in università:
Io prima andavo in una università a Roma, ma ho sempre voluto fare infermieristica quindi quando l’ho scoperta a Bracciano è stato un sogno. L’università di Bracciano in un certo senso mi hatolto molto perché è un percorso difficile ma la realtà universitaria è piccola ed accogliente, sicuramente un bel luogo per imparare e studiare, i rapporti con i professori sono più intimi quindi rispetto le sedi centrali si riesce a fare molto di più perché ci conosciamo tutti di conseguenza il percorso è migliore.la sede è perfetta infatti è un peccato doverla lasciare ma tutto sommato il laboratorio è funzionale ed il materiale viene integrato.
Cosa ti aspetti da questa professione?
Ho scelto questa facoltà per una mia curiosità che deriva dall’infanzia ,questo è una professione che ti dà la possibilità di trovare lavoro, a me piace lavorare a contatto con le persone, con gli anziani soprattutto e mi aspetto di lavorare su questo territorio.
Come hai vissuto la mobilitazione studentesca dovuta al cambio di sede?
Essendo rappresentante degli studenti mi sono trovata in prima persona a destreggiarmi tra tutte le campane che parlavano. C’è stato un incontro a Cerveteri con la sindaca,con Marco Crocicchi il sindaco di Bracciano, il consiglio dei giovani di Cerveteri, la direttrice della asl, il preside di facoltà e vicepresidi, è stato un bel confronto perché gli studenti hanno chiesto di avere delle garanzie ma sono stati incolpati di strumentalizzazione, è venuto fuori che c’era l’intenzione di spostare gli studenti in altra sede, al chiedere se questa sede sia idonea non è stato risposto nulla ed è in dubbio il fatto che con scadenza a maggio si renda agibile un’altra sede in un anno.
Ilaria Morodei