5 Dicembre, 2025
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Inaugurato il nuovo parco d’affaccio tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio

È stato inaugurato questa mattina il nuovo parco d’affaccio tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio, un’oasi naturalistica che restituisce ai cittadini un tratto prezioso della sponda destra del Tevere. Con un investimento di circa un milione di euro e un intervento complessivo su 6,5 ettari, l’area, per anni occupata da insediamenti abusivi e sommersa dai rifiuti, è oggi un nuovo spazio verde accessibile, bonificato e completamente riqualificato. Il taglio del nastro segna il completamento del quarto dei cinque parchi d’affaccio giubilari previsti dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale, parte di un più ampio progetto di continuità ecologica e valorizzazione del Tevere. 

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, il presidente del Municipio XV Daniele Torquati, insieme al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e all’assessore regionale Fabrizio Ghera. 

Per Gualtieri, l’inaugurazione rappresenta “un bellissimo risultato, frutto di una collaborazione istituzionale importante”, capace di restituire ai romani “un altro pezzo di Tevere” nell’ambito di una strategia più ampia di rigenerazione fluviale. Alfonsi ha ricordato il grande lavoro di bonifica che ha reso possibile trasformare un’area inaccessibile in un parco naturalistico ricco di biodiversità, valorizzandone al tempo stesso le presenze storiche e archeologiche emerse durante i lavori. 

Il presidente Torquati ha dichiarato a L’agone: “Questo parco è un’oasi naturalistica, archeologica e storica che finalmente restituisce dignità a un luogo da troppo tempo degradato. L’intervento si affianca agli altri progetti in corso sul territorio e rappresenta un segnale per tutta Roma: gli interessi collettivi possono prevalere quando c’è cooperazione”.

Le caratteristiche del nuovo parco
Il parco che si integra con la ciclabile esistente e, grazie al coordinamento con la Regione, beneficia anche di un nuovo percorso carrabile per mezzi di soccorso e manutenzione, è articolato in tre aree di sosta in legno che scandiscono il percorso lungo la riva. La prima, partendo da Ponte Flaminio, è immersa tra pioppi e salici e include una vasca preesistente trasformata in giardino acquatico con piante igrofile tipiche del Tevere. 

La seconda si apre invece in una grande radura centrale, uno spazio ideale per attività didattiche e di gruppo, impreziosito dalla presenza di fauna acquatica come cormorani, gallinelle d’acqua e il Martin pescatore. 

La terza area unisce natura e archeologia: qui è stato riportato alla luce l’antico cippo terminale che nel 52 a.C. segnava l’ampiezza dell’alveo del fiume, insieme a un tratto di muro in tufo, agli argini romani del I secolo a.C., a un segmento dell’antica via Flaminia con basolato imperiale e a una pavimentazione in sanpietrini del Novecento. I nuovi percorsi, compresi quelli su passerelle in legno, permettono ai visitatori di attraversare un ambiente fluviale rigenerato, dove il bosco igrofilo ad alto fusto è stato restaurato e arricchito con nuove specie.

Fabio Rollo

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