6 Dicembre, 2025
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Celebrazioni in ricordo dei Martiri de La Storta trucidati il 4 giugno 1944

Si è tenuta questa mattina la cerimonia istituzionale in memoria dei quattordici Martiri de La Storta, trucidati dai nazisti in fuga da Roma il 4 giugno del 1944. L’appuntamento, inserito nel calendario ufficiale delle celebrazioni per la Liberazione della Capitale, è tornato quest’anno a svolgersi direttamente al Sacrario a loro dedicato, che si trova alla fine di via Antonio Labranca (La Giustiniana). 

Alla presenza del Picchetto d’Onore interforze, dei Gonfaloni di Roma Capitale, Città Metropolitana e Regione Lazio, è stata deposta una corona di alloro davanti al monumento che custodisce la memoria delle vittime. Numerose le delegazioni istituzionali, le associazioni partigiane e i familiari, che ogni anno rinnovano un rito civile ormai radicato nella comunità.

Un momento particolarmente intenso è stato l’appello delle vittime e la lettura delle biografie, affidata anche quest’anno ai ragazzi della scuola media “Bruno Buozzi” de La Storta. La loro presenza, introdotta per la prima volta lo scorso anno e ora confermata, rappresenta un passaggio simbolico di grande forza. Fino a vent’anni fa, ricordano dal Municipio XV, alla commemorazione partecipavano poche persone; oggi invece la cerimonia è tornata ad essere condivisa, vissuta e sentita e – come ha commentato il presidente municipale Daniele Torquati a L’agone- “la presenza delle studentesse e degli studenti, insieme ai loro docenti, dà respiro al futuro di questa memoria e rende la cerimonia non solo un rito istituzionale, ma un incontro generazionale che rafforza il senso civico della comunità”.

Una delle novità più significative di questa edizione è stata la cornice rinnovata del Sacrario. Negli ultimi anni il Municipio XV ha completato un intervento di profonda riqualificazione che ha riguardato le scale di accesso, le staccionate e la sistemazione delle aree verdi circostanti, restituendo dignità e decoro al luogo. Proprio per valorizzare questo spazio simbolico, l’amministrazione municipale aveva chiesto al Cerimoniale di Roma Capitale di riportare la cerimonia direttamente al Sacrario, dopo anni in cui, tra restrizioni sanitarie e problemi legati alla peste suina, l’appuntamento si è svolto solo alla stele commemorativa posta su Via Cassia al’incrocio con Via Giulio Galli.

Tra le presenze istituzionali di quest’anno spicca quella di Massimiliano Smeriglio, nominato lo scorso ottobre assessore alla Cultura di Roma Capitale dopo l’uscita di Miguel Gotor. Per Smeriglio era la prima partecipazione alla commemorazione de La Storta, un segnale ritenuto importante dalle istituzioni locali, che da anni lavorano per ridare centralità al racconto di questa strage, l’ultima compiuta dai nazisti prima della Liberazione di Roma.

Fabio Rollo

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