Con la notizia dell’ulteriore proroga di 18 mesi per lo scafo “Privilege”, che dovrebbe però sancirne definitivamente la rimozione al termine del periodo stabilito, si avvia finalmente alla conclusione una pagina poco edificante per il porto di Civitavecchia.
Quel cantiere, nato male e collocato peggio, ha occupato per anni un’area strategica all’interno dello scalo, sottraendo spazio prezioso alla movimentazione delle merci, ovvero alla funzione primaria e naturale di quel quadrante portuale. È evidente a tutti come la presenza di quello scafo abbia rappresentato un freno allo sviluppo e all’efficienza logistica del porto commerciale.
Ora che si intravede la fine di questo lungo stallo, è doveroso che il cantiere venga trasferito, come previsto dal Piano Regolatore Portuale, nell’area ad esso destinata. Solo così sarà possibile restituire piena funzionalità a una parte nevralgica dello scalo, a beneficio non solo dell’economia portuale, ma dell’intero territorio.
Il Partito Democratico auspica che il prossimo Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale possa giovarsi dello sblocco di questa annosa situazione per imprimere un’accelerazione decisa verso lo sfruttamento degli spazi portuali anche nella direzione del traffico merci.
Lo scrive in una nota il segretario PD di Civitavecchia Enrico Luciani


