A Isola Farnese si è chiusa ieri l’attesa tre giorni dedicata a San Pancrazio, la festa patronale che ogni anno richiama un pubblico sempre più numeroso dal borgo e da tutta Roma Nord. Un appuntamento radicato nella tradizione locale, capace di trasformare questo angolo medioevale unico di Roma in un concentrato di celebrazioni religiose, iniziative culturali, appuntamenti istituzionali e giochi popolari. L’edizione di quest’anno ha registrato un’affluenza particolarmente alta, con migliaia di visitatori che hanno animato le vie del borgo.
Il calendario degli eventi ha accompagnato residenti e visitatori dalla mattina alla sera in un susseguirsi di attività pensate per tutte le età. Tra stand gastronomici, musica dal vivo, visite guidate e momenti religiosi, la festa ha saputo unire spiritualità e socialità. Molto partecipata la passeggiata nel Parco di Veio, così come la visita alla Chiesa di San Pancrazio, introdotta da un racconto storico che ha permesso a molti di riscoprire dettagli e curiosità del patrimonio locale. Grande successo anche per la mostra “Vespa nel tempo” e per la tradizionale gara di dolci, che ha visto sfidarsi appassionati pasticceri del quartiere.
La serata di sabato è culminata con la processione dedicata al Santo, un momento molto sentito dagli abitanti che, seguendo il corteo per le stradine del borgo, hanno rinnovato un gesto di devozione tramandato di generazione in generazione.
La domenica mattina si è aperta con la cerimonia di commemorazione dei caduti e il passaggio della Fanfara dei Bersaglieri, accolto con emozione da grandi e piccoli. Nel pomeriggio, spazio al divertimento con i giochi popolari, mentre la chiusura della festa è stata affidata al tradizionale spettacolo pirotecnico e al ballo della Pupazza, simbolo colorato e irrinunciabile del folklore isolano.
Commemorazione dei caduti isolani
Tra i momenti istituzionali più significativi c’è la cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre, alla presenza delle autorità civili e militari e dei parenti, arricchita dalla presenza della Fanfara dei Bersaglieri arrivata in piazza con l’iconica marcia. Un passaggio che, come ogni anno, ha ricordato il forte legame tra la comunità e la propria storia.
Il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, intervenuto alla cerimonia, ha sottolineato come la festa rappresenti un punto fermo per la vita del territorio, definendola l’espressione più autentica del senso di appartenenza del borgo. Ha evidenziato la capacità degli abitanti di rinnovare questa tradizione con entusiasmo e spirito collaborativo, ringraziando la parrocchia, Don Massimo e il Comitato festeggiamenti per l’impegno profuso.
Il borgo di Isola: una perla da visitare
Il Borgo di Isola Farnese sorge su una rupe di tufo dal quale svetta il suo castello fortificato circondato da case raccolte intorno come in un vero villaggio medievale. A due chilometri da La Storta, è uno dei due borghi storici del Municipio XV insieme a Cesano. La Chiesa di San Pancrazio, risalente al Quattrocento e rimaneggiata nel Seicento, si affaccia su piazza della Colonnetta dove si trova il Monumento ai Caduti, luogo simbolico in cui ogni anno si svolgono le commemorazioni del 2 giugno e del 25 aprile. L’ingresso alla parte più caratteristica del borgo avviene passando sotto un archetto e percorrendo via Baronale, dove si alternano abitazioni medievali curate dagli abitanti e adornate di fiori. Il cuore del borgo è il Castello Farnese, con cortile, pozzo, possenti torrioni quadrati e un’antica struttura difensiva.
Un patrimonio storico unico, che la festa di San Pancrazio contribuisce ogni anno a far vivere e conoscere.
Fabio Rollo


