16 Giugno, 2025
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Parlamento europeo chiede più fondi per l’agricoltura

Il Parlamento europeo si è riunito mercoledì scorso a Strasburgo per definire la sua visione per il bilancio dell’UE 2028–2034, delineando la necessità di una PAC con più risorse, una linea di bilancio autonoma e ulteriori fonti di finanziamento per specifiche aree.

Nel testo della risoluzione, approvata con 317 voti a favore, 206 contrari e 123 astensioni, i deputati chiedono un quadro finanziario pluriennale (QFP) significativamente più ambizioso, in grado di rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini europei in un contesto globale instabile. Il tetto di spesa attuale, pari all’1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE-27, non è stato infatti ritenuto sufficiente ad affrontare il crescente numero di crisi e sfide.

Il QFP ha la funzione di fissare i massimali di spesa per i diversi settori strategici, incluso quello agricolo. Molto importante l’approvazione dei due emendamenti proposti dalla Commissione Agricoltura, che rafforzano il ruolo della PAC e riconoscono la centralità dell’agricoltura nel futuro dell’Unione.

Per quanto riguarda il settore agricolo, gli eurodeputati chiedono un bilancio più consistente e specifico per la PAC nel prossimo QFP, che la protegga da eventuali tagli, in modo da preservare la sua integrità e la sua uniformità, come pure la coerenza e l’interconnessione tra il suo primo e il suo secondo pilastro. Il Parlamento si oppone quindi all’idea di integrare la PAC in un unico fondo per ciascuno Stato membro.

Per affontare le nuove sfide globali, tra cui l’attuale situazione geopolitica, i cambiamenti climatici e l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione, questo aumento di bilancio dovrà essere indicizzato all’inflazione attraverso una rivalutazione annuale. A tale proposito, gli eurodeputati sottolineano che i pagamenti diretti nella forma attuale generano un chiaro valore aggiunto dell’UE e dovrebbero continuare a rafforzare la sicurezza del reddito, la produzione e la protezione contro la volatilità dei prezzi, rivolgendosi in modo più mirato alle persone impegnate attivamente nella produzione agricola e nella fornitura di beni pubblici, rispettando nel contempo le norme ambientali e sociali realistiche ed equilibrate dell’UE.

Nella risoluzione si chiede inoltre una distribuzione equa ed efficiente del sostegno della PAC all’interno degli Stati membri e tra di essi.

Il Parlamento chiede poi il proseguimento e il rafforzamento delle misure volte a mantenere la produzione nelle zone vulnerabili e a garantire la sostenibilità delle comunità rurali e l’adeguatezza delle infrastrutture pubbliche, soprattutto con riferimento alla digitalizzazione e in particolare attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, e un rinnovato coinvolgimento degli enti locali e regionali nella gestione delle suddette misure.

Nel documento si evidenzia poi la necessità di aumentare e riformare la riserva agricola per poter rispondere efficacemente e rapidamente alle future crisi che il settore agricolo europeo dovrà affrontare.

Sottolinea poi l’importanza di creare soluzioni specifiche per gli agricoltori dell’Europa orientale, che sono i più colpiti dagli effetti a cascata della guerra della Russia contro l’Ucraina, come ad esempio i prezzi elevati dei fattori di produzione, l’inflazione e le perturbazioni del mercato.

Gli eurodeputrati chiedono inoltre che siano esplorate, se necessario, ulteriori fonti di finanziamento specifiche, anche al di fuori della PAC, per poter far fronte alle catastrofi naturali, di mercato e sanitarie, e fornire incentivi agli agricoltori e ai silvicoltori affinché contribuiscano alla mitigazione dei cambiamenti climatici, al recupero della biodiversità e alla tutela della natura, senza che ciò comporti una diminuzione della produzione agricola dell’UE.

Il Parlamento esorta poi la Commissione a continuare a lavorare all’istituzione del quadro finanziario e giuridico necessario per rafforzare la posizione degli agricoltori e contrastare meglio le pratiche commerciali sleali, e la invita a sostenere gli agricoltori promuovendo i prodotti agroalimentari all’interno e all’esterno dell’Unione attraverso una politica di promozione dinamica e più incisiva. Negativo il parere sui tagli al finanziamento del programma di promozione dei prodotti agricoli, effettuati in sede di revisione dell’attuale QFP.

Nella risoluzione si evidenzia infine che il prossimo QFP dovrà includere fondi specifici destinati all’agriturismo, all’imprenditorialità femminile, alla formazione professionale e all’innovazione tecnologica nell’agricoltura.

Le priorità delineate dal Parlamento nella risoluzione approvata confluiranno nella proposta della Commissione sul prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, attesa per luglio 2025.

(da Ruminantia)

 

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