16 Maggio, 2025
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Salute mentale: dalla Regione arriva la proposta di iniziativa popolare per istituire lo Psicologo di Cure Primarie

E’ stata presentata lo scorso 14 aprile in Consiglio Regionale la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla consigliera Sara Battisti, col sostegno di tutti i consiglieri del Partito Democratico e delle opposizioni al completo, per l’istituzione dello Psicologo di Cure Primarie. Un’iniziativa legislativa che viene fatta per la prima volta con queste modalità.

Il tema della salute mentale è una questione primaria e di fondamentale importanza. I dati regionali sul tema sono infatti allarmanti: solo nel Lazio, circa 1.5 milioni di persone soffrono di disturbi mentali e molte di queste fanno parte delle giovani generazioni. Da qui l’idea di coinvolgere i cittadini, invitandoli a unirsi in questa battaglia, con una proposta di iniziativa popolare e di raccolta firme per istituire il servizio di assistenza psicologica primaria.

In troppi e in troppe non riescono a poter iniziare un percorso di cura e assistenza a causa della mancanza di figure professionali e servizi nei territori. Altri, se possono permetterselo, sono costretti a ricorrere al privato. E questo è inaccettabile. 

Tutto il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha quindi deciso di sostenere con convinzione questa iniziativa che nasce dai territori, parla ai cittadini e chiede alla politica responsabilità e visione. Per rispondere alle esigenze della cittadinanza occorrono infatti strumenti strutturali per garantire ascolto, prevenzione e presa in carico, soprattutto per giovani e famiglie in difficoltà. La pandemia ci ha insegnato che la salute mentale è una questione sanitaria, non solo sociale. Questa proposta lo riconosce con chiarezza e valorizza il ruolo delle competenze professionali. Il compito delle opposizioni unite è ora quello di tentare in tutti i modi farla approvare, farla conoscere e portarla nelle vite reali delle persone, facendo una seria battaglia.

D’altra parte, l’attuale maggioranza di centrodestra non ha mai mostrata particolare attenzione a temi come questo. E in fondo è sulla sanità in generale, che rappresenta il più ampio capitolo di spesa regionale annuo, che si misurano le principali differenze fra il centrosinistra e chi attualmente governa la Regione.

Da un lato c’è infatti chi vuole riaprire strutture come l’ex clinica San Raffaele di Velletri, in una plastica rappresentazione di un conflitto d’interessi in favore di un singolo privato, dall’altro c’è invece chi vuole rafforzare la sanità pubblica e l’offerta sanitaria rispondendo ai nuovi bisogni delle persone. 

Ma questa differenza si misura anche sul modo di concepire e affrontare i lavori all’interno del Consiglio Regionale. La proposta di legge di cui abbiamo parlato finora è stata infatti già presentata da due anni. Tuttavia nelle commissioni le proposte di legge non vengono calendarizzate nemmeno per essere discusse, figuriamoci per essere ipoteticamente approvate. Questo modus operandi non solo sminuisce il ruolo dell’istituzione regionale ma rappresenta anche un continuo spregio del dibattito democratico. Su questo la Giunta Rocca e la maggioranza in Consiglio si muove in maniera sbagliata e sconsiderata non comprendendo un semplice corollario democratico: governare non significa comandare.

La proposta legislativa ci offre anche la possibilità di sottolineare quanto in questi quasi due anni e mezzo di amministrazione Rocca le opposizioni si siano unite e abbiano stabilito un rapporto costruttivo anche in prospettiva di un futuro nuovo governo della Regione. Questa legge permette quindi la possibilità di dare un proficuo cambio di passo e soprattutto ai cittadini la possibilità di avere accesso gratuitamente ad un servizio di fondamentale importanza

Lanciamo quindi un appello a tutta la cittadinanza affinché si unisca favorevolmente. È tempo di dare una scossa e lanciare un messaggio: facciamolo insieme.

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