Atterrarti ieri 7 aprile nel pomeriggio all’aeroporto di Ciampino, con l’aereo scortato da due caccia F-35 dell’aeronautica militare italiana, Carlo e Camilla sono arrivati in Italia per una visita di Stato. La stessa Camilla ha affermato sin da subito di essere felici di stare qui.
Resteranno fino al 10 di aprile con una agenda molta fitta, ogni giorno, di impegni. La loro prima giornata si è svolta con una mattina piuttosto movimentata. Stamattina infatti, i reali si si sono recati al Quirinale dove hanno incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Insieme hanno atteso l’arrivo delle famose Frecce Tricolore che hanno sorvolato il cielo della Capitale insieme alle Red Arrows britanniche. A seguire i reali si sono poi diretti all’Altare della Patria, a Piazza Venezia, dove hanno portato un omaggio floreale, per la precisione una corona di fiori, e assistito alla cerimonia militare al Milite Ignoto.
La giornata è poi proseguita con una visita al parco archeologico del Colosseo dove con l’occasione hanno incontrato anche i rappresentati di alcune associazioni no profit, come “Binario 95”, l’associazione che si occupa di persone senza dimora. Lo stesso presidente dell’associazione è rimasto colpito di quanto i reali, in particolare Carlo, si siano intrattenuti a parlare con lui. Altra associazione con cui si sono intrattenuti è stata “Differenza Donna” i cui rappresentanti hanno confessato «ci siamo intrattenute a lungo sia con il re che con la regina e gli abbiamo raccontato della nostra attività di gestione del numero antiviolenza e antistalking della Presidenza del Consiglio, 1522, dei centri antiviolenza e delle case rifugio e l’abbiamo ringraziata per la lettera di supporto e vicinanza a Gisele Pelicot», la donna francese drogata e abusata per anni dall’ex marito. La loro lunga giornata fatta di impegni vari terminerà con un incontro con la comunità britannica a Villa Wolkonsky per ricominciare con altri appuntamenti come quello di domani con Giorgia Meloni. Annullata invece la visita in Vaticano dal Papa a causa delle condizioni ancora fragili del Pontefice.
Claudia Reale
Redattrice L’agone


