4 Maggio, 2024
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Giorno della Memoria, l’appuntamento del teatro Charles de Foucauld

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra, nei paesi occidentali in particolare, la  Giornata della Memoria

Si ricorda, o meglio si fa Memoria, dei tragici avvenimenti accaduti nel Secondo conflitto mondiale ad opera dei nazifascisti di Hitler  che – perseguendo una visione minuziosamente programmata ancor prima della presa del potere nel 1933, portarono – nel periodo1941-1944 – alla deportazione in campi di concentramento di ebrei inermi, determinando la loro morte in modo disumano in numero di sei milioni circa.

Si trattò del più feroce genocidio  della storia per numero di vittime, modalità di esecuzione ( deportazione in massa  di uomini, donne e bambini; sistemazione in lucubri tuguri, uccisione nei forni crematori) e soprattutto perché eseguito premeditatamente contro persone innocenti al solo fine di sterminare gli ebrei, ritenuti esseri inferiori e un male per l’umanità.

Quel giorno del 1943 le truppe russe, avanzando dall’Est contro quelle germaniche, penetrarono in Polonia, giungendo ai forni crematori di Birkenau, ancora funzionanti, costringendo i nazisti ad  evacuare gli ultimi prigionieri rimasti  ad  Auschiwitz ed in altri campi e li concentramento a marciare verso la Germania lungo un percorso che ha preso il nome di “Marcia della morte” ( ove perirono 600.00 persone). Da segnalare che alla marcia fu presente l’attuale Senatrice Segre, che scampò giovanissima al massacro.

La “Giornata della Memoria”ha avuto una grande rilevanza al Teatro Charles de Foucauld della Parrocchia SS Salvatore per iniziativa e conduzione del Dott. Alessandro Lembo, di Generazione Musica, che ha indetto due manifestazioni: il 26 pomeriggio con una Conferenza e vari Interventi; la tara sera del 27 con un “Concerto della Memoria” di Generazione musica, che è stato molto seguito ed apprezzato.

La conferenza è stata tenuta dal Dott. Stefano Piperno, autore del libro insieme a Claudio Bondì, deceduto, entrambi ebrei, dal titolo “ Perché lo facciamo”. Nell’opera sono narrate le vicende dello loro famiglie  al tempo delle deportazioni a Roma.

La conferenza è stata preceduta da due interventi. Il Parroco, Don Fernando Crux si è intrattenuta sul significato di “ Memoria”che non corrisponde esattamente a quello di “Ricordi” in  quanto la prima permane e produce i suoi effetti indimenticabili e produce insegnamenti per il presente e per il futuro.

Ha fatto seguito il Gen. Bruno Riscaldati il quale ha caratterizzato il genocidio degli ebrei con il termini Olocausto e Shoah, che hanno lo stesso significato, ma Olocausto vuol significare ” sacrificio tramite il fuoco” ( si potrebbe così pensare che che gli ebrei si siano offerti in sacrificio o siano stati sacrificati da Dio).

Egli, dopo aver ripercorso le vicende sopra rapportate, ha fatto presente che quest’anno le manifestazioni non possono avere i caratteri degli anni scorsi. Sono in atto degli avvenimenti che non possono essere sottovalutati , altrimenti riprodurremo lo stesso atteggiamento di indifferenza che si è verificato a suo tempo e che ha generato gli orrori ricordati. Ciascuno con la propria coscienza, adesso, deve assolutamente capire e prendere posizione; non cè giustificazione per la passività, non sono ammissibili atteggiamenti pilateschi, sono da biasimare i se, i ma, i però. Certo, occorre concretezza di propositi e soprattutto dialogare, da parte di tutti, ma non si può non distinguere nettamente tra chi attacca le libertà e chi si deve difendere”.
L’agone
La redazione 

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