6 Maggio, 2024
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Lungolago Giuseppe Argenti, irregolarità segnalate da “Un Passo Avanti per Bracciano”

Il gruppo consiliare Un Passo Avanti per Bracciano, rappresentato dai consiglieri Alberto
Bergodi, Enrica Bonaccioli e Roberta Riccioni, ormai da mesi segnala irregolarità
procedurali del progetto di rigenerazione urbana del lungolago Giuseppe Argenti con
fondi PNRR, sia in maniera ufficiale in sede di Consiglio Comunale che in maniera
ufficiosa al Segretario Generale, agli Amministratori ed alla Responsabile
del Procedimento, segnalazioni non solo ignorate, ma considerate in una nota del sindaco
addirittura come strumento di puro ostruzionismo! A nuova dimostrazione che il nostro
operato è distante anni luce dall’ostruzionismo e che il nostro unico interesse è volto alla
tutela del territorio e dei cittadini, assolutamente convinti dei nostri interventi, il giorno 13
settembre ci siamo recati presso gli Uffici di Città Metropolitana – Dipartimento IV –
Pianificazione strategica e governo del Territorio – Servizio 1 Urbanistica e attuazione del
PTMG, al fine di fare chiarezza circa lo stato procedurale del Progetto di Rigenerazione
Urbana del Lungolago Giuseppe Argenti con fondi PNRR, supportati dai Consiglieri di
Città Metropolitana dott. Stefano Cacciotti e dott. Giancarlo Frascarelli che insieme a noi si
stanno adoperando per salvare il finanziamento concesso al Comune di Bracciano.
Il dirigente dell’Area ha rappresentato in maniera assolutamente esaustiva e puntuale la
catastrofica situazione in cui verte il Progetto, confermando purtroppo ogni nostra
osservazione ed ogni nostro timore avanzato nel merito.
Il preposto Ufficio di Città Metropolitana ritiene che sarà difficile avallare le procedure
messe in atto dall’Amministrazione Comunale per l’approvazione del Progetto Definitivo di
Rigenerazione Urbana del Lungolago Giuseppe Argenti – I Stralcio, in quanto non conformi
alle linee guida di riferimento, affermando che ad oggi non sussistono i requisiti per
avviare la procedura ai sensi dell’ex art. 50 bis della Legge Regionale n° 38/1999,
finalizzata ad accertare il regolare e completo svolgimento della procedura di variante
urbanistica di cui all’art. 19 del DPR 327/2001 e che pertanto c’è un alto rischio di perdere
il finanziamento PNRR di oltre 4mln di euro!
In effetti il Progetto Esecutivo di Rigenerazione Urbana Lungolago G. Argenti trasmesso
alla Stazione Unica Appaltante di Città Metropolitana per l’attivazione delle procedure di
affidamento dei lavori di Rigenerazione Urbana del Lungolago G. Argenti, risulta
modificato rispetto alle precedenti versioni approvate, prima dalla Giunta e poi dal
Consiglio Comunale, nonché rimesso agli Enti preposti per la Conferenza dei Servizi
decisoria. Queste modifiche sono state apportate, presumibilmente, considerati gli
innumerevoli errori procedurali commessi e non più recuperabili viste le scadenze del
PNRR. Nella nuova versione dunque si prevede soltanto il rifacimento della Via Lungolago
Giuseppe Argenti, la realizzazione del parcheggio comunale di Via del Lago e l’esecuzione
della mera viabilità esistente, eliminando pertanto dal I stralcio funzionale le nuove strade
di penetrazione ed i nuovi parcheggi precedentemente previsti, opere che avrebbero
dovuto essere inserite in una variante puntuale di P.R.G., nonché nel piano particellare,
ma per correggere le procedure non ci sono più i tempi necessari! Per ovviare al
problema, queste importanti opere primarie vengono spostate nel II stralcio funzionale, ad
oggi non finanziato e quindi con l’enorme dubbio che si potranno mai realizzare. Purtroppo
anche su quest’ultima modifica, ci si trova a dover evidenziare l’ennesimo errore, peraltro
riscontrato anche dal preposto ufficio di Città Metropolitana, che non permette al progetto
di uscire dalla necessità della ormai nota variante del PRG: la strada Via del Balduccio bis,
trattata progettualmente come viabilità esistente e quindi lasciata in carico al I stralcio
funzionale, in realtà, derivando dall’accoglimento di un’osservazione alla Variante puntuale
di P.R.G. approvata con Delibera di Consiglio Comunale n° 49 del 04/09/2023,
rappresenta a tutti gli effetti un nuovo percorso viario, non previsto dal vigente P.R.G. e
ricadente inoltre su area di P.R.G. non destinata a viabilità, esattamente come tutta la
nuova viabilità ed i parcheggi che sono stati stralciati dal progetto per le medesime
problematiche. Tutto ciò significa che l’intervento richiede ancora la procedura di variante
puntuale al P.R.G., con tanto di nuova indizione della Conferenza dei Servizi; altresì,
prevedendo un piano particellare degli espropri, si continua a rendere necessario
l’espletamento della procedura di cui all’ex art. 50 bis della Legge Regionale n° 38/1999,
che Città Metropolitana potrebbe non rilasciare a causa dei molteplici errori nelle
procedure tutte. Peraltro, tra le tante irregolarità, i maggiori problemi sono proprio dovuti
all’errata gestione delle procedure di esproprio ed a quelle correlate alla variante di P.R.G.,
come già più volte segnalato, senza mai essere ascoltati.
È evidente l’enormità del danno causato al nostro territorio ed ai nostri cittadini. Ormai non
siamo più nei tempi per correggere le infinità di errori commessi, quindi il progetto risulta
irreparabilmente danneggiato, privato della quasi totalità dei parcheggi, peraltro sempre
dichiarati essenziali dalla stessa Amministrazione Comunale, e delle strade di
penetrazione dalla Circumlacuale, in questo modo la tanto pubblicizzata area pedonale
per la “trasformazione da strada a luogo”, diventerebbe a dir poco disagevole per cittadini,
turisti e per tutte le attività commerciali.
Vista l’importanza che viene data ai fondi PNRR da tutti i governi, sia nazionali che
regionali, la legge permette agli Enti di non perdere il finanziamento purché si avvii la gara
di appalto entro i termini, anche se essa risulta illegittima e questo è esattamente il caso in
cui si trova ad oggi Bracciano. Molto probabilmente il Comune di Bracciano appalterà la
gara senza il parere di Città Metropolitana e senza quello della Soprintendenza, che ha
una proroga sui tempi fino al 24 settembre p.v., ma cosa accadrebbe al progetto se dopo
aver ottenuto il finanziamento arrivassero i pareri negativi dei due Enti?
A causa dell’incapacità del Responsabile del Procedimento di ottemperare nei termini di
legge, abbiamo già perso quasi € 400.000,00 per l’ottenimento della prima richiesta di
proroga, quanto ancora dobbiamo pagare per l’infinità di errori commessi?
Perdere il finanziamento, sarebbe un fatto gravissimo per tutta la comunità e per le casse
del comune, visti gli oltre € 400.000,00 impegnati per gli incarichi esterni affidati a supporto della realizzazione del progetto.
Sarà dovere del Sindaco e dell’Amministrazione tutta, valutare le responsabilità per lo
stato di fatto delle cose e prendere i relativi provvedimenti.

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