19 Maggio, 2024
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A Bracciano si è parlato di crisi dell’agricoltura

Il tema dell’agricoltura è oggi molto sentito. Negli ultimi anni, la pandemia prima e la crisi geopolitica poi, hanno reso sempre più evidente l’importanza dell’autoapprovvigionamento alimentare sia a livello europeo che nazionale. Ciononostante, il settore primario si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, tra costi di produzione alle stelle, prezzi di cessione dei prodotti agricoli molto spesso inadeguati a garantire un reddito dignitoso ai produttori e obblighi sempre più stringenti a livello comunitario.

A testimonianza della situazione, le proteste nate in tutta l’Ue, Italia inclusa, che hanno portato la Commissione a fare scelte forti in merito alla Politica Agricola Comune e ad alcuni dei regolamenti in discussione, sollevando in molti la paura di un passo indietro sulla sostenibilità.

In questo contesto, risulterà fondamentale l’esito delle elezioni europee che andrà a condizionare il futuro del settore agricolo con ricadute molto pratiche sulle aziende agricole anche del nostro territorio.

Molto attuale ed importante è stato quindi l’incontro organizzato il 5 maggio all’archivio storico di Bracciano dal circolo PD della città con l’obiettivo di fornire un momento di riflessione e dibattito sulle opportunità che l’Unione europea offre al settore agricolo.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’europarlamentare Camilla Laureti, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e responsabile delle risorse agricole del PD, e Carlo Hausmann, esperto di sviluppo rurale e Direttore generale di Agro Camera.

Presenti anche molti membri delle istituzioni del nostro territorio, imprenditori agricoli, università agrarie e cittadini, che hanno contribuito attivamente all’acceso dibattito.

«L’agricoltura è un tema importante per il nostro territorio, inteso non solo come Comune di Bracciano ma anche come distretto – ha dichiarato Marco Crocicchi, Sindaco di Bracciano. – Richiede delle competenze trasversali. E’ quindi importante muoversi in maniera coordinata con le altre istituzioni, che ci sia da parte di tutti gli enti una collaborazione ma soprattutto che si riesca ad avere un’interfaccia continua con quelle che sono le realtà produttive»

Ad aprire i lavori, dopo l’introduzione fatta da Luca Polizzano, è stato Carlo Hausmann che nel suo intervento ha delineato quelli che secondo lui sono i temi più importanti per il futuro dell’agricoltura e che saranno centrali per il nuovo Parlamento europeo.

«Il primo, e forse il più importante in termini immediati, è il cosiddetto giusto prezzo dei prodotti agricoli. In tutta l’Italia stiamo verificando che alcuni settori della nostra agricoltura non sono più remunerativi e che le aziende agricole stanno vendendo sottocosto, e questo non è tollerabile. Bisogna quindi capire come risolvere questo problema. Il secondo è quello della corretta gestione della PAC, e quindi di come poter utilizzare gli strumenti che già esistono per indirizzare il sistema economico che ruota intorno all’agricoltura cercando di salvaguardare le produzioni di prossimità, ovvero quelle vicino ai luoghi in cui la gente vive».

«Il terzo tema è quello della sostenibilità, che è stato al centro di molte polemiche dal momento che l’Europa ha fatto effettivamente una scelta decisa verso questo obiettivo. L’impressione di una parte dell’agricoltura è però che il costo di questa operazione sia tutto sulle spalle degli agricoltori. Dobbiamo quindi capire se la sostenibilità può effettivamente produrre ricchezza ed essere gestita diversamente».

È seguito l’intervento di Camilla Laureti che, prima di ascoltare le istanze evidenziate dai partecipanti, si è raccontata ai presenti e ha presentato quelle che sono le sue priorità per il futuro del settore agricolo europeo e italiano.

«Avere un’agricoltura al passo con il nostro tempo e con la sostenibilità nelle sue tre accezioni (ambientale, economica e sociale) è una sfida enorme. Uno dei miei obiettivi principali è la filiera corta – ha dichiarato l’on. Laureti. – La strategia europea Farm to Fork dovrà diventare ancora più centrale in futuro. L’agricoltura di prossimità è fondamentale per garantire la vita dei cittadini qualsiasi cosa succeda».

Tra le priorità c’è anche quella di un reddito dignitoso per chi si occupa del settore primario, un comparto indispensabile con una valenza anche di conservazione dell’ambiente e del territorio, soprattutto nelle aree marginali.

«Per la sfida che abbiamo davanti abbiamo bisogno di formazione, innovazione e dei giovani. L’Italia è tra gli ultimi paesi per under 40 che guidano le aziende agricole, e questa è una cosa su cui dovremo lavorare».

Molte sono le questioni emerse da dibattito con il pubblico presente, che hanno toccato temi come la necessità di approntare sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque piovane, la scarsa di disponibilità di acqua potabile in alcune zone e il ruolo fondamentale dei mercati locali del cibo.

Si è parlato dell’importanza di intercettare le risorse disponibili facendo gruppo, delle difficoltà delle nostre aziende agricole di essere competitive in un mercato libero che segue le logiche della domanda e dell’offerta e, come sottolineato dal presidente de L’agone Giovanni Fugiuele, dell’importanza della comunicazione sul territorio su queste tematiche.

L’on. Laureti è infine intervenuta sull’importanza di riuscire a far arrivare le risorse disponibili “a terra” e sul ruolo fondamentale dell’educazione alimentare per insegnare alle nuove generazioni il valore (anche economico) del cibo.

La mattinata si è quindi conclusa con un appello che anche noi de L’agone ci sentiamo di appoggiare, ovvero l’invito ad andare a votare (a prescindere dal voto espresso) perché è attraverso questa scelta che potremo plasmare il futuro dell’Europa.
Sara Fantini
Redattrice L’agone

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