23 Aprile, 2024
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Trevignano Romano, al via i progetti utili alla collettività

Diversi gli ambiti di intervento, avranno obiettivi e tempistiche definite

Nella serie generale numero 25 del 31 gennaio 2022 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, viene pubblicata una rettifica del decreto 22 ottobre 2019, recante la dicitura “Definizione, forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC)”.

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, già da metà gennaio erano comparse le prime informazioni per l’attivazione di progetti, utili alla comunità, coinvolgendo i beneficiari del reddito di cittadinanza e altre realtà presenti sul territorio come gli Enti del Terzo settore, approvati dai comuni di residenza.

Le attività proposte dovranno avere obiettivi e tempistiche ben definite, e dovranno rientrare nei seguenti ambiti di intervento: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e relativo ai beni comuni. I progetti possono essere sia nuove attività sia il potenziamento di un’attività esistente, ma “in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo”.

Dunque, questa misura prevede che i beneficiari di reddito di cittadinanza, che abbiano sottoscritto un “patto per il lavoro” o un “patto per l’inclusione sociale”, sono tenuti a dare la disponibilità di almeno otto ore settimanali per progetti utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza; ma non si esclude la partecipazione da parte di altre persone non tenute agli obblighi connessi al reddito di cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente ai progetti promossi dal comune.

Claudia Soccorsi

 

 

 

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