24 Aprile, 2024
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RomaNatura e gli alberi monumentali italiani

Gli alberi, con le diverse funzioni ecosistemiche che svolgono, sono da sempre al centro dell’attenzione di RomaNatura. Quando si tratta di alberi monumentali, al loro valore consueto si aggiunge quello storico e identitario, che li rende particolarmente riconoscibili e significativi per le comunità. Proprio per proteggere e valorizzare queste piante che popolano anche il paesaggio urbano, tutelate da specifici provvedimenti a livello locale e nazionale, RomaNatura ha sottoscritto un’intesa con il “Registro degli Alberi Monumentali Italiani” (Rami): un’organizzazione di volontariato che contribuisce a censire gli alberi monumentali, favorendo la conoscenza e la tutela degli esemplari che si distinguono per le dimensioni, l’età, la rarità botanica, i valori paesaggistici, ecologici e storici.

«Questo accordo per RomaNatura ha un grande valore perché permette di richiamare l’attenzione su questi alberi maestosi che esaltano il valore della biodiversità e permettono di apprezzare, attraverso la loro bellezza, il patrimonio naturale in ogni sua manifestazione – dice Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura – Gli alberi monumentali meritano di essere protetti in un’ottica sistemica, insieme al resto dell’habitat di cui fanno parte, anche attraverso la migliore conoscenza delle loro caratteristiche e una mappatura più accurata, soprattutto nel contesto cittadino che conserva molte di queste meraviglie spesso senza che le persone e le istituzioni ne siano consapevoli».

Basti dire che nel Comune di Roma, secondo il censimento del Ministero delle Politiche Agricole, sarebbero 45 gli alberi monumentali, 25 dei quali all’interno della Tenuta di Castelporziano. Nel territorio urbano perciò sarebbero appena 20 gli esemplari, sul totale dei 3.665 individuati (fino al 2021) a livello nazionale. Ma in realtà larga parte di questi deve essere ancora inserito negli elenchi ufficiali, sulla base delle segnalazioni fornite dagli enti locali: come lo splendido pero (Pyrus communis) che proprio i volontari del Rami hanno individuato lo scorso anno nella Riserva naturale della Valle dell’Aniene gestita da RomaNatura, con i suoi 15 metri d’altezza, una circonferenza del fusto di oltre 3 metri e una chioma di 20, in vita da oltre 120 anni.

«Roma è una delle città italiane più ricche di alberi monumentali – osserva Elia Fontana, Presidente di Rami – L’intesa con RomaNatura mette le basi per una mappatura sistematica del patrimonio arboreo di Roma nella duplice prospettiva di una migliore conservazione e di una più consapevole fruizione dei monumenti vegetali. Il punto di partenza è la conoscenza dell’enorme valore di questi straordinari esseri viventi che spesso costituiscono un elemento fondamentale della biodiversità anche in ambito urbano. La Legge che in Italia si occupa del censimento e della tutela degli alberi monumentali è la n. 10 del 2013 e non è un caso che il suo titolo sia “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, riconoscendo il ruolo importantissimo degli alberi monumentali nelle città italiane e il loro “fare da ponte” tra Natura e Cultura».

Il Protocollo d’intesa punta in particolare sulle attività educative, anche attraverso la creazione di percorsi didattici che permettano di conoscere le peculiarità degli alberi monumentali di Roma e il sistema dei viventi che si organizza intorno a loro.

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