25 Aprile, 2024
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Il Civico Giusto: due nuove targhe a Garbatella

Prosegue il percorso del Civico Giusto, il progetto del Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi Figli Migliori, che fa raccontare ai palazzi di Roma la storia di chi, rischiando la vita, nascose nelle proprie case ebrei e perseguitati politici.

Sarà infatti sufficiente inquadrare il qr code inciso sulla targa di bronzo installata sulle case per immergersi, attraverso un documentario, nelle storie di quegli edifici, arricchite dalle immagini dell’Istituto Luce partner del progetto.

Questa è la volta di due storie solo apparentemente semplici, grazie al coraggio dei protagonisti, infatti, sono state salvate vite umane, ed è diventato possibile un futuro che i nazisti volevano annullare.

Una è quella di Don Giovanni Gregorini, parroco della chiesa romana di San Benedetto, presso il Gazometro, l’altra racconta le vicende delle famiglie del Lotto 27A della Garbatella, in entrambi i casi furono protette intere famiglie di ebrei durante la razzia di Roma, il 16 ottobre del 1943, poi nascoste fino all’arrivo degli alleati.

I corti documentari sono il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e visione di fonti scritte e di ascolto delle testimonianze orali, svolto in collaborazione con la Rete Nazionale di scuole “Memorie. Roma: una città, mille storie”.

A lavorare su queste due storie, le ragazze e i ragazzi degli istituti superiori del territorio, il Liceo Socrate e il Cine-Tv Rossellini, con la supervisione dei professori tutor Zinetta Cicero e Massimiliano Franchi.

Le voci narranti sono quelle di Jonis Bascir, per la storia di Don Gregorini, e Valerio Di Benedetto, attore nato e cresciuto proprio alla Garbatella, per quella della famiglia Limentani.

“Prosegue il nostro impegno per aggiungere un’ulteriore prospettiva alla conoscenza delle vicende di quegli anni. Vogliamo raccontare la storia di chi non è stato indifferente, portando luce e speranza in un periodo tanto drammatico per la nostra nazione. Il valore della scelta è la lezione che abbiamo da imparare oggi come allora. Gli esempi ci aiutano a trovare la strada giusta e a percorrerla con lo stesso coraggio” affermano Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto, e Maria Grazia Lancellotti, coordinatrice della rete nazionale di scuole Memorie. Una città mille storie e del gruppo di ricerca storica, autrice del testo.

I civici sono stati realizzati grazie al contributo del Municipio Roma VIII. Per il Presidente Amedeo Ciaccheri “le storie di chi ha messo la giustizia, la solidarietà, l’umanità di fronte alla propria stessa vita, di chi ha disobbedito per opporsi alla barbarie affermando e consegnando alle nuove generazioni sono un potente esempio di cultura della responsabilità che vogliamo perseguire nel nostro agire quotidiano.”

Il comitato scientifico che supervisiona le storie è coordinato da Michele Di Sivo, Direttore

dell’Archivio di Stato di Roma e vede la presenza di Alessandro Portelli, Piero Cavallari, Antonio

Parisella.

Video Maker Mirko Bertarelli, mentre il civico giusto è un opera dell’artista Dante Mortet.

Al Civico Giusto collaborano l’ Istituto Luce per le immagini, la Rappresentanza in Italia della

Commissione europea, l’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio di Stato di Roma, il Circolo

Gianni Bosio, l’Istituto per i Beni Sonori e Audiovisivi, il Museo Storico della Liberazione, l’

Archivio Storico Capitolino, Film Commission Roma e Lazio, il Dipartimento di Studi Umanistici

dell’Università di Roma Tre e la Roma Lazio film Commision.

 

E’ possibile scoprire questa e le altre storie vedendo i cortidoc  sul sito www.ilcivicogiusto.com ,

Per segnalare storie simili si può inviare una mail a ilcivicogiusto@romabpa.it

 

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