18 Aprile, 2024
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Saldi, si parte

Scatta la stagione dei saldi invernali, con Sicilia e Basilicata a fare da apripista ieri, 2 gennaio, seguite oggidalla Valle d’Aosta, mentre dal 5 gennaio partirà ufficialmente la caccia a offerte e sconti in tutte le altre regioni italiane. A fare eccezione la provincia di Trento dove non è prevista una data di avvio dei saldi che possono essere svolti liberamente dagli operatori commerciali.

Saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno alla caccia al capo scontato ed ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro, secondo le ultime stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, secondo cui ogni famiglia spenderà in media 304 euro.

Il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, ha detto che si stima una crescita dei saldi di oltre il 10 %, “che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione”. Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcune regole principali per acquistare senza sorprese nel periodo dei saldi: I cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Indicazione del prezzo: il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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