È online Porti senza Barriere, il nuovo portale dedicato all’accessibilità per le persone più fragili, quali anziani, persone con difficoltà motoria temporanea e portatori di handicap.
Porti senza barriere è pensato per un turismo sostenibile ed internazionale perché realizzato anche in lingua inglese.
Il porto di Civitavecchia è il primo porto ad aver sposato in pieno questo progetto, grazie alla partnership tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale e Port Mobility s.p.a.
Realizzato da Gomeisa s.r.l con il supporto tecnico di HN social (gruppo Humanativa spa), si tratta di uno strumento concreto, costantemente aggiornabile, in grado di rilasciare informazioni relative agli ausili, realmente presenti, rivolti al superamento delle barriere architettoniche nelle aree portuali.
Oltre alle pagine homepage e ai contatti, all’interno del sito ogni utente potrà accedere alle mappe territoriali con la descrizione dei servizi dedicati. Quest’ultimi hanno tutti accessi facilitati ed è possibile tracciare i percorsi e soprattutto visualizzarli con foto, anche a 360°, e video anche prima di approdare nel porto in qualunque periodo dell’anno.
Inoltre, è anche possibile ricercare nello specifico ogni singolo POI (Punti di Interesse) accessibile dalle suddette categorie, situato al porto di Civitavecchia, come: bar, parcheggi, parcheggi rosa, percorso delle navette, terminal, forze dell’ordine, toilette, uffici pubblici.
La sfida è di creare un porto a misura d’uomo, per ridurre le barriere architettoniche e creare un futuro migliore, diventando allo stesso tempo un modello da seguire e contribuendo così alla costruzione di una banca dati mondiale dell’accessibilità.
“Sono molto orgoglioso – dichiara il presidente dell’Adsp Pino Musolino – che il porto di Civitavecchia sia il primo scalo in Italia ad aver sposato a pieno il progetto “Porti senza barriere” e a farne un modello da esportare anche in altri porti. Il portale permetterà di offrire un servizio, anche turistico, alle persone più fragili abbattendo quelle barriere architettoniche cha ancora oggi, purtroppo, limitano l’accessibilità nei porti e non solo. Questo progetto è esattamente in linea con quanto stiamo realizzando nei nostri tre scali e cioè dare a tutti servizi accessibili, sostenibili e in lingua inglese. Ringrazio la struttura dell’Ente che si è dedicata a definire i vari aspetti tecnici, informativi e di comunicazione per la messa online del portale, Port Mobility, Gomeisa s.r.l e HN social”.