29 Marzo, 2024
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Al “Luca Paciolo” la nuova sfida del settore turistico

La crisi innescata dalla pandemia di covid-19 ha provocato profondi cambiamenti nelle abitudini e nei bisogni, nelle paure e nei desideri dei consumatori; il turismo è uno dei settori più danneggiati. Quale prospettiva per i ragazzi che si apprestano a frequentare un istituto tecnico per il turismo? La domanda è legittima è comprensibile, specie per i genitori che si trovano a svolgere il difficile compito di guidare i propri figli nella scelta della scuola superiore, rispettando le loro inclinazioni e i loro desideri, ma con lo sguardo attento e premuroso verso il loro futuro.
La pandemia purtroppo è ancora presente, le limitazioni ai movimenti delle persone ancora al centro delle decisioni dei governi di tutto il mondo, ma la luce in fondo al tunnel iniziamo a intravederla. “Next Generation EU” è il nome che la Commissione europea ha scelto, e non a caso, per il programma di aiuti agli Stati noto come “Recovery plan”. L’“Europa della prossima generazione” è l’Europa dei nostri figli: l’Italia è il primo Paese al mondo per numero di siti Unesco (patrimonio dell’umanità); impossibile dunque pensare che gli investimenti del fondo europeo non siano in buona parte dedicati alle imprese turistiche. Può dunque essere un errore scegliere la strada generalista (il liceo linguistico) per le ragazze e i ragazzi che mostrano attitudine per le lingue straniere.

A scuola di futuro con le lingue straniere
Lo studio dei testi letterari, tipico del “curricolo” dei licei, contribuisce sicuramente alla formazione culturale dei giovani, ma l’attenzione alla comunicazione, all’educazione all’imprenditorialità, all’analisi tecnica degli indicatori macroeconomici per la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e artistiche del territorio, quindi l’attenzione a un futuro certo per le giovani generazioni può essere garantito solo dall’istruzione tecnica.
Il mondo cambia continuamente e dare il senso delle cose ai nostri giovani, soprattutto a chi tra i nostri studenti che vogliono fare del turismo e dell’impresa turistica una professione, è il principale obiettivo dell’istituto “Paciolo”.
La nostra missione è quella di sviluppare competenze comunicative, in italiano e nelle lingue straniere, che consentano di rispondere ai nuovi bisogni dei turisti del prossimo futuro, sicuramente più empatiche e meno commerciali, soprattutto nel contesto di scelte coraggiose e all’avanguardia di tipo imprenditoriale.
I nuovi percorsi dell’istruzione tecnica del turismo non hanno nulla a che fare con il vecchio profilo di “guida turistica”: i nostri ragazzi affrontano tematiche come finanza e consulenza strategica per le imprese turistiche, comunicazione e turismo digitale, raccolta e analisi dei dati a supporto di un’idea di business; imparano a raccogliere e interpretare i dati micro e macroeconomici a supporto delle imprese, ma anche degli enti locali, sempre più interessati alla valorizzazione delle loro risorse paesaggistiche, culturali ed artistiche.
Rivolgiamo dunque il nostro appello ai genitori dei ragazzi che desiderano approfondire lo studio delle lingue straniere: perché scegliere l’Istituto tecnico e non il liceo linguistico? Per almeno tre ragioni, oltre quelle già citate.
I nostri studenti imparano bene l’inglese, il francese e lo spagnolo proprio in quanto lo fanno con estrema gradualità. Diversamente dal liceo linguistico che impone lo studio contemporaneo di ben tre lingue straniere sin dal primo anno, il piano di studi dell’Istituto tecnico per il turismo prevede unicamente solo due delle tre lingue (inglese e francese) nel primo biennio; lo spagnolo, introdotto al terzo anno, è la seconda lingua madre al mondo (dopo il cinese); la nostra docente, titolare di cattedra, adotta il metodo comunicativo e privilegia l’uso della lingua sin dai primissimi giorni di scuola, senza stress per i ragazzi che si affacciano allo studio del nuovo idioma con entusiasmo e serenità, anche per aver già completato, nei primi due anni, la riflessione linguistica (cd. “grammatica”) dell’inglese e del francese; il nostro istituto ha avviato già da qualche anno un processo di internazionalizzazione della scuola, premiato dall’agenzia nazionale “Erasmus+” di Firenze, con l’approvazione (ai vertici della classifica nazionale) di due importanti progetti per la formazione professionale dei docenti e la mobilità studentesca con scuole partner in Francia, Olanda e Spagna, per un totale di circa ottantamila euro. Al momento entrambi si svolgono sulla piattaforma “eTwinning”, ma i primi viaggi sono già previsti per i primi mesi del prossimo anno scolastico. Nel frattempo, la nostra scuola continua ad assicurare corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche PET/First (inglese), DELF (francese) e DELE (spagnolo).

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