23 Aprile, 2024
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la giornata della Memoria al “Tittoni” di Bracciano

Per celebrare la giornata della Memoria, il 27 Gennaio 2021, 76esima ricorrenza  dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz  da parte delle truppe dell’Armata Rossa, il 27 Gennaio 1945,

le scuole primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Bracciano, hanno voluto organizzare una serie di attività formative per onorare, attraverso la conoscenza ed  il ricordo, i milioni di innocenti, vittime della Shoah.

Seguendo le indicazioni di massima fortemente volute dalla dirigente , professoressa Lucia Lolli e coordinate dalla professoressa di lettere  Marina Perazza, le docenti di Italiano, con congruo anticipo, hanno proposto ai ragazzi dell’Istituto, suddivisi per fasce di età, una selezione scelta di film, video di repertorio ed interviste a testimoni diretti dell’Olocausto, per avvicinarli alle delicate e allo stesso tempo spregevoli tematiche del razzismo, dell’antisemitismo e  della discriminazione razziale, sfociata nella persecuzione;  dal cartone animato “La Stella di Andra e Tati”, sulla deportazione delle sorelle Bucci di quattro e sei anni, per i bambini più piccoli, delle elementari e di prima media, a film struggenti e realisticamente crudi e terribili come “Il bambino con il pigiama a righe”, “Schindler list”,” La chiave di Sara”, “La scelta di Sophie”, per  gli studenti più grandi; sono state visionate (e commentate) in aula, sulle lavagne interattive multimediali, le interviste alle sorelle Bucci ormai anziane, memori di essere fortuitamente sopravvissute alle selezioni di bambini  destinati agli esperimenti del “dottor Morte” Mengele e quelle  carismatiche alla senatrice a vita Liliana Segre, allora adolescente, sopravvissuta all’orrore del lager di Auschwitz ed alla marcia della morte attraverso i territori  ghiacciati di Polonia e Germania.

È stata favorita la riflessione su tali tematiche attraverso le discussioni a classe intera,  con le docenti nel ruolo di moderatrici, per mezzo della richiesta di  relazioni su quanto visto ed ascoltato in aula, su LIM,  ed anche con la somministrazione di temi  assegnati sull’ argomento;  un argomento allo stesso tempo duro, terribile ma  necessario da affrontare e conoscere.

Per dirla alla maniera di Primo  Levi, convinto che l’esperienza del lager non potesse essere adeguatamente verbalizzata e compresa se non esclusivamente da chi  l’avesse disgraziatamente vissuta, “se capire risulta impossibile, conoscere è invece necessario”.

La preside Lolli  ha voluto invitare a fornire la sua  delicata testimonianza sull’argomento, l’esperto della Shoah, dottor Ermete Francocci, collaboratore dell’associazione AUSER, che in Aula Magna, dalle ore 10:15 alle ore 12:15 del 27 Gennaio 2021, alla presenza di una sola classe terza media di Istituto (per garantire un adeguato distanziamento interpersonale tra gli allievi) ma collegato in “conference call” con le altre classi terze, ognuna nella propria aula, intratterrà gli ascoltatori con racconti sul tema e molteplici testimonianze.

Alle ore 12:00 e fino alle ore 12:01 in  entrambi i plessi di Istituto verrà osservato da tutti, personale docente e non docente e discenti di ogni ordine e grado, un minuto di silenzio  che servirà per ricordare i milioni di morti  caduti nel baratro della follia nazista, per omaggiare i quali è stata individuata, a partire dall’anno 2000 a questa parte, proprio la data del 27 Gennaio.

Le scuole detengono, a tal proposito ed al di là della facile retorica in cui si rischia inevitabilmente di cadere affrontando un tema così spinoso ed ancora oggi avversato da mai sopite teorie negazioniste,  un ruolo importantissimo, fondamentale che, attraverso lo studio critico della storia e l’analisi delle fonti, permette l’acquisizione delle corrette informazioni di quanto avvenuto  in passato.

Quando purtroppo, per ovvie ed inappellabili ragioni anagrafiche,  spariranno  anche gli ultimi testimoni diretti della Shoah, allora più che mai sarà  estremamente necessario tener viva la memoria attraverso un auspicabile passaggio di testimone alle generazioni  di studenti che la scuola  ha formato e sta tutt’ora formando; affinchè  la tragedia dell’Olocausto con tutto il suo carico di inenarrabile sofferenza non si riduca, come teme purtroppo che avverrà la senatrice Segre (ma tutti noi speriamo fortemente che la sua predizione  possa essere smentita), ad una sola riga di citazione e racconto nelle future edizioni dei libri di storia.

Prof.ssa Grazia Lovino, Istituto “Tittoni

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