28 Marzo, 2024
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Papa Francesco: “La terra va curata e non spremuta come un’arancia”

Il Pontefice ha inviato un video messaggio inviato a “Countdown”, evento digitale di TED organizzato a livello globale per trovare soluzioni immediate in risposta alla crisi climatica

Un invito a intraprendere “un viaggio di trasformazione e di azione”, “fatto non tanto di parole, ma soprattutto di azioni concrete e improcrastinabili”, a “tutte le persone di fede, cristiane o non, e tutte le persone di buona volontà“, a partire “dalla sua fede o, se non ha fede, dalla sua volontà, dalla propria buona volontà” perché ciascuno di noi, “in quanto individui e membri di gruppi – famiglie, comunità di fede, imprese, associazioni, istituzioni – può offrire un contributo significativo”. Lo ha lanciato Papa Francesco in un video messaggio inviato ai partecipanti al “Countdown”, evento digitale di TED organizzato a livello globale per trovare soluzioni immediate in risposta alla crisi climatica.

Lo chiamo ‘viaggio’ – ha sottolineato il Pontefice -, perché richiede uno ‘spostamento’, un cambiamento! Da questa crisi nessuno di noi deve uscire uguale – non potrà uscire uguale: da una crisi, mai si esce uguali -; e ci vorrà tempo e fatica, per uscirne. Bisognerà andare passo dopo passo, aiutare i deboli, persuadere i dubbiosi, immaginare nuove soluzioni e impegnarsi a portarle avanti”.

Ecologia e futuro del Pianeta

Nel suo messaggio si sofferma poi sulla cura per la terra che “va lavorata e curata, coltivata e protetta; non possiamo continuare a spremerla come un’arancia. E possiamo dire che questo, il curare la terra, è un diritto umano”.

Per Francesco “l’obiettivo è chiaro: costruire, nel prossimo decennio, un mondo dove si possa rispondere alle necessità delle generazioni presenti, includendo tutti, senza compromettere le possibilità delle generazioni future”.  E ancora: “Sono rincuorato dal fatto che molti giovani hanno già una nuova sensibilità ecologica e sociale, e alcuni di loro lottano in modo generoso per la difesa dell’ambiente e per la giustizia”.

“L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale e universale. E’ imprescindibile, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio di ogni altro diritto e responsabilità”. Il Pontefice ha indicato tre “piste di azione”. Tra queste “mettere l’accento sull’acqua e sull’alimentazione”.

E più precisamente il monito del Papa riguarda l’assicurare “un’alimentazione adeguata per tutti attraverso metodi di agricoltura non distruttiva dovrebbe diventare poi lo scopo fondamentale dell’intero ciclo di produzione e distribuzione del cibo”.

Per il leader spirituale, inoltre, serve una “transizione energetica: una sostituzione progressiva, ma senza indugio, dei combustibili fossili con fonti energetiche pulite. Abbiamo pochi anni, gli scienziati calcolano approssimativamente meno di trenta – ha sottolineato il Pontefice – per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera”.

Questa transizione per Francesco “deve essere non solo rapida e capace di soddisfare i bisogni di energia presenti e futuri, ma deve anche essere attenta agli impatti sui poveri, sulle popolazioni locali e su chi lavora nei settori della produzione d’energia”.

(Agi)

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