18 Aprile, 2024
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Alessio Pascucci a ragazzi/e, bambini/e che tornano a scuola

Ragazzi e ragazze, bambini e bambine, buonasera.

Chissà con quale stato d’animo affronterete questo Lunedì 14 settembre 2020.
Per la prima volta nella storia, le nostre scuole sono state chiuse; non era mai successo che dall’asilo all’università, il mondo interrompesse le lezioni.
Assurdo, surreale, inimmaginabile.
È stato un tempo nuovo e pieno di incertezze. Tutto è cambiato. Ogni vostro e nostro punto riferimento è stato ribaltato.
Domattina la sveglia ricomincerà a suonare come ha fatto fino ai primi di marzo; ritroverete i vostri compagni, gli insegnanti, la maggior parte di voi anche l’aula che ha lasciato così, da un giorno all’altro.
Molto è cambiato. Ora dobbiamo indossare le mascherine, sappiamo di dover mantenere ancora una distanza di sicurezza e di dover adottare misure nuove per poter stare insieme. Il Covid-19 purtroppo ancora non è stato sconfitto ed è necessario che continuiate a mantenere alta l’attenzione.
Voglio però augurarvi un anno sereno. E dirvi grazie.
Avete rispettato il più grande cambiamento mai vissuto, con profonda serietà e responsabilità. Avete protetto i vostri nonni, i genitori, e tutti quelli più grandi di voi, rispettando le regole che ci sono state date. Avete studiato e continuato a imparare “a distanza”, senza potervi confrontare, guardare negli occhi, scambiare battute con i vostri amici. Avete rinunciato, dai più piccoli ai più grandi, al bisogno di uscire, giocare con gli altri, correre, incontrare e stare insieme.
Avete rinunciato alla vostra libertà.
Nel dirvi grazie vi auguro un anno “normale”. Sereno. Pieno di tutte le cose che ci sono mancate e della possibilità di intrecciare e ritrovare legami.
E, al contempo, vi confermo che saremo al vostro fianco, come sempre, più degli altri anni. Cercando di mitigare ogni disagio che incontrerete.

Fatemi però aggiungere un grazie anche ai docenti e ai professori. Chi l’avrebbe detto che vi sarebbero mancati anche loro? In tutta la nostra nazione, hanno affrontato con serietà e con profonda dedizione una sfida per la quale nessuno era preparato. E lo hanno fatto al meglio. Anche quando le Istituzioni sembravano aver dimenticato l’importanza della scuola. Grazie davvero di cuore.

Prima di chiudere, una parola ai vostri genitori. Se siamo apprensivi in condizioni normali, come non esserlo in questa situazione. Credetemi provo e vivo le vostre stesse ansie e preoccupazioni, più che giustificate. Anche per questo, abbiamo lavorato senza sosta nelle scorse settimane affinché, come ogni anno, al suono della prima campanella fosse tutto in ordine. E non posso non ringraziare tutti quelli che, spesso rinunciando alle ferie, hanno fatto sì che domani le scuole riaprissero in sicurezza, la mensa fosse operativa, gli scuolabus effettuassero i loro giri e l’Assistenza Educativa Culturale fosse attiva. Tutto fin dal primo giorno.
Ma ci aspettano settimane e mesi impegnativi. Non possiamo abbassare la guardia. In un tempo così complesso è ancora più facile cadere nelle divisioni. L’errore più grande che potremmo commettere è proprio quello di essere contrapposti, come se non avessimo tutti a cuore il benessere dei nostri figli. Oggi, più che mai, dobbiamo essere uniti.
Solo così, davvero, potrà andare tutto bene.

Buon anno scolastico a tutti.
Alessio Pascucci

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