29 Marzo, 2024
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L’Ue condanna il voto in Bielorussia: “Non lo riconosciamo, presto sanzioni”

Il Consiglio straordinario dei 27 Paesi decide la linea dura contro il dittatore Lukashenko. Merkel: “Dialogo nel Paese, la Russia non intervenga”. Pronti 53 milioni per la società civile

L’Unione europea non riconosce il voto in Bielorussia, con cui è stato rieletto dopo il 26° anno al potere il presidente Alexandr Lukashenko e «imporrà presto sanzioni contro un importante numero di persone responsabili delle violazioni contro i manifestanti e contro i responsabili delle frodi nel voto». Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Oggi mandiamo un messaggio chiaro e solidale con il popolo bielorusso e non tolleriamo impunità», dice Michel, al termine di un vertice straordinario dei 27 Paesi. «Non riconosciamo il risultato delle elezioni diffuso dalle autorità bielorusse – l’ultimo «dittatore d’Europa» avrebbe vinto con l’80%, ndr -: il popolo bielorusso merita di meglio».

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L’Europa non accetta la violenza contro i manifestanti pacifici, «è sconcertante e condanniamo tali comportamenti», ha aggiunto l’ex premier belga, che poi ha chiesto una rapida «de-escalation» alle autorità di Minsk. «L’Ue sostiene pienamente il processo dell’Osce nella pacificazione della Bielorussia», ha precisato Michel.

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Sul dossier più delicato dell’estate è intervenuta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha auspicato un «dialogo nazionale» e ha rigettato l’accusa di interventi esterni nel Paese. «L’Unione europea sta dalla parte dei manifestanti bielorussi», ha aggiunto, e si è augurata un comportamento equivalente da parte della Russia: «Un intervento della Russia finirebbe per complicare ancora di piu’ la situazione».

L’Europa promette anche un aiuto in denaro al popolo di Minsk:

«Siamo pronti a sostenere in tutti i modi possibili e ad accompagnare una transizione di poteri pacifica e democratica in Bielorussia», ha spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, sottolineando che «il futuro della Bielorussia deve essere deciso solo dai bielorussi in Bielorussia». La Commissione mobiliterà altri 53milioni di euro per sostenere i cittadini in questi momenti difficili». Due milioni di euro andranno «all’assistenza delle vittime della repressione e dell’inaccettabile stato di violenza». «Un milione per sostenere la società civile e i media indipendenti», e «50 milioni come sostegno all’emergenza coronavirus per il settore sanitario, ma anche per le piccole e medie imprese, gruppi vulnerabili e servizi sociali». Mentre il Cremlino fa sapere che «ora non c’e’ bisogno di un intervento militare russo in difesa del contestato presidente, nel quadro dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva».

(La Stampa)

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