28 Marzo, 2024
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Inaugurato il nuovo Ponte di Genova, Mattarella: “Accertamento rigoroso delle responsabilità”, Conte: “E’ la dimostrazione che il nostro Paese sa rialzarsi”

L’inno d’Italia, poi la lettura dei 43 nomi delle vittime e le note del silenzio. E’ iniziata nel segno della memoria la cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio a distanza di due anni dal crollo dell’ex Morandi, il 14 agosto del 2018. Ad inaugurare il ponte sul Polcevera è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme al premier Giuseppe Conte. Nel giorno dell’inaugurazione Mattarella ha riservato  il suo primo pensiero ai familiari delle vittime: subito dopo l’arrivo all’aeroporto è andato in Prefettura dove ha avuto un incontro privato con il Comitato delle persone che hanno perso i loro cari nella tragedia. Con loro ha parlato di una “ferita che non si rimargina”. “Le responsabilità non sono generiche – ha detto – hanno sempre un nome e un cognome, sono sempre frutto di azioni o di omissioni” ed “è importante ci sia un’azione severa e rigorosa di accertamento delle responsabilità”.

Inaugurazione Ponte Genova San Giorgio: la lettura dei nomi delle 43 vittime del ‘Morandi’

I familiari erano stati invitati a partecipare alla cerimonia di inaugurazione, ma avevano opposto il rifiuto perché ritenevano che l’evento prendesse un indirizzo troppo festoso. Un incontro breve, ma intenso poi il Capo dello Stato si è diretto verso la Valpolcevera per la cerimonia di inaugurazione.

 

Sul ponte sono arrivati tutti i rappresentanti delle istituzioni. A metà pomeriggio pioveva a dirotto, e pioveva anche quel terribile 14 agosto del 2018, ma questa volta prima dell’inizio della cerimonia è spuntato l’arcobaleno a circondare la vallata ferita dalla tragedia.

Ponte Genova San Giorgio, l’arcobaleno sul nuovo viadotto nel giorno dell’inaugurazione

Gli ospiti, tra cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il presidente della Camera Roberto Fico  sono sistemati tutti sotto il tendone. Presenti anche diversi ministri, tra questi la titolare delle Infrastrutture Paola De Micheli. Sul ponte anche il governatore Giovanni Toti, il sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci e l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, che ha disegnato il nuovo ponte. E’ risuonata la canzone di Fabrizio De André, Creuza de ma, rivista da 18 artisti italiani per volere di Dori Ghezzi.

 

Ai familiari delle vittime si è rivolto anche il sindaco commissario Bucci dicendo che “queste cose non devono succedere mai più”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato invece che “è ancora troppo acuto, tangibile il dolore della tragedia che si è consumato in questo luogo”, ma ha anche richiamato la “volontà di ricomporre cio che è stato spezzato” dicendo che “Genova deve ripartire e lo fa da qui”, dal ponte di Genova che  “è un’opera mirabile frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica, amministrazione locale, impresa e lavoro” e anche “la dimostrazione che il nostro Paese sa rialzarsi, sa tornare a correre”.

Conte ha poi ricordato il tema delle concessioni autostradali. “Il governo ha ritenuto doveroso promuovere e condurre un processo di contestazione degli inadempimenti che hanno causato il crollo del ponte –  ha detto – e recentemente si è concluso con la ridefinizione dei termini della convenzione, riportando in equilibrio il rapporto concessorio, con la possibilità di garantire investimenti e maggiore sicurezza a tutti i cittadini”. “Stiamo lavorando – ha aggiunto – anche per ridefinire la governance. Il nostro obiettivo fondamentale è tutelare sempre l’interesse pubblico, che non è stato garantito adeguatamente dalla struttura regolatoria delle precedenti concessioni”.

Poi il suono delle sirene delle navi e sul ponte il passaggio in volo delle Frecce Tricolori che hanno disegnato in cielo i colori della bandiera italiana e di quella genovese di San Giorgio. E con il taglio del nastro tricolore Conte ha inaugurato ufficialmente il ponte

(La Repubblica)

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