25 Aprile, 2024
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Il semestre caldo del governo: gli appuntamenti cruciali, dalla manovra al Mes

Mancano tre anni alla scadenza naturale della legislatura, e fino ad allora esistono alcuni ‘turning point’ che potrebbero essere determinanti e uno di questi più di altri: l’elezione del nuovo presidente della Repubblica nel gennaio 2022

Dopo gli Stati Generali, il dibattito politico comincia a fare i conti con alcune importanti scadenze politico-istituzionali e alcuni snodi economici determinanti. Mancano tre anni alla scadenza naturale della legislatura, e fino ad allora esistono alcuni ‘turning point’ che potrebbero essere determinanti e uno di questi più di altri: l’elezione del nuovo presidente della Repubblica nel gennaio 2022.

Ma andando per ordine le prove che attendono il governo sono molte in un’estate ‘bollente’ e in un autunno che annuncia altrettanto caldo. Il 17 luglio al Consiglio europeo l’Italia dovrà pronunciarsi sul Recovery fund e il Parlamento è chiamato a votare l’utilizzo della nuova linea di credito del Mes.

Ma prima ancora entro metà luglio l’esecutivo chiederà un nuovo scostamento di bilancio per mettere a punto un ulteriore decreto per risollevare l’economia. Ecco nel dettaglio la cronologia.

GIUGNO

ASSESTAMENTO BILANCIO– Entro fine giugno attesi i dati dell’assestamento di bilancio. Numeri importanti per decidere un’eventuale taglio dell’Iva o altri interventi sul fronte fisco, al centro del dibattito interno al governo

PRESIDENZIALI IN POLONIA– il 28 giugno la sfida dovrebbe essere ristretta al presidente uscente di destra Andrzej Duda, indipendente ma legato a Diritto e Giustizia (PiS), e Rafa Trzaskowski di Piattaforma Civicam, liberale di centrodestra.

LUGLIO

INIZIA IL SEMESTRE TEDESCO DI PRESIDENZA DELL’UE– è considerata la più importante presidenza degli ultimi vent’anni, con la cancelliera Angela Merkel determinata a rilanciare l’economia europea nel segno dell’unità.

SCOSTAMENTO BILANCIO E NUOVO DECRETO PER SOSTENERE L’ECONOMIA- Entro metà luglio il governo chiederà un nuovo scostamento di bilancio, il terzo, per varare un nuovo decreto per il sostegno all’economia.

Si tratta di un ulteriore aumento del deficit (dopo i 20 miliardi del Cura Italia e i 55 miliardi del dl Rilancio) che dovrebbe aggirarsi tra i 10 e i 15 miliardi. un passaggio non da poco che richiede la maggioranza assoluta in Parlamento. Il decreto prevede sostegno per i comuni e regioni e rafforzamento del sostegno al reddito. Sarà potenziato anche il fondo centrale di garanzia e sono previsti aiuti ai settori dell’automotive e turismo. Possibile un nuovo rinvio o rimodulazione delle scadenze fiscali per le imprese più colpite.

DL SEMPLIFICAZIONI– Entro metà luglio dovrebbe essere varato il decreto.

RECOVERY FUND: Il 17 e 18 luglio si svolge il Consiglio europeo in cui i capi di Stato e di governo dovranno pronunciarsi in via definitiva sul Recovery fund.

MES– Il possibile ricorso al cosiddetto ‘Fondo Salva Statì per le spese sanitarie fa discutere la maggioranza, con M5s contraria all’utilizzo delle risorse mentre Pd, Iv e Leu sono invece favorevoli. Il tema divide anche il centrodestra, dove Forza Italia è pronta a sostenere il via libera dell’Italia al Mes, a differenza di Lega e FdI.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha garantito che sarà il Parlamento ad esprimersi con un voto. Appuntamento che potrebbe rivelarsi ‘delicato’ per la tenuta della maggioranza, soprattutto al Senato, dove i numeri sono sul filo. L’ipotesi iniziale, illustrata dallo stesso premier, è che le Camere siano chiamate ad esprimersi sull’intero pacchetto di interventi nel mese di luglio, quando ci sarà una decisione dell’Ue sui vari strumenti in campo. Non è ancora stata fissata una data, ma il voto del Parlamento potrebbe anche slittare a dopo la pausa estiva.

SETTEMBRE

NADEF- Entro il 27 settembre presentazione della Nota di aggiornamento al Def alle Camere. Si aggiornano le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def. Il documento, inoltre, contiene l’aggiornamento degli obiettivi programmatici, che tiene conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni Ue competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.

PIANO RILANCIO ITALIA- Entro settembre, insieme alla Nadef, verrà presentato un piano specifico italiano nell’ambito del Recovery Fund, come annunciato dal premier Conte.

REGIONALI- in autunno 6 regioni torneranno al voto per il rinnovo dei governatori- Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche. Anche i cittadini della Valle d’Aosta saranno chiamati alle urne. La data non è ancora stata fissata, ma il via libera al decreto Elezioni ha stabilito che si svolgerà un election day che accorpa in un’unica tornata le elezioni comunali, suppletive e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

Il governo nei prossimi giorni indicherà la data che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà fissata nelle giornate di domenica 20 e lunedì 21 settembre.

Sempre il decreto approvato ha anche uniformato le finestre elettorali, così che la prima domenica utile per il voto regionale sarà domenica 20 settembre. Appare alquanto plausibile, quindi, che l’election day riguarderà anche le elezioni regionali.

REFERENDUM- Si terrà invece sicuramente in autunno, assieme alle elezioni comunali (e con ogni probabilità alle elezioni regionali) il referendum costituzionale sulla riforma del taglio dei parlamentari. Una volta celebrata la consultazione, se l’esito sarà confermativo, dovranno passare altri due mesi prima che la legge possa essere applicata, per dare tempo al governo di esercitare la delega per la ridefinizione dei collegi.

In caso di scioglimento delle Camere, dunque, solo due mesi dopo il referendum le eventuali elezioni anticipate potrebbero svolgersi eleggendo 600 parlamentari invece di 945. Se il Parlamento venisse sciolto prima del referendum o dei due mesi successivi, invece, si eleggerebbero nuovamente 945 tra deputati e senatori. – G7- si dovrebbe recuperare il vertice dei leader dei Sette sotto presidenza Usa rinviato a giugno per la pandemia e in programma originariamente a Camp David.

OTTOBRE

MANOVRA- Entro il 20 ottobre il governo presenta al Parlamento il disegno di legge di bilancio, contenente la manovra triennale di finanza pubblica (ed entro il 15 ottobre viene presentata all’Ue). La legge di bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre.

LEGGE ELETTORALE- La riforma del sistema di voto potrebbe incassare il primo via libera della Camera in autunno. Si tratta di un dossier che rischia di avere ricadute sulla tenuta del governo. Terminata la fase 1 dell’emergenza coronavirus, è ripreso in commissione l’iter del cosiddetto ‘Brescellum’, la proposta di legge frutto dell’accordo raggiunto nella maggioranza, che consiste in un sistema proporzionale con soglia di sbarramento nazionale al 5% e diritto di tribuna per i piccoli partiti. Tuttavia, nonostante il pressing messo in campo dal Pd, non si prevedono tempi rapidissimi, sia per l’ingolfamento del Parlamento, impegnato a convertire in legge i tanti decreti varati dal governo, sia per alcune tensioni interne alla maggioranza, dopo che Matteo Renzi ha sparigliato le carte proponendo una legge elettorale maggioritaria sul modello di quella per i sindaci dei grandi comuni.

NOVEMBRE

PRESIDENZIALI USA- Il 3 novembre l’America al voto per la sfida tra Donald Trump e Joe Biden. Gli occhi del mondo su una partita che avrà forti ripercussioni economiche e geopolitiche, dai dazi alle relazioni con Cina e Russia, dalla lotta ai cambiamenti climatici al ruolo della Nato e degli organismi internazionali.

AGOSTO 2021

SEMESTRE BIANCO – la data successiva più importante è l’inizio del semestre bianco. Il presidente Mattarella è stato eletto il 31 gennaio 2015 e quindi dai primi giorni di agosto del prossimo anno non potrà sciogliere le Camere, come prevede la Costituzione all’articolo 88.

GENNAIO 2022

ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO- A gennaio del 2022 si terrà quindi l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, successore di Mattarella. Mentre la scadenza naturale della legislatura è prevista nella primavera dell’anno successivo.

(Agi)

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