29 Marzo, 2024
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Azzolina frena su alunni metà a scuola e metà a casa : “Solo una proposta, forse per i più grandi”

(La Repubblica) Dopo le polemiche, interviene la ministra. Manfredi (Università): “Ci dovremo abituare per la ripresa a una certa rotazione dei ragazzi”

La “didattica mista”, con metà alunni a scuola e metà collegati da casa, e con una alternanza nella settimana dei ragazzi sui banchi di scuola, è solo “una proposta, non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito”. Dopo le critiche alla modalità di avvio dell’anno scolastico che aveva illustrato, arriva la precisazione della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che spiega come “la didattica mista potrebbe essere adottata, almeno all’inizio dell’anno scolastico, per gli studenti più grandi e non nelle prime classi dove la soluzione potrebbe essere quella di uso anche di spazi all’aperto con lo sport, e dell’aumento di attività, come la musica o l’arte che possono essere fatte garantendo il distanziamento”.

Un primo stop allo scenario “classe-web” era arrivato già da Patrizio Bianchi, presidente della task force del ministero dell’Istruzione, ma nel dibattito interviene anche il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi: “La ministra Azzolina non ha bisogno dei miei consigli e sta affrontando un problema estremamente difficile perché per me è più facile avere da fare con degli studenti che sono più grandi, che sono anche più attrezzati. Credo ci dovremo abituare per la ripresa a settembre a una certa rotazione dei ragazzi. Ci vuole un po’ di sacrificio da parte di tutti e credo che – ha sottolineato – vanno privilegiati soprattutto i più piccoli, quelli che hanno più bisogno di avere un contatto diretto con la scuola, con un insegnante, e cercare di alleggerire la pressioni con quelli più adulti maggiormente in grado di potersi di potersi gestire a distanza”.

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