26 Aprile, 2024
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Covid-19 Manziana, gli aggiornamenti spiegati dal Sindaco Bruni

  1. Aggiornamenti sulla situazione sanitaria del Comune: numero dei pazienti, evoluzione dell’epidemia;

Al momento a Manziana ci sono 26 persone positive. Purtroppo a questo numero dobbiamo aggiungere anche una persona deceduta, dato questo che ci addolora e che ha lasciato una cicatrice indelebile nel nostro paese. In linea generale, dopo un primo momento davvero difficile in cui i numeri crescevano costantemente, da alcuni giorni la situazione sembra essersi cristallizzata. Posso dire, confortato anche dai pareri della Asl, che al momento l’evolversi del contagio in paese è sotto controllo. Va detto che ci sono anche molte persone in quarantena precauzionale ma questo è normale visto il piccolo focolaio venutosi a creare nella palestra GymPalace che contava numerosi iscritti.

  1. Organizzazione e connessione tra le varie organizzazioni: sanitarie, organi di controllo, volontariato; 

Dopo un primo momento difficile in cui tutto sembrava davvero difficile, ora devo dire che l’organizzazione è buona. Io sono da sempre in contatto diretto con la Asl e, visti i numerosi casi di contagio, anche con tutti i miei concittadini colpiti dal virus. Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile, sia la polizia locale che i Carabinieri, ma sappiamo bene che le risorse disponibili sono insufficienti se relazionate all’estensione territoriale e alla tipologia di controllo che servirebbe (24 ore su 24 e 7 giorni su 7).

Per quanto riguarda il volontariato mai come in questa occasione Manziana sta dimostrando di essere un paese coeso: tutti dal singolo cittadino, fino alla Protezione civile passando per tutte le associazioni del paese stanno inviandomi disponibilità di volontari e tempo, donazioni o semplici messaggi di conforto. Ecco, in questa tragedia che stiamo vivendo, questo è l’aspetto forse più bello e commovente.

 

  1. Nel contigente il Comune è sufficiente, oppure necessita di nuove forze?

Ho già spiegato prima che per quanto riguarda i controlli le risorse in campo non sono sufficienti e quindi non mi ripeto, segnalando, però, che in situazioni così emergenziali servirebbe raddoppiare le forze in campo ma in questo caso specifico, per evitare i contagi, invece, giustamente, i Comuni stanno lavorando a ranghi ridotti. Anche per questo voglio ringraziare sentitamente il personale comunale ancora in servizio: penso in particolare ai vigili ma anche a tutto lo staff dei servizi sociali. Senza la loro costante collaborazione non sarebbe stato possibile dare seguito, nella quotidianità e nella pratica, alla miriade di direttive che ogni giorno arrivano dal Governo e dalla Regione. 

 

  1. Augurandoci che la fine, almeno della fase cruciale, finisca al più presto: come pensa si possa correggere o migliorare la situazione attuale? Rapporti Comune/Regione/Stato centrale: finanziamenti, responsabilità, privilegiare pubblico anziché il privato

Il momento è delicato e purtroppo non ci sono ricette miracolose. Una cosa però mi sento di dirla: i Comuni sono il pezzetto di Stato più vicino alla gente. E’ vero. Ma devono essere messi nelle condizioni di avere informazioni e disposizioni chiare, non contraddittorie e che tengano conto che quello che è scritto su carta deve essere applicato immediatamente e nella pratica. Noi da anni come Amministrazione comunale crediamo che una buona informazione e comunicazione siano alla base di qualsiasi azione amministrativa ma purtroppo, soprattutto all’inizio di questa emergenza, questo aspetto a livello nazionale è sembrato totalmente venire meno: i Comuni, e con loro anche i Cittadini, sono stati lasciati soli a dovere dare risposte ai propri compaesani, dovendo fare uno sforzo enorme, barcamenandosi tra decreti, ordinanze, delibere e circolari. Mai come in questo momento ciò che si fa deve essere spiegato bene, senza contraddizioni. I Cittadini hanno il diritto di sapere cosa accade e cosa li aspetta.
Infine un discorso a parte lo merita la Sanità pubblica: oggi tutti lodiamo ed apprezziamo il lavoro e il sacrificio di medici ed infermieri, ma in passato queste stesse persone hanno dovuto fare i conti con lo smantellamento di interi reparti, se non peggio ancora con la chiusura di interi ospedali. Speriamo che questa drammatica esperienza serva a fare comprendere come sia vitale investire nella sanità pubblica e aggiungo anche nella scuola e nella ricerca. Facciamo tesoro del male che stiamo vivendo e trasformiamo il nostro sistema, sapendo che, come dico spesso nelle riunioni dei servizi sociali, si può tagliare tutto ma non ciò che serve per aiutare chi è in difficoltà ed è per questo più fragile.

 

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