24 Aprile, 2024
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Calcio&pepe – ventunesima giornata

L’Inter stanca di Conte in attesa di Eriksen, l’uomo che può svoltare la stagione, pareggia con il Cagliari e guadagna un punto su una Juventus avulsa dal gioco, al piccolissimo trotto, che si fa tritare dal Napoli di Gattuso, tornato alla vittoria dopo un periodo buissimo. Oltre alle (per chi scrive) già note colpe di Paratici però stavolta una riflessione anche su Sarri occorre: la Juventus che vinse col Napoli all’andata all’ultimo respiro e fortunosamente (autogol di KK al ’95) aveva un gioco avvolgente e tambureggiante, il suo limite era la fragilità del filtro di un centrocampo da inventare e un sistema difensivo completamente diverso da quello di Allegri e senza Chiellini, a distanza di mesi i bianconeri sono involuti, presuntuosi nel possesso, poco cattivi negli ultimi 30 metri e molli in mezzo al campo dove manca da morire un centrocampista in grado di cantare e portare la croce (la Juve di Berlino aveva Marchisio Pogba e Vidal in grado di farlo), con Matuidi generoso ma cincischione al limite del dannoso in impostazione e Pjanic, Ramsey e (a turno) Rabiot e Bantancur molli e prevedibili. Frena anche la Lazio, dominata in lungo e in largo dalla Roma di Fonseca e salvata (ma anche punita) da una papera del portiere, che però, con una partita in meno, potrebbe portarsi a due soli punti dai bianconeri, a questo punto della stagione e senza Europa league e Champions League (e col derby  alle spalle) gli uomini di Inzaghi non possono più nascondersi, anzi, hanno il dovere di crederci quanto e come Inter e Juventus. La Roma è una bella squadra, giovane e sfrontata, deve sistemare qualcosa, ma sta dando vita con la splendida Atalanta ad un duello Champions per il 4° posto da veri intenditori, un piacere per chi ama il calcio, coma appunto l’Atalanta, che annienta il Torino ed aspetta di poter avere di nuovo al 100% Duvan Zapata, per poter continuare a stupire, magari anche in Champions. La vittoria del San Paolo non migliora di molto la classifica, ma di sicuro aiuta al morale del Napoli, sembrato volitivo e ben messo in campo. Continua a vincere il Milan, stavolta più che il totem Ibra (bello e sciupone) è stato il pragmatismo di Pioli e la zampata di Rebic, ma fatto sta che fieno in cascina a questo punto della stagione serve come il pane.

 

Brescia Milan 0 – 1

Spal Bologna 1 – 3
Fiorentina Genoa 0 – 0

Torino Atalanta 0 – 7
Inter Cagliari 1 – 1

Parma Udinese 2 – 0
Sampdoria Sassuolo 0 – 0

Verona Lecce 3 – 0
Roma Lazio 1 – 1
Napoli Juventus 2 – 1

 

Juventus 51

Inter 48

Lazio 46

Roma 39

Atalanta 38

Cagliari 31

Milan 31

Parma 31

Verona 29

Bologna 27

Napoli 27

Torino 27

Fiorentina 25

Udinese 24

Sassuolo 23

Sampdoria 20

Lecce 16

Brescia 15

Genoa 15

Spal 15

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