20 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Il patrimonio storico e artistico delle chiese di Anguillara

Ricerca e conoscenza degli edifici di valore storico e artistico presenti nel comprensorio sabatino

 

Bentornati tra le righe di questa rubrica. È dicembre, e abbiamo deciso di fare una passeggiata tra le strade di Anguillara alla scoperta delle sue chiese.

Chiesa della Collegiata di Santa Maria Assunta: costruita nel Cinquecento si erge sul promontorio di tufo che domina la città, regalando una vista spettacolare. La chiesa subisce danni nel 1574 e viene ricostruita seguendo il disegno originale nel 1763, ampliando però gli spazi e armonizzandoli con le strade adiacenti. L’architetto Nicola Lorenzo Piccioni e ed i pittori Virginio e Giovanni Galli restituiscono la Collegiata alla popolazione che nel periodo dei lavori aveva frequentato la…

Chiesa del Rione Valle, edificata nel Cinquecento e poi ribattezzata San Biagio, patrono della cittadina, nel 1834. La chiesa di san Biagio è stata restaurata di recente e presenta con una planimetria semplice, che si sviluppa lunga una navata unica sorretta da colonne in muratura rivestite in gesso. La piccola chiesa custodisce al suo interno diverse opere di valore, come una statua del Seicento raffigurante San Biagio e due tele dell’Ottocento rappresentanti la Natività e l’Adorazione dei Magi.

La chiesa della Madonna delle Grazie è una deliziosa chiesetta che si affaccia sul lungolago di Anguillara. Nasce come luogo di culto rurale nel Seicento e presenta una struttura semplice a navata unica. Al suo interno è possibile ammirare un affresco risalente al Settecento e raffigurante la Madonna col Bambino.

La chiesa di San Francesco è invece situata al di fuori delle mura del borgo ed è stata edificata nel 1468 per volontà di papa Paolo II. Il complesso originale comprendeva anche un convento, con cortile e portico ed un meraviglioso chiostro abbellito da affreschi narranti la vita di San Francesco. Purtroppo questo edificio è stato demolito negli anni 50.  La chiesa presenta una facciata che rispecchia la semplicità dell’interno, caratterizzato da una navata unica, da un tetto sorretto da capriate, da una volta a crociera e da un presbiterio a pianta quadrata. Notevoli gli affreschi realizzati nel Quattrocento da Domenico Velandi.

Concludiamo il viaggio visitando la chiesa della SS. Trinità che si trova al bivio tra le attuali via della Mola Vecchia e la SP 5a sin dal Seicento. Si tratta di una piccola cappella contenente una raffigurazione della Madonna della Trinità. Nel 1689 viene costruita la nuova chiesetta rurale a navata unica sul cui altare viene posto il gruppo originario. Ai lati dell’altare vi sono due lesene dell’Ottocento che sostengono il timpano con al centro il simbolo della SS. Trinità. Attualmente la chiesa è abbandonata e sconsacrata.

La nostra passeggiata di questo mese si conclude qui. Vi aspettiamo il prossimo mese per inaugurare il 2020 sempre all’insegna delle eccellenze storico artistiche del territorio Sabatino.

Monia Guredda

Ultimi articoli