28 Marzo, 2024
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Montebello: Supporters del Sindaco e i loro “dissapori” – Replica a Daniele Natili

 

 Riceviamo e pubblichiamo

Montebello –  I  Supporters del Sindaco e i loro “dissapori” – Replica a Daniele Natili

Nell’attuale Italietta la Politica si fa urlando a squarciagola e  sparandole grosse. L’andazzo spesso contagia anche chi ha equilibrio e buon senso. Non sapremmo spiegarci altrimenti una nota super-iper-polemica del solitamente pacato dr. Daniele Natili, su L’Agone del 5 dicembre. Contro il nostro Comitato Montebello.  Egli si straccia le vesti, accusando “sconcerto e legittima irritazione”, per una lettera del Comitato non a lui, ma al sindaco di Bracciano Tondinelli, ove si afferma che egli (cioè Tondinelli) “ha dissapori” con numerosi “suoi ex-Supporters”. Tra i quali il dr. Natili. 

Nella citata lettera al Sindaco, oggetto (ripetiamo) di “sconcerto e irritazione” del dr. Natili, ricordavamo, tra l’altro, che il nostro Villaggio doveva essere la perla del Sabatino: ha la firma dell’archistar Portoghesi, è citato nei libri d’arte, il suo dépliant fu esposto al Beaubourg di Parigi; e invece, per la trentennale pochezza (per non dir peggio) degli Amministratori, è oggi un letamaio illegale. Il Corriere della Sera titolò a tutta pagina: “Montebello, da gioiello a discarica”. Il Comitato annunciava poi, con rammarico, d’aver querelato il Sindaco per una sua inaccettabile ordinanza; documentava i pasticci dei suoi Uffici, che potrebbero compromettere le cause in corso; sottolineava l’isolamento politico del Sindaco, che pure aveva suscitato grandi speranze e che oggi  perde consensi; chiedeva a Meloni e Salvini se non fosse il caso di cambiar cavallo, per il futuro del centro-destra; stigmatizzava che Sottufficiali di Finanza e Carabinieri in pensione entrassero in Giunta, benché coinvolti in indagini “politiche” locali, poi rivelatesi infondate (guai a coinvolgere le Istituzioni nelle faide strapaesane!). S’invitava infine il Sindaco a recedere dalla sua odierna linea, alleandosi con noi nella difesa delle bellezze legali, contro le bruttezze illegali. 

Dopo averci letti, il Dr. Natili aveva due legittime strade:  o sostenerci nella nostra battaglia per la legalità sul territorio, ovvero contestarci e accusarci di falso, assumendosene le responsabilità. Ha invece preferito una terza, opinabile via: strapparsi le vesti, per aver noi inserito il suo nome tra quelli di “ex Supporters del Sindaco”, che oggi  han “dissapori” con lui. Il dr. Natili non ha scritto che ciò è falso. Ha scritto che non dovevamo citarlo, per la sacralità del suo nome, con relativo “diritto alla personalità” di un “privato”. Come Cosimo il Vecchio, noi siamo, ahimè, “homines sanza litterae”; e dunque non abbiamo ben compreso la sua prosa. Proviamo tuttavia a ragionarci.

Ammettiamo per assurdo che il dr. Natili sia quisque de populo con diritto alla privacy. Nel curriculum egli si definisce studioso di cultura filosofico-giuridica greco romana. Beh, quella cultura, da Socrate ad Aristotele, da Cicerone a Seneca, riteneva che il più alto grado di dignità umana  fosse l’interessarsi della res publica, senza la potestas delle Magistrature, ma con la sola auctoritas della propria etica. Da qui poi il dantesco (ed ulissèo) “nati non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e cagnoscenza”.  Se ciò è esatto, non si capisce la polemica. 

Ma egli, da un bel pezzo, non è quisque de populo. Alle Amministrative del 2016 si presentò con la lista “Patto per Bracciano”, che appoggiava il sindaco Tondinelli. Prese 33 preferenze, surclassato, tra l’altro, da Remigio Marini (164 voti), Giulia Bo (153) ed Elena Felluca (128). Nessun dubbio, dunque, che egli fosse allora “supporter” del futuro Sindaco, cui portò in dote 33 suffragi.

Ma anche adesso egli è un Personaggio pubblico, anzi ancor di più, avendo superato i confini locali: coordina infatti nel Lazio il Gruppo Intervento Giuridico, una encomiabile onlus nazionale ecologista, che ha per simbolo un’aquila e per presidente nazionale il dr- Stefano Deliperi, direttore alla Corte dei Conti di Cagliari. Questa onlus dice di sé: “usa lo strumento giuridico per difendere il territorio e le sue valenze ambientali, naturalistiche, paesaggistiche, archeologiche, storiche e culturali dagli attentati quotidiani (…) di speculatori, inquinatori e, purtroppo, di amministratori pubblici insensibili, poco accorti, o, addirittura, conniventi”.  In breve, è una benemerita onlus che dovrebbe combattere a fianco del Comitato Montebello, per difendere il suo territorio dalle illegalità. La difesa del territorio dalle illegalità, peraltro, è ciò che la onlus laziale, a guida Natili, ha fatto a Civitavecchia, a Tolfa e soprattutto a Bracciano. Qui ha condotto una meritoria campagna civile, con un esposto, che polemizzava duramente col Sindaco, per il taglio degli alberi secolari sul lungolago Argenti e su via Odescalchi. Son volate parole grosse. Da qui gli inevitabili “dissapori”. C’è tutto su Facebook, Google ed Ecolago di Graziarosa Villani.  

Ecco perché il Comitato non comprende l’irosa nota del dr. Natili. Altro che polemizzare con noi! Egli dovrebbe contattarci con urgenza, per mettersi alla nostra testa. Oppure dimettersi dalla onlus, se teme (legittimamente, per carità!) di “guastarsi” viepiù col Sindaco, dopo l’affair– alberi.

Ultima postilla. Il dr. Natili definisce il nostro testo “confuso e poco corretto”. Chiamarci “scorretti”, questo sì, è offensivo. Con le ovvie conseguenze.

Si richiede la pubblicazione e si ringrazia anticipatamente.                                                                                   

 Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello 

 (Dr. Amedeo Lanucara)

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