29 Marzo, 2024
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Imparare, capire, criticare

Prof. Daniele Gentili

Docente di Meccanica e Matematica presso l’Istituto Salvo D’Acquisto

 

Di fronte alla fatidica domanda: “Professore, non ho capito quello che ha spiegato”, ci si può porre in vari modi. Talvolta spiegare un argomento utilizzando punti di vista differenti risulta efficace a far comprendere un contenuto didattico agli studenti; altre volte invece questa non è la strategia migliore.

 

Innanzitutto infatti andrebbe verificato “che cosa” esattamente lo studente non ha capito. Spesso accade che ciò che non è chiaro allo studente non corrisponde all’oggetto di quella lezione.

Questo avviene poichè la mente degli studenti si pone in anticipo questioni che semplicemente non fanno parte del contenuto di quella specifica spiegazione.

 

Altre volte, invece, la questione sta nel fatto che lo studente ha una smania disordinata di apprendere, incompatibile con i tempi naturali della comprensione.

 

In questo caso non si può far altro che convincere lo studente a sospendere la comprensione e a concentrarsi sulla memorizzazione del contenuto; a non insistere con le domande, ma ad attendere che la mente maturi la comprensione.

 

“Prima impara e poi capisci”, insegnava un  mio Professore.

 

Questa prospettiva è utile anche per lo sviluppo personale e civico: accade spesso di vedere persone che dibattono di problemi complessi, senza averli compresi fino in fondo, solo perché non li hanno inizialmente studiati.

 

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