29 Marzo, 2024
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“Scuole Aperte” a Ladispoli: all’Istituto alberghiero il progetto “La musica, la parola e il movimento”, finanziato dal Miur

L’idea che la periferia non sia semplicemente una categoria geografica, ma un luogo ricco di potenzialità e di risorse; la certezza che il disagio sociale vada combattuto attraverso la cultura; la convinzione che la dispersione scolastica non rappresenti un’invincibile fatalità, ma un problema da risolvere con idee nuove e strategie efficaci: sono queste le ragioni alla base del Progetto “La Scuola al Centro”, l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione che vedrà coinvolti circa 700 Istituti scolastici da Luglio e altri 5000 da Settembre, per rilanciare le aree metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Palermo.
10 milioni di Euro immediatamente spendibili per proposte didattiche legate a 7 ambiti tematici: auto imprenditorialità; avvicinamento alla musica; attività sportive pomeridiane; laboratori artistico-espressivi; promozione dell’inserimento del cinema e del teatro a scuola; diffusione della lettura; attività per la conoscenza del territorio di appartenenza e di incentivazione alla cittadinanza attiva.
Anche l’Istituto Alberghiero di Ladispoli, con il Progetto “La musica, la parola e il movimento”, ideato dalla Prof.ssa Rita Colucci, rientra fra le scuole finanziate dal Ministero.

L’idea è quella di rovesciare gli schemi – ha dichiarato la docente dell’Istituto di via Federici – compresi quelli dello spazio e del tempo. La musica, intesa come lingua universale e dirompente, rappresenterà la guida in grado di accompagnare gli studenti alla scoperta della loro ricchezza interiore. E sarà bello farlo proprio oltre i vincoli e gli obblighi canonici della didattica tradizionale, in orario pomeridiano, quando le attività consuete sono sospese. Il nostro è un Istituto Alberghiero. – ha proseguito la Prof.ssa Colucci, che ha recentemente partecipato, con un’esibizione canora, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre – La musica non rientra, come è noto, nel curriculum formativo di un allievo di Cucina, Sala o Accoglienza Turistica. Ma la sfida è proprio questa: “riconquistare” i demotivati, i “dispersi”, i delusi con mezzi diversi, forse più potenti proprio perché distanti dagli orizzonti scolastici quotidiani”.

L’intenzione – ha continuato la Prof.ssa Colucci – è quella di avvicinare i ragazzi alla “grammatica musicale” non solo attraverso lo studio specifico di uno strumento (nel nostro caso lavoreremo con tastiere portatili), ma in modo più ampio, producendo brani di diverso stile attraverso l’utilizzo della voce, del metodo Orff-Schulwerk e delle percussioni del corpo. In questo progetto – ha concluso la docente, che oltre ad insegnare Italiano e Storia all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, è pianista e cantante – si proporranno nuove possibilità espressive e comunicative: si cercherà di stimolare la percezione uditiva e di incoraggiare i ragazzi ad esprimere sensazioni ed emozioni, imparando a fruire con piacere della musica in sé, del rumore, ma anche del silenzio. Ci si propone, inoltre, di sviluppare la capacità di comunicare con i suoni e i movimenti al fine di migliorare la capacità espressiva strettamente legata allo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo-emotivo e sociale, mirando a contenere gli atteggiamenti e i comportamenti aggressivi”.

Rita Colucci 2

Ma tra i risultati attesi, c’è anche e soprattutto il desiderio di proporre la scuola come luogo d’incontro delle energie positive e costruttive di cui i giovani sono portatori.

Soddisfazione è stata espressa dalla Preside dell’Alberghiero di Ladispoli, Prof.ssa Vincenza La Rosa e dalla Vicepreside Lucia Lolli: “È per noi motivo di orgoglio – hanno dichiarato – veder riconosciuto il valore dei nostri docenti e la qualità dell’offerta formativa dell’Istituto. Operare in contesti difficili richiede un impegno straordinario, ma la fatica diventa leggera quando vediamo rientrare a scuola anche uno soltanto degli studenti che se ne erano allontanati. Il disagio sociale, il degrado e la deprivazione possono essere sconfitti: dalla creatività, dalla cultura e dalla passione per il proprio lavoro”.

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