29 Marzo, 2024
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Croce Rossa Italiana: Giornata Mondiale del diabete

Come indicato con il comunicato stampa n. 17 del 14.10.2015 di pari oggetto, la Croce Rossa Italiana, la Società Italiana di Diabetologia, l’Associazione Medici Diabetologi, la Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, il Coordinamento Regionale Lazio per la Giornata Mondiale del Diabete nonchè alcune associazioni di pazienti, hanno realizzato – su tutto il territorio di Roma e Provincia – una campagna di prevenzione del diabete e di diffusione di corrette abitudini alimentari e corretti stili di vita.

Il ambito locale il Comitato Sabatino è stato artefice di 3 distinte manifestazioni: – domenica 18 ottobre 2015 ad ANGUILLARA SABAZIA – mercoledì 28 ottobre 2015 a BRACCIANO – domenica 15 novembre 2015 a CANALE MONTERANO. Al termine di tale campagna si ritiene utile diffondere alcuni dati statistici rilevati sul nostro territorio attraverso l’opportunità offerta ai nostri Concittadini interessati di valutare il proprio indice di rischio, operazione effettuata grazie alla compilazione del questionario di Tuomiletho.

Il metodo si basa su un semplicissimo questionario (validato internazionalmente) di poche domande, in grado di esprimere un valore di rischio potenziale di sviluppare diabete nei successivi 10 anni. Tanto maggiore è il punteggio, tanto maggiore sarà la possibilità che il rischio si concretizzi e la malattia diabetica si instauri . – n° totale dei soggetti sottoposti al test: 247 – n° soggetti risultati “a rischio” di contrarre la malattia entro i prossimi 10 anni: 124 A completamento dell’indagine, ai 124 soggetti risultati a rischio potenziale era stata consegnata una lettera con l’invito a parlarne con il proprio medico di base. A distanza di circa un mese gli stessi sono stati ricontattati dai nostri operatori incaricati di verificare la circostanza.

Il risultato è stato che: – 60 di essi (48%) ha accolto l’invito e si è rivolto al proprio medico per una valutazione più approfondita delle circostanze; – 43 di essi (34,6%) ha ritenuto non necessario consultare il proprio medico curante; – 21 di essi (16,9%) sono risultati irreperibili ai recapiti forniti. Sulla base dei dati riportati si può rilevare che il problema è diffuso in quanto il 50% dei soggetti sottoposti al test ha fatto registrare un rischio potenziale a 10 anni di insorgenza della malattia e la conseguente necessità di un controllo medico almeno per instaurare una serie di misure comportamentali tese alla prevenzione di veder tramutare in malattia quello che oggi appare un rischio. Questi dati del nostro territorio confluiranno in un’analisi cumulativa che analizzerà tutti i rilevamenti effettuati, con identiche modalità, nella Provincia di Roma in occasione della Giornata Mondiale del Diabete .

Da un primo esame appare comunque che i valori rilevati sul nostro campione locale sono sostanzialmente in linea con i valori medi della popolazione nazionale. Ciò non autorizza a nessuna pessimistica conclusione ma suggerisce di considerare che la terribile possibilità di contrarre la malattia diabetica può essere identificata con molto anticipo e, in un considerevole numero di casi, opportunamente combattuta ed almeno allontanata nel suo insorgere da un corretto comportamento alimentare e con appropriati stili di vita. Il numero di persone interessate dal diabete (di vario tipo) è in costante aumento, e questo è dovuto prevalentemente da: – modifiche quantitative e qualitative dell’alimentazione (si mangia di più e peggio); – minor dispendio energetico (il lavoro richiede meno fatica, non ci si muove a piedi e si sta fermi per molte ore al giorno). Si calcola che oggi in Italia il 10-11% della popolazione ha difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia con innegabili conseguenze sul piano personale della qualità di vita e dal punto di vista sanitario (aumento di malattie cardiovascolari, danni neurologici, danni renali , alla vista e maggior incidenza di complicanze durante la gravidanza).

A tutto questo deve aggiungersi anche il considerevole danno economico inteso come aumento di spesa per la cura di un soggetto diabetico rispetto ad un soggetto non diabetico e il numero di giornate lavorative perse .

Da tutto questo l’invito a non sottovalutare il problema………..

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