18 Aprile, 2024
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Fondo di solidarietà comunale: anche Bracciano in prima linea contro ulteriori tagli

“I cittadini ci chiedono la manutenzione di strade, giardini, sicurezza degli edifici scolastici ma gli ulteriori prelievi del governo non ci consentono né di dare risposte adeguate, ma nemmeno di chiudere il bilancio di previsione. Se non abbiamo risorse non possiamo fare un’adeguata programmazione economica, abbiamo molte difficoltà a dare risposte concrete alle fragilità sociali che sono molte. A soffrire è anche la prospettiva di sviluppo dei territori in chiave turistica perché è più difficile intervenire sul decoro urbano”.

Così oggi il vicesindaco di Bracciano Gianpiero Nardelli alla conferenza stampa indetta a Cerveteri dai sindaci di nove comuni del territorio per denunciare gli ulteriori tagli disposti dal ministero dello Sviluppo Economico con il Fondo di Solidarietà Comunale.

In sostanza, hanno detto i sindaci, il governo ha deciso di introitare oltre al 38 per cento del gettito proveniente dall’Imu per le seconde case anche una ulteriore somma. Una misura che in Italia interessa circa 250 Comuni. Non siamo “sindaci bancomat” hanno ribadito i primi cittadini dicendosi pronti a interventi eclatanti. Si è parlato anche dell’uscita dall’Anci che non sta facendo nulla per rappresentare le istanze dei Comuni ai quali si chiede un ulteriore sforzo dal punto di vista finanziario.

Per Bracciano la misura si traduce in un ulteriore taglio di 2.554.257,81.

“Oltre ad informare i cittadini di quanto sta accadendo e procedere all’adozione di una mozione concordata con i sindaci dei Comuni interessati –  dice Nardelli – metteremo in atto tutto quanto è necessario per chiedere di rivedere il provvedimento e procedere ad una più equa distribuzione delle risorse. Il 9 giugno inoltre, come annunciato oggi in conferenza stampa, avremo un incontro con il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta al quale esprimeremo tutto il nostro disappunto. Fondamentale in questa fase – aggiunge Nardelli – anche il ruolo della Città Metropolitana di Roma che è stata investita della problematica nell’ultima seduta”.

 

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