19 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Ladispoli, Paliotta: “Torno a ribadire che la gestione dell’acqua deve rimanere pubblica”

“Ladispoli torna a ribadire che la gestione dell’acqua deve rimanere pubblica”. Con queste parole il sindaco Crescenzo Paliotta ha annunciato di avere inviato una contro diffida in risposta alla lettera di diffida della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative della Regione Lazio nella quale si intimava di trasferire entro la prima decade di maggio la gestione dei servizi idrici integrati dalla Flavia Acque ad Acea Ato 2 pena il commissariamento.

L’azione è stata stabilita di concerto con gli altri 29 sindaci del Lazio ai quali è stato intimato, come a Ladispoli, di trasferire la gestione dei servizi idrici ad Acea Ato2.

“Riteniamo – ha proseguito Paliotta – che la diffida che ci è stata inviata sia assolutamente illegittima, di fatto inapplicabile. Chiediamo inoltre alla Regione Lazio di avviare tutte le procedure per rendere attuativa la legge 5 del 2014 che riconosce il diritto ad ogni singolo ente a provvedere direttamente alla gestione del servizio idrico integrato sul proprio territorio. Come abbiamo più volte ricordato, se da una parte le richieste di passare la gestione dei servizi idrici da Flavia Acque ad Acea sono supportate dallo “Sblocca Italia”, dall’altra rispondiamo che ci sono notevoli discordanze normative tra leggi nazionali e regionali”.

“Di fatto – ha aggiunto il vice sindaco e assessore delle risorse del mare e della costa, Giorgio Lauria –  non solo non ci sono più gli Ambiti ma abbiamo rappresentato come giuridicamente non esistano più le Autorità d’Ambito. Come possiamo quindi passare un servizio, che è stato affidato dal Comune alla Flavia Acque in ossequio alla normativa, ad un gestore unico quando non si conoscono i nuovi Ambiti di bacino idrografico”.

Ultimi articoli