Eβ passata da qualche tempo la legge tanto auspicata e desiderata. I figli, oggi, sono solo figli. Dal momento dellβattuazione di questa riforma, sparisce dal codice civile ogni aggettivo connesso alla parola figli, come βnaturaliβ, βlegittimiβ o βadottiviβ, e gli articoli che prevedevano delle differenze saranno eliminati o riformulati. La riforma sancisce il principio di unicitΓ dello stato di figlio.
Per comprendere le ragioni piΓΉ profonde poste in essere da tale riforma, vorrei sviluppare la mia idea in merito alla relazione esistente, secondo me, tra la riforma e le controversie che si sono scatenate in Francia allβinizio del 2013, circa il matrimonio omosessuale, nonchΓ© la relazione con lβespansione della legge Reale-Mancino (che punisce gli atti di discriminazione basati sullβorigine etnica, la nazionalitΓ e la religione) allβorientamento sessuale e alla religione.
Le manifestazioni contro il progetto di legge che apre il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, hanno radunato, sulle strade di Parigi, il 13 gennaio scorso, tra le 350 e le 800 mila persone. Il progetto di legge prevede di modificare il codice civile, al fine di includere i casi delle famiglie LGTB. In un primo momento il progetto prevedeva, quando necessario, di sostituire il termine βgenitoriβ a quello di βpadreβ e βmadreβ, sancendo, in tal modo, lβunicitΓ genitoriale.
Sui cartelloni delle manifestazioni, da parte degli anti-manitromialisti gay, si leggeva: βNon toccate il Codice Civileβ. Dimenticavano tuttavia che il codice civile, creato nel 1804 da Napoleone, continua ad essere modificato di pari passo allβevoluzione della societΓ , specialmente per ciΓ² che riguarda la famiglia.
Nel 1884, ristabilisce il diritto al divorzio. Nel 1912, autorizza lβaccertamento della paternitΓ . Nel 1938, definisce la capacitΓ giuridica delle donne sposate, fino ad allora dipendenti dal marito nella stipulazione di contratti e nel citare in giudizio. Nel 1965, integra la riforma dei regimi matrimoniali. Nel 1970, elimina lβineguaglianza giuridica tra figli naturali e illegittimi. Nel 1999, si ha lβadozione dei pacs.
Chiaramente, il codice civile Γ¨, come il diritto in generale, una materia viva, che si evolve insieme con la societΓ . Presupporre che tale documento debba restare βimmodificatoβ Γ¨ dunque un controsenso storico.
E questo mi riporta sulle motivazioni che sono alla base della riforma per quanto riguarda lβeliminazione di ogni discriminazione, anche formale, fra diverse tipologie di figli. Esistono i figli nati allβinterno del matrimonio (denominati prima figli βlegittimiβ), quelli nati da una coppia non sposata (cosiddetti figli βnaturaliβ) e gli adottivi. La riforma, annullando queste differenze, ha apportato significative modifiche nellβambito del diritto ereditario, nel legame di parentela e nella separazione. In particolare, una differenza che ancora residuava prima della riforma riguardava il legame di parentela con i parenti dei genitori. Era stato riconosciuto in giurisprudenza che il figlio naturale (nato al di fuori del matrimonio) fosse considerato discendente dei nonni, ma non aveva un vincolo di parentela con zii e cugini.
Questo non era un problema che avrebbe potuto influire su unβeventuale affidamento del bambino in caso di morte di entrambe i genitori, ma di sicuro la questione aveva risvolti nel diritto ereditario (il nipote non avrebbe ereditato dallo zio senza figli o ascendenti o fratelli senza una specifica disposizione testamentaria).
Per quanto riguarda la separazione, i genitori di figli naturali dovevano rivolgersi, prima, al Tribunale dei Minori, a differenza delle coppie sposate per le quali era competente il Tribunale Civile. Via anche questa regola: il giudice sarΓ lo stessoΒ per chi Γ¨ sposato e chi no.
Se oggi la nostra fosse societΓ fosse rappresentata quasi esclusivamente da coppie sposate e/o da una quota marginale di coppie di fatto e, per giunta, eterosessuali, probabilmente, la riforma non sarebbe cosΓ¬ essenziale, perchΓ© che gran parte dei figli sarebbero βlegittimiβ, senza ripercussioni sul diritto ereditario. Evidentemente, a mio avviso, questa riforma Γ¨ stata dettata anche da unβevoluzione della famiglia: aumento dei rapporti di convivenza a scapito dei matrimoni, aumento significativo delle separazioni, aumenta sempre di piΓΉ il numero delle cosiddette famiglie βallargateβ, aumentano i matrimoni mistiβ¦ e chissΓ cosβaltro accadrΓ in futuro, visto che si profila la possibilitΓ di autorizzare matrimoni omosessuali in diversi paesi.
Consideriamo cosa accadrebbe in mancanza di questa riforma. Probabilmente scoppierebbero delle vere e proprie βguerre legaliβ tra figli naturali e legittimi appartenenti alla stessa famiglia, con ripercussioni sulle generazioni successive e ingenti danni sui patrimoni familiari. In sintesi, si andrebbe dritti verso una spaccatura della famiglia. Al contrario, tale riforma permette di evitare un possibile scontro frontale tra figli βdiversiβ e, indirettamente, rafforza la famiglia e il patrimonio familiare.
E questo rafforzamento familiare e patrimoniale passa anche attraverso lβestensione della legge Reale-Mancino allβorientamento sessuale e allβidentitΓ di genere. Si tratta di una legge italiana introdotta nel 1993 che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici. Eβ il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio. Da tempo si discute in merito ad una possibile estensione della Legge Mancino ai reati basati sulla discriminazione in base all’orientamento sessuale. E da qui il passo verso lβautorizzazione ai matrimoni fra persone dello stesso sesso mi sembra una conseguenza logica, che probabilmente sarΓ attuata di pari passo con lβevoluzione della societΓ . Di fronte ad una possibile βscossaβ di questo calibro nel diritto di famiglia, Γ¨ importante, prima di tutto, assicurare la stabilitΓ e la tranquillitΓ dei minori. Tale stabilitΓ Γ¨ assicurata, soprattutto e, forse, esclusivamente, attraverso lβeliminazione di ogni forma di discriminazione tra figli. Infatti, i figli, siano essi naturali o legittimi, eterosessuali o omosessuali, italiani o stranieri, di diversa religione o credo politico, rimangono, prima di tutto, dei figli. Pensiamo a come sarebbe βsimbolicamenteβ escluso dalla societΓ un minore che, oltre ad essere considerato β figlio naturaleβ (quindi non legittimo), appartenesse anche a una minoranza etnica e religiosa (magari perchΓ© proveniente da un matrimonio misto) o fosse omosessuale o, ancora, i suoi genitori fossero gay. A questo punto, le βguerre legaliβ tra figli naturali e legittimi per il diritto ereditario si estenderebbero anche a βguerre legaliβ per i diritti umani. Quindi, tale riforma, oltre a proteggere indirettamente lβunitΓ familiare e lβintegritΓ del patrimonio familiare, attutisce anche i cosiddetti crimini dβodio fra realtΓ familiari molto diverse fra loro.
Questa riflessione mi rende consapevole anche del fatto che il vero stravolgimento della famiglia non consiste nella diminuzione dei matrimoni civili, nellβaumento delle convivenze, nellβincremento dei matrimoni misti e nemmeno nella possibilitΓ di matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Il vero stravolgimento consiste nel capovolgimento dei ruoli: ora sono i figli a dare stabilitΓ alla famiglia e non i genitori. Per questo, forse, la riforma della famiglia va attuata dai figli e non dai genitori. Applicando, infatti, una riforma che sancisca lβunicitΓ dello stato di figlio, Γ¨ possibile mantenere ancora lβidea o, almeno, il simbolo di famiglia. Accada quel che accada, che un genitore si risposi tre volte, che scopra di essere gay dopo dieci anni di matrimonio, che abbracci unβaltra religione per dare significato alla sua vita o che decida di andare su Marte per scoprire altre forme di vita, difficilmente potrΓ fare a meno di andare a vedere il figlio ad una recita scolastica, ad una gara sportiva e altro; il figlio Γ¨ sempre lΓ , unico, che riporta costantemente il genitore verso i suoi doveri, che lo guarda dal basso, che testimonia concretamente il legame esistente. E questo legame, indistruttibile di fronte a qualsiasi cambiamento, deve essere tutelato anche dalla legge.
Mi sembra assurdo ammetterlo, ma oramai ho lβimpressione che siano i figli a tenere in vita le famiglie, siano esse rigorosamente tradizionali o eccezionalmente bizzarre.
I costanti cambiamenti della famiglia nel corso degli ultimi due secoli dimostrano una tendenza progressiva e non conservativa della stessa. Tuttavia la famiglia non Γ¨ mai stata messa in discussione. Nei suoi numerosi stravolgimenti si Γ¨ sempre conservata, non si Γ¨ mai smembrata, almeno come idea, simbolo. E questo anche perchΓ©, a mio avviso, ha sempre conservato la sua funzione fondamentale, ossia la cura e la protezione della prole.
Credo che il destino della famiglia sia di cambiare nel corso delle epoche, mentre il destino dei figli sia quello di rimanere tali, per indicare, di volta in volta, la giusta rotta da intraprendere in caso di tempeste e di naufragi da parte dei genitori. I figli sono sempre lΓ , fedeli al loro ruolo e alla loro posizione, come unβisola tranquilla su cui approdare dopo lunghi periodi di navigazione in mare aperto. Questo per una semplice ragione: figli si nasce, genitori si diventa.
Β Aurora Capogna
Bibliografia
P. Matteucci e M.E. Vincenzi, Niente piΓΉ figli di serie B, La Repubblica, 10 luglio 2013, pag.20.
Padre e madre, codice civileβ¦le controveritΓ sul matrimonio omosessuale, traduzione del 21/01/2013 di una articolo comparso il 14/01/2013 su βLe Mondeβ, a Parigi.
Wikipedia, Legge Mancino.


