16 Dicembre, 2025
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Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Blog Pagina 4548

L’agone compie 20 anni: gli auguri del Presidente Giovanni Furgiuele

La rivista festeggia i suoi 20 anni di pubblicazione: un traguardo prestigioso per una realtà locale.

Cari lettori,

con grande soddisfazione ci rivolgiamo a tutti voi, fiduciosi del vostro sostegno ed apprezzamento in tutto questo tempo.
Questa avventura nasce il 19 giugno 1994, con la prima pubblicazione del periodico “L’agone”, il giornale del comprensorio sabatino.
L’Associazione “L’agone nuovo” nasce 20 anni fa, prima come Cooperativa e oggi come Associazione “No Profit”. E due decenni non sono pochi per una Associazione e per un giornale locale: sono decisamente tanti poi in un contesto come il nostro, che non vanta né una molteplicità di testate, né una grande longevità di quelle che nel tempo vi si sono proposte.
20 anni di vita, quindi, vanno considerati a buon titolo uno straordinario risultato. Voglio tuttavia sottolineare la grande valenza positiva di una presenza sul territorio, che può ormai vantare una tradizione che la annovera nella nostra storia locale.
Sicuramente un bel pezzo di storia e di resoconti su cose fatte e non.
L’associazione culturale L’agone nuovo e la rivista L’agone sono presenti nel comprensorio sabatino da due decenni, durante i quali ha sempre garantito un’informazione puntuale e autorevole. In questi 20 anni, inoltre, si sono avvicendati nella nostra redazione decine e decine di giovani, che grazie a L’agone hanno conseguito il tesserino da giornalista e alcuni di loro hanno trovato lavoro in testate nazionali e in uffici stampa di aziende e istituzioni. Soddisfazioni importanti per la nostra Associazione, di cui andiamo fieri e per le quali continuiamo a lavorare con passione tra mille difficoltà.
Un’attività estesa alla condivisione e alla organizzazione di progetti, convegni e iniziative dedicati a diversi temi e settori, che hanno visto protagonisti le varie Amministrazioni locali, la Regione, la Provincia, le associazioni del territorio e le organizzazioni sindacali sempre insieme alla nostra Associazione. Proposte di collaborazione che abbiamo rinnovato nel tempo con l’obiettivo di proseguire il proficuo lavoro avviato negli anni e che ha portato al conseguimento di preziosi risultati per la nostra comunità di cittadini e lettori.
Tutte le nostre iniziative editoriali e convegnistiche sono senza scopo di lucro, con l’unica finalità di offrire un servizio ai cittadini, un supporto alle Amministrazioni locali e nuove opportunità di formazione e di crescita professionale per i giovani e i cittadini.
Il nostro lavoro si è sempre fondato sulla massima serietà, preparazione e dedizione di tutti i collaboratori. Sostanzialità dei fatti e buona fede sono i principi del nostro operato. Formazione dei ragazzi per favorire nuove occasioni di impiego, sempre seguendo un ideale pratico di trasparenza e onestà nelle attività di comunicazione e informazione.
E’ evidente che se in un lasso di tempo così lungo c’e’ sempre stato qualcuno che ha ritenuto utile impegnarsi in quest’ambito, vuol dire che se ne sono viste le potenzialità.
E’ evidente che se l’Associazione in “primis” e il giornale poi sono sopravvissuti vuol dire che pur con le critiche del caso, che fanno parte della normale dialettica di un’informazione democratica, se ne sono apprezzate le qualità. Occorre tuttavia tenere sempre presente un aspetto che connota la realtà di un fenomeno come il nostro e dal quale non possiamo prescindere anche per discutere del tema proposto, ossia la linea editoriale scelta dalla nostra Associazione: la tipicità dell’informazione locale.
L’informazione locale, per sua natura si muove e si rivolge all’interno di un territorio definito. Nel nostro caso, spesso parliamo del ‘comprensorio sabatino’, riferendoci storicamente ad Anguillara, Bracciano, Trevignano, Manziana, Canale, Oriolo, Vejano, ma specie negli ultimi anni il nostro bacino si è allargato, comprendendo anche parte del XV e XIV Municipio di Roma, oltre alle zone di Cerveteri e Ladispoli con punte di collaborazione fino a Civitavecchia.
Stiamo parlando di un bacino di cittadini che supera sicuramente i 150.000 abitanti. Stiamo parlando di realtà anche molto differenti ma pur sempre locali.
E’ evidente che lo sforzo di rispondere e dare voce ad esigenze con tratti comuni e magari molto peculiari, comporta un’attenzione e un rispetto verso sensibilità e tradizioni che si basano su vissuti e condizioni estremamente specifiche.
E’ altrettanto evidente che per fare ciò, è necessaria una interazione costante con le realtà di riferimento del territorio (enti, comuni, associazioni, cittadini, etc.).
Insomma i fronti e le attività che abbiamo in essere non esauriscono la creatività e le potenzialità che vediamo nelle possibili linee di azione sul territorio, ma contribuiscono ad arricchire le conoscenze e lo sviluppo del comprensorio.
Auguri e buon lavoro a L’agone e all’Associazione.

 

Giovanni Furgiuele

Il Presidente de “L’Agone nuovo”

Due decenni di informazione locale

Se una testata esce con continuità da 20 anni vuol dire che è riuscita a costruire un rapporto di fiducia con i suoi lettori. Vuol dire che c’è un editore che ha trovato le risorse necessarie per la sua pubblicazione. Vuol dire che ci sono centinaia di giovani redattori che si sono formati e avvicendati sulle sue pagine.
Senza investimenti, però, si fatica a produrre informazione: per trovare nuovi contributi è necessario chiamare imprenditori e istituzioni a scommettere di più sulle testate locali. Gli amministratori pubblici dovrebbero prendersi la responsabilità di sostenere la piccola editoria, fondamentale nell’epoca della globalizzazione: più il mondo è interconnesso, più l’informazione locale cresce di peso. Anche se i giornalisti sono scomodi per definizione: fanno inchieste e chiedono conto in maniera obiettiva. Chi ha ruoli istituzionali deve saperlo, accettarlo ed esserne felice perché un’informazione libera e indipendente rende i cittadini consapevoli.
Ma la principale risorsa per l’autorevolezza di una testata restano i lettori. Un giornale è efficace, funziona ed è verificato in base alla gente che lo consuma.

Luca Cesari

Ospedale Bracciano: sindaco Sala formalizza proposta rilancio per 92 posti letto

“Per essere perfettamente in linea con i principi fondanti dei Programmi Operativi della Sanità”. 

Formalizzata ieri dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala la “proposta di riconversione e rilancio dell’ospedale Padre Pio”.

Un articolato documento con il quale si descrive nel dettaglio la proposta che è stata inviata alla cosiddetta “cabina di regia regionale sulla sanità” all’attenzione di Alessio D’Amato, a Nicola Zingaretti nella sua veste di commissario per l’Attuazione del Piano di Rientro, al sub commissario Renato Botti e al direttore generale della Asl Rm/F Giuseppe Quintavalle.

“Abbiamo formalizzato la proposta – commenta il sindaco Sala – come d’accordo con la cabina di regia. Si tratta di una proposta che è sì di riconversione ma anche di rilancio con l’indicazione del mantenimento di 92 posti letto. Ci torna utile – aggiunge Sala –  poter utilizzare quelle risorse aggiuntive per il riequilibrio del rapporto posti letto/popolazione”.

Nella nota il sindaco Sala in particolare scrive che la proposta “è perfettamente in linea con i principi fondanti dei Programmi Operativi della Sanità, tanto più oggi, dopo la notizia che la Regione Lazio potrà contare su circa 400 milioni di euro in più all’anno di maggiori risorse dopo che le verifiche fatte hanno determinato che nel Lazio vivono 300mila cittadini in più rispetto alle precedenti rivelazioni Istat”.

La proposta formulata propone di “portare complessivamente a 92 i posti letto dei quali 80 ordinari (60 per acuti nelle specialità di Medicina Generale, Chirurgia e Ortopedia e 20 posti letto post acuzie), 8 letti di Day Hospital, 2 posti letto di Terapia Sub Intensiva post operatoria, 2 posti di osservazione breve. Si chiede inoltre il trasferimento presso il Padre Pio di Bracciano di 4 medici già in carico della Asl Rm/F, dal Pit di Ladispoli al momento dell’apertura della Casa della Salute. Indicate come opzioni un accordo con l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea per scambi di servizi e l’inserimento dell’ospedale di Bracciano tra le strutture previste dal protocollo d’intesa Sapienza-Regione Lazio “nel quale è possibile strutturare personale medico universitario ed eventualmente individuare UOC a direzione universitaria con il vantaggio di reperire le poche unità di personale medico qualificato necessarie per l’ospedale di Bracciano, a costi ridottissimi”.

Ecco nel dettaglio la proposta del Sindaco Giualiano Sala:

Oggetto: proposta di riconversione e rilancio dell’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano .

“Faccio seguito all’incontro tenutosi in data 16/06/2014 presso gli uffici della Cabina di Regia SSR della Regione, per formulare di seguito, come da accordi, una possibile proposta di riconversione e rilancio dell’Ospedale Padre Pio, alternativa a quanto presentato allo scrivente nella riunione suddetta e contenuto nella proposta dei Programmi Operativi 2013/2015.

Senza voler aprire nessuna polemica, si può affermare che la proposta di seguito formulata, fonda la propria essenza in perfetta sintonia di quanto pubblicato sul sito della Regione Lazio nella rassegna stampa del 6/12/2013 e cioè che con la presentazione dei Programmi Operativi 2013/2015 sarebbe stata fornita una risposta organica allo squilibrio dell’offerta sanitaria tra il centro e la periferia, alla fragilità della sanità del territorio e alla crescente precarizzazione del lavoro”.

Si parlava del “superamento delle macroaree che hanno fortemente penalizzato le province, del calcolo della dotazione dei posti letto da effettuare distinguendo tra Roma Città e le singole province sulla base dei fabbisogni e del rispetto dei livelli essenziali di assistenza”, specificando che “la riduzione complessiva dei posti letto necessaria per rientrare nel parametro nazionale di 3 posti letto per mille abitanti e per raggiungere gli obiettivi del piano di rientro, si sarebbe fondata su criteri selettivi e non su tagli lineari e si sarebbe basata esclusivamente sui posti letto scarsamente o per nulla utilizzati, con l’incremento di 109 unità i posti letto dell’area critica”.

La conclusione di quel comunicato terminava affermando che “ i provvedimenti contenuti nei Piani Operativi sono la condizione indispensabile per tagliare i costi, ridurre il tasso di ospedalizzazione inappropriata e garantire ai cittadini una sanità più giusta ed efficiente”.

Posso assolutamente affermare che siamo perfettamente in linea con quei principi e lo siamo ancor più oggi, dopo la notizia (allora non conosciuta ma sperata) che la Regione Lazio potrà contare su circa 400 milioni di euro in più all’anno di maggiori risorse rispetto a quanto previsto, dopo che le verifiche fatte dai Comuni hanno determinato che nel Lazio vivono 300 mila cittadini in più rispetto alle precedenti rilevazioni Istat.

E questa notizia non è sicuramente bella ed importante solo per la Regione Lazio, ma anche per i territori delle province in quanto, se è vero che ci sono più disponibilità per la sanità laziale, è altrettanto vero che quelle risorse dovrebbero essere impegnate in parte per riequilibrare il numero dei posti letto prioritariamente negli ospedali di provincia, dove la popolazione è fortemente cresciuta e i posti letto per acuti anziché aumentare, diminuiscono o peggio scompaiono.

Ritengo pertanto che si dovrà prioritariamente intervenire, per mantenere o meglio implementare quel rapporto di 3 posti letto per mille abitanti, laddove questo fosse deficitario o molto deficitario come nella ASL RMF di Civitavecchia dove, evitando la chiusura dell’Ospedale Padre Pio di Bracciano, il rapporto obbligatorio di 3 posti letto per mille abitanti è invero allo 0,9 e con la chiusura del nosocomio andrebbe allo 0,5 per mille abitanti.

In conclusione la proposta che segue vuole riequilibrare l’offerta sanitaria nel territorio della Asl RMF e “suggerire” il mantenimento in piena efficienza e anzi, in modo ardito, proporre il rilancio dell’Ospedale “Padre Pio”, per garantire i principi fondanti dei Programmi Operativi della Sanità e conseguentemente uscire dal commissariamento. Pertanto si propone:

  • Portare il nosocomio di Bracciano a n. 80 posti letto ordinari dei quali n. 60 per acuti nelle tre specialità richieste di medicina generale, chirurgia e ortopedia e n. 20 posti letto post acuzie, inserendo n. 8 posti letto di day hospital, n.2 posti letto di terapia sub intensiva post-operatoria e n. 2 posti letto di osservazione breve.

Il risultato che si vuole determinare con quanto sopra evidenziato è quello di portare a 1 (uno) il rapporto posti letto per mille abitanti nel territorio della Asl RMF, anche se ancora molto al di sotto dell’obbligatorio 3×1000 ab., con la duplice certezza di aver calcolato la dotazione di posti letto distinguendo Roma Città dalle singole province e con la consapevolezza che nel’Ospedale Padre Pio di Bracciano i letti per acuti hanno complessivamente una “occupazione” superiore al 97,50% e una degenza massima di giorni di ricovero inferiore o in linea con le prescrizioni stabilite.

  • Trasferimento presso l’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano di n. 4 medici già in carico della Asl RmF, dal PIT di Ladispoli al momento dell’apertura della Casa della Salute.

La proposta potrebbe anche prevedere come opzioni:

  • Un accordo con l’Azienda Ospedaliera S. Andrea per scambi di servizi.

  • L’inserimento dell’Ospedale “Padre Pio” di Bracciano tra le strutture previste nel protocollo di intesa Università La Sapienza e Regione Lazio, nella quale è possibile “strutturare” personale medico universitario ed eventualmente individuare UOC a direzione universitaria con il vantaggio di reperire le poche unità di personale medico qualificato necessarie per l’Ospedale di Bracciano, a costi ridottissimi.

La proposta sopra delineata, qualora fosse recepita e condivisa, può prevedere una sperimentazione di 3/5 anni nei quali verrebbero monitorati i risultati attesi e valutati gli effetti sul territorio in termini di raggiungimento degli obiettivi fissati, delle prestazioni rese, del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e della durata e dell’appropriatezza dei ricoveri.

Si dovrà chiaramente prevedere il mantenimento dell’attuale budget previsto per il “Padre Pio” ovvero un piccolo aumento di risorse, se necessarie, per il miglior funzionamento dell’Ospedale , che sono certo sarà “compensato” da una ottima performance ricavi/costi conseguenza delle maggiori disponibilità di posti letto (vedi scheda allegata).

Sarà inoltre importante destinare una percentuale di eventuali finanziamenti per investimento, laddove previsti dalla Regione Lazio per la Asl RmF, da utilizzare per ristrutturazioni, attrezzature e manutenzioni.

Sono convinto che vorrete approfondire e tenere nella dovuta considerazione quanto proposto, con la consapevolezza che per mantenere dignitosi livelli di assistenza sanitaria nel territorio nord della provincia di Roma, è necessario non solo riconvertire ma soprattutto rilanciare i nosocomi delle province che, con il mantenimento del Pronto Soccorso e dei posti letto per acuti riescono a fare filtro alle grandi difficoltà nelle quali si trovano gli ospedali romani causa sovraffolamento.

Resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento o confronto.”

POSTI LETTO

Situazione attuale

Piani Operativi Regionali

Proposta

Area Medica

32

20

20

Area Chirurgica

23

0

40

Post Acuzie

0

0

20

Terapia Sub Intensiva

2

0

2

Breve Osservazione

1

0

2

Day Hospital

8

10

8

64

30

92

COSTI

Personale (*)

13.875.000

12.675.000

14.700.000

Beni e Consumi (**)

1.434.000

1.250.000

1.550.000

Servizi

5.700.000

5.700.000

5.700.000

21.009.000

19.625.000

21.950.000

RICAVI

Ricoveri Ordinari

5.900.000

2.600.000

10.000.000

Ricoveri Day Hospital

468.000

600.000

500.000

Emergenza

2.246.782

2.000.000

2.400.000

Prestazioni Ambulatori

2.900.000

3.000.000

3.000.000

11.514.782

8.200.000

15.900.000

RICAVI/COSTI

55%

42%

72%

(*) 2012

(**) Da verificare

SCHEDA PROPOSTA DI RICONVERSIONE OSPEDALE PADRE PIO CON MACRO DATI DI CARATTERE ECONOMICO- FINANZIARIO RAPPORTATI A COSTI E RICAVI SECONDO LA SITUAZIONE ATTUALE , I PIANI OPERATIVI E LA NUOVA PROPOSTA FORMULATA.

 

Etrus-Key, un fine-settimana per scoprire il Sito UNESCO di Cerveteri

Week end ricco di appuntamenti. Visite guidate al Castello di Santa Severa, al Sito Archeologico di Pirgy, al Museo Nazionale Cerite (dove è esposta la Coppa di Eufronio) e alla Tomba Regolini Galassi.

“Nel week end nuovo appuntamento con Etrus-Key. Un altro fine settimana di full immersion nella civiltà degli Etruschi. Tante visite guidate gratuite nei vicoli più suggestivi del Centro Storico, al Castello di Santa Severa e al Museo Nazionale Cerite dove è esposta la celebre Kylix o Coppa di Eufronio”.

Lo ha detto Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri, presentando le iniziative in programma del progetto ideato da CoopCulture insieme a Comune di Cerveteri, Regione Lazio, Arsial, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e Artemide Guide al fine di favorire lo sviluppo del settore turistico a Cerveteri.

In occasione del cinquantenario della scoperta delle Lamine d’oro di Pyrgi, una delle scoperte archeologiche più eclatanti sulla civiltà etrusca, il week end di Etrus-Key si apre con la visita al Castello di Santa Severa, al sito di Pirgy, all’Antiquarium e al Museo del Mare e della Navigazione Antica. Documento straordinario per la conoscenza della storia degli etruschi, le Lamine furono rinvenute nel 1964 accuratamente ripiegate su se stesse con i chiodini per l’affissione, nell’area del santuario di Pyrgi, uno dei porti dell’antica Caere e costituiscono, sul piano storico, una preziosa testimonianza dell’alleanza stretta tra Etruschi e Cartaginesi, all’epoca della grande espansione di Cartagine nel Mediterraneo. Riconducibili alla fine del VI secolo a.C., le Lamine, sono esposte nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Nel pomeriggio passeggiata nella storia, nella cultura e nell’enogastronomia etrusca. Dalle 17.00 visita al Museo Nazionale Cerite in Piazza Santa Maria, dove sarà possibile vedere la meravigliosa Kylix, capolavoro dell’arte greca del 500-490 a.C., in esposizione a Cerveteri fino a domenica 20 luglio. A seguire, visita alla chiesa di Sant’Antonio, eccezionalmente aperta al pubblico, e per i suggestivi vicoli della Boccetta, fino a raggiungere la meravigliosa Rocca antica e il suo Belvedere, che offrono una veduta dall’alto mozzafiato. Al termine, degustazioni di vini delle cantine del territorio.

Domenica 29 giugno dalle ore 10.00 visita alla Tomba Regolini Galassi, una delle scoperte archeologiche che maggiormente rappresentano la storia, la cultura e la ricchezza etrusca. Prosegue intanto al Palazzo delle Esposizioni di Roma la Mostra dedicata alla città di Cerveteri “Gli Etruschi e il Mediterraneo”, dove è esposto il Sarcofago degli Sposi, uno dei pezzi più pregiati della civiltà etrusca rinvenuto a Cerveteri.

Le visite guidate sono a cura della cooperativa Artemide Guide. Per informazioni e prenotazioni chiamare i numeri 06.39.96.75.00 – 06.99.55.26.37

Raccolta differenziata Ladispoli: un’ordinanza per gli amministratori di condominio

L’Amministrazione comunale rende noto che nella giornata di oggi il sindaco Crescenzo Paliotta firmerà l’ordinanza con cui dispone che gli amministratori di condominio interessati alla raccolta differenziata (Palo laziale, Marina di San Nicola, Campo Sportivo e campagne) debbano ritirare i contenitori per il porta a porta.

“Siamo stati costretti, nostro malgrado, a questo provvedimento – ha detto Paliotta – poiché non tutti gli amministratori di condominio hanno provveduto al ritiro dei contenitori e questo, al momento della partenza della differenziata, potrebbe portare a grandi problemi organizzativi e di salute pubblica. Se gli amministratori non ottempereranno a questo obbligo saranno previste delle sanzioni”.

Nel mese di luglio sono stati organizzati quattro punti informativi per i cittadini che si terranno, dalle ore 10 alle 13, il 7 luglio a Marina di San Nicola in piazza dell’Orsa Maggiore, l’8 luglio in via delle Azalee presso l’uscita del sottopassaggio ferroviario, il 9 luglio in via Palo Laziale presso il supermercato Eurospin e il 10 luglio nuovamente in via delle Azalee presso l’uscita del sottopassaggio.

La distribuzione del kit necessario per la raccolta differenziata porta a porta si svolgerà il 28 e 29 giugno e si terrà dalle 9 alle 19 presso il Consorzio di San Nicola per la zona San Nicola, in piazza delle Sirene per Palo laziale, in via dei Narcisi presso la casetta dell’acqua per il Campo Sportivo e presso l’ex scuola Boietto per le campagne. E’ possibile ritirare il kit anche presso il Centro di Raccolta Comunale in via degli Aironi tutti i mercoledì dalle ore 9 alle 13. Per ritirare il kit occorre presentarsi con la tessera sanitaria dell’intestatario dell’utenza della tassa dei rifiuti.

Per maggiori informazioni www.comune.ladispoli.rm.gov.it

Trevignano: regata in ricordo delle vittime della strage di Utoya

regataIl 27 luglio 2014 si terrà una regata del trofeo Ecovela Play, presso il Centro Velico 3v di via della Rena a Trevignano Romano, dedicata alle vittime delle stragi di Oslo e Utoya.
Tutte le imbarcazioni partecipanti avranno a bordo una bandiera della Norvegia.

Al termine della regata si terrà un dibattito sul tema al quale parteciperanno:

Luca Mariani
Giornalista Politico dell’AGI – Autore del libro: IL SILENZIO SUGLI INNOCENTI – Le stragi di Oslo e Utøya – Verità, bugie e omissioni su un massacro di socialisti

On. Bruno Molea
Presidente Nazionale AICS – Commissione Sport e Cultura della Camera dei Deputati

On. Pia Locatelli
Presidente Onoraria dell’Internazionale Socialista Donne – Commissione Esteri della Camera dei Deputati

Coordina
Andrea Nesi
Presidente di Ecovela Play

Letture di Mario Podeschi

Pd Provincia di Roma: “Preoccupazione per ospedali Bracciano, Monterotondo e Subiaco”

La Direzione del Partito Democratico della Provincia di Roma, in relazione alla proposta dei Piani Operativi presentati dalla Struttura Commissariale della Regione Lazio, che prevede la riorganizzazione e/o riconversione degli Ospedali “SS Gonfalone” di Monterotondo, “Arnaldo Angelucci” di Subiaco e “ Padre Pio” di Bracciano esprime una forte preoccupazione per la messa in discussione del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza nei territori interessati, anche considerato che con la eliminazione di fatto dei posti letto per acuti si violerebbe il rapporto posti/letto per mille abitanti previsto dalla Legge 135 del 2012 al livello di 3,7, sia nella Asl RM/F di Civitavecchia che comprende il nosocomio di Bracciano, dove scenderebbe al di sotto degli attuali 0,7 posti letto per mille abitanti, sia nella Asl RM/G di Tivoli che comprende l’Ospedale di Monterotondo, dove nell’area che sostiene un’utenza di circa 270000 abitanti si scenderebbe ulteriormente al di sotto degli attuali 0,69 posti letto per mille abitanti, e l’ospedale di Subiaco nel quale tale rapporto è attualmente di 0,9.

Si raccomanda alla Struttura Commissariale Regionale, di tenere nel debito conto che il taglio dei posti letto negli Ospedali dei Comuni della cintura metropolitana, vedrebbe aumentare fortemente le enormi difficoltà di ricezione dei Pronto Soccorsi degli ospedali romani che vedrebbero ulteriormente aumentare gli accessi, in una situazione evidentemente già al collasso .
Si richiama la necessità di mantenere e anzi possibilmente potenziare, come previsto nel Piano Sanitario Regione Lazio DCA n.87 del 18.12.2009, laddove ci sia la disponibilità residenziale della struttura, gli Ospedali dei territori, tenendo anche presente che sono state emesse delle sentenze definitive dalla giustizia amministrativa che prevedono l’annullamento parziale del DCA 80/10 nella parte in cui si prevedeva la riconversione.

Si rammenta in ultimo che molti cittadini hanno scelto negli ultimi anni di andare a vivere in provincia lasciando la grande metropoli e pertanto si ritiene necessario che la programmazione sanitaria si adoperi per mantenere un equilibrato livello essenziale di assistenza dove la popolazione cresce in modo tale che i cittadini si sentano tutti garantiti relativamente ad un diritto inalienabile quale quello della salute.
Si paventa il rischio di privare i cittadini di un area vasta interdistrettuale, interaziendale e interprovinciale, com’è quella servita dall’Ospedale di Monterotondo, di un punto nascite e della chirurgia d’urgenza necessari a garantire i LEA, sovraccaricando le strutture dell’area romana già in notevole difficoltà.
Si sottolinea la specificità dell’ospedale di Subiaco e di un’area montana come quella dell’alta valle dell’Aniene, che verrebbe privata dell’unica struttura in grado di garantire un’offerta ospedaliera.
Si pone l’accento sull’area servita dall’Ospedale di Bracciano inserita in una Asl con il numero di posti letto per mille abitanti più basso della Regione Lazio, e dei disagi che deriverebbero ai cittadini ulteriormente privati di una struttura fondamentale.

Si chiede pertanto, anche considerato l’aumento delle risorse derivante dal ricalcolo della popolazione (circa 350 mila abitanti in più nella Regione Lazio) con il conseguente sblocco di 400 milioni di euro si chiede di poter destinare parte di tali risorse al superamento delle criticità espresse.
Tutto ciò premesso si chiede un incontro al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con le rappresentanze istituzionali e politiche delle comunità locali.

 

Bracciano: il 5 luglio seconda edizione della Notte Bianca

Centro urbano pedonalizzato, iniziative culturali, shopping notturno. L’assessore allo Sviluppo Economico Rinaldo Borzetti: “un evento pensato in collaborazione con l’Associazione Commercianti per vivere una straordinaria atmosfera”.

Tutte le vie del centro urbano di Bracciano, chiuse al traffico delle auto, nella notte del 5 luglio si trasformano in spazi per vivaci passeggiate notturne attraverso i vari allestimenti su strada fatti dagli esercizi commerciali. Sulle piazze, in prossimità dei punti di ristoro arredati a bar, gruppi musicali che propongono buona musica creano un ambiente particolarmente accogliente.

Questo il quadro d’insieme della coreografia in cui si ambienta la “Notte Bianca” ed in cui si inserisce un’offerta culturale ricca e di grande qualità. A partire dalla serata del 5 luglio, fino a notte inoltrata sarà aperto l’Archivio Storico dove sarà possibile visitare la mostra su “Bracciano e la Seconda Guerra Mondiale” ideata e realizzata dall’archivista comunale, dottor Massimo Giribono, nonché partecipare al “Lago Film Fest” curato dall’Associazione Esca Montage.

Sarà inoltre aperta la mostra sulle “Macchine di Leonardo” curata dall’Associazione Simposium presso il Chiostro degli Agostiniani e da lì proseguendo si potrà visitare, con la guida della direttrice architetto Cecilia Sodano, il Museo Civico da cui, a richiesta, partiranno gruppi per visite guidate del centro storico.
In occasione della Notte Bianca, l’Associazione Forum Clodii aprirà il Museo del Duomo, visitabile liberamente come tutte le altre mostre.

In poche parole mentre il Centro Urbano offrirà shopping, ristorazione e bar, nel centro storico si concentra tutta l’offerta culturale in grado di interessare un pubblico vasto ed eterogeneo.
“A rendere possibile la realizzazione di questo evento, segnato da un grande successo nella sua prima edizione – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Rinaldo Borzetti – è stata ed è tuttora la collaborazione con l’Associazione Commercianti ed il conseguente coinvolgimento di tutti gli esercizi commerciali del centro che stiamo cercando gradualmente di aumentare, ampliando il perimetro dell’evento, senza creare troppi problemi alla viabilità. Vorrei anche ringraziare per la disponibilità – dice ancora l’assessore – i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione del progetto aprendo gli spazi culturali dell’ente e le associazioni che hanno aderito all’evento offrendo le loro attività al pubblico notturno del prossimo 5 luglio. Ritengo che tutto questo sia un ottimo risultato e mi auguro che la cittadinanza, come già nello scorso anno, si goda una bella serata”.

Tolfa: dal 28 giugno cambio della viabilità su via Roma e centro storico

Il Comune di Tolfa comunica che a partire dal 28 giugno 2014 con ordinanza n. 81 del 23/06/2014 è stata disposta nel centro del paese una nuova viabilità che prevede: senso unico su via Roma a salire dalla intersezione con piazza g. Matteotti fino all’intersezione con piazza v. Veneto; doppio senso di circolazione fino all’altezza del civico 104 (“Padelli”); senso unico su via s. Antonio a salire, dall’intersezione con via Roma fino all’intersezione con piazza s. Antonio; senso unico su via A. Caro a scendere , dall’intersezione con via della concia fino all’intersezione con piazza G. Matteotti.

L’istituzione della suddetta viabilità, dovuta a motivi di sicurezza per i lavori che si effettueranno sulla stessa via Roma, può rappresentare anche una migliore alternativa all’attuale situazione del traffico nel centro del paese. Si rappresenta pertanto l’utilità e l’opportunità della collaborazione di tutti i cittadini alla tolleranza degli eventuali disagi iniziali ai fini di una corretta sperimentazione.

Lo ha comunicato in una nota il sindaco Luigi Landi.

“PuliAMO Santo Celso”: decine di volontari alle due prime giornate

Si prosegue oggi e il 1° luglio. Il consigliere delegato Remo Eufemi: “un modo per mettere insieme pensieri ed azioni di istituzioni e cittadini”.

Il tempo incerto non ha fermato questa volta l’operazione “PuliAMO Santo Celso” che dopo le giornate di ieri e del 24, proseguirà oggi 26 giugno ed il 1 luglio. Molto positivo il bilancio delle due prime giornate che hanno portato alla raccolta di una gran quantità di rifiuti lasciati abbandonati dai turisti.

Molte anche le imbarcazioni dismesse recuperate. Decine i volontari impegnati in una operazione che vede coinvolti il Comune di Bracciano, il Parco di Bracciano-Martignano, il Consorzio Lago Bracciano, l’Università Agraria di Bracciano e molte associazioni tra le quali le Protezioni Civili di Bracciano e Trevignano, Gemal, Associazione Pescatori Sportivi Lago di Bracciano, l’Associazione Caccia e Territorio Bracciano.

“Abbiamo effettuato – commenta Remo Eufemi – consigliere delegato al Verde, parchi, giardini e decoro urbano – una pulizia radicale all’intera spiaggia di Santo Celso. Oltre una quarantina i volontari di varie associazioni coinvolte. Tutti si sono rimboccati le maniche con impegno per riparare all’incuria dei turisti incivili. Il passaggio obbligato è ora quello dei controlli. Abbiamo preso al riguardo accordi con il Parco, abbiamo inoltre dato incarico alla nostra polizia locale. Posizioneremo inoltre per le giornate di maggior afflusso dei cassonetti più grandi rimuovendoli poi in giorni di minore presenza di turisti per non far sì che diventino una discarica. Un ringraziamento va – dice ancora il delegato – a tutti i volontari che hanno partecipato e che parteciperanno nelle prossime giornate. Una operazione del genere, al di là delle competenze, è un modo per mettere insieme pensieri ed azioni di istituzioni e cittadini. L’operazione prosegue – conclude Eufemi – domani con la ripulitura ancora dell’arenile e martedì 1° luglio quando verrà effettuata la pulizia del bosco di Santo Celso”.