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“Per promuovere la cura costante del verde pubblico – afferma il Sindaco, – nasce l’iniziativa “Adotta un’area verde”, che consente ai privati cittadini, alle associazioni e ai commercianti di prendersi cura delle aiuole, valorizzando le nostre strade e gli angoli cittadini. E’ importante prendere consapevolezza che il verde pubblico è un bene di tutti ed il Comune premierà l’impegno dei volontari: i cittadini potranno votare le aiuole più belle e le tre migliori riceveranno un premio in denaro da parte dell’amministrazione.
In questo modo soddisfiamo anche le richieste che ci giungono ogni anno da sempre più cittadini e commercianti, che manifestano la volontà di farsi carico, a titolo volontario, della cura delle aree verdi del paese”.
Parte il progetto “Adotta un’area verde”, con cui i cittadini possono farsi promotori della conservazione del verde pubblico.
Con il fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla difesa e la salvaguardia dell’ambiente, l’amministrazione comunale promuove la partecipazione attiva dei cittadini concedendo in adozione spazi verdi pubblici nel territorio comunale. Aiuole di limitata estensione e fioriere che manterranno le funzioni di uso pubblico, ma saranno curate direttamente dai privati, attraverso un sistema di concessione temporanea della durata di due anni. Su ogni area adottata verrà collocato un cartello con i ringraziamenti da parte del Comune e l’indicazione della denominazione dei soggetti che si fanno carico dell’adozione.
Inoltre, in un’apposita sezione del sito internet del Comune, i cittadini potranno votare l’area verde più bella e la Giunta metterà a disposizione, ogni anno, un budget di 1.000 euro alle prime tre classificate, che verrà attribuito in ordine decrescente secondo le percentuali del 60%; 30% e 10%.
Possono presentare istanza per l’affidamento in adozione delle aree verdi singoli cittadini, famiglie, operatori commerciali, imprese, chioschi, studi professionali, associazioni, amministratori e dipendenti comunali, attraverso un apposito modulo di “Richiesta adozione area verde”, disponibile sul sito internet del Comune.
In occasione della Giornata Mondiale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “Save lives: clean your hands”, con il patrocinio della Direzione Regionale Salute e del Presidente della Commissione Consiliare Permanente delle Politiche Sociali e Salute, la Direzione Generale della ASL RMF, per il tramite del Risk Management Aziendale, ha adottato un’ inziativa volta a porre l’accento sulla semplicità ma grande efficacia di questa azione di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria.
Oggi 5 maggio, è previsto un intervento di sensibilizzazione sull’argomento che avrà luogo presso gli Ospedali Aziendali in cui è prevista la distribuzione di cartellonistica e di porta-badge agli operatori sanitari al fine di rendere più efficace la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza.
La costituzione della Bracciano Ambiente è stata un’anomalia
Il sindaco Giuliano Sala risponde sul nodo Cupinoro-Bracciano Ambiente e sull’indagine della Cort dei Conti che vede coinvolta l’amministrazione comunale. Il Comune ha stanziato i 45mila euro per la rimozione del percolato presso Cupinoro? Come avete trovato i fondi nel bilancio comunale?
“I fondi sono stati impegnati alla voce di bilancio relativa allo smaltimento dei rifiuti e, comunque, non appena effettuato materialmente il pagamento manderemo una nota di addebito alla Regione Lazio”. A quanto ammontava la somma a fondo perduto erogata dalla Regione Lazio nel 2014 per la gestione del post mortem?
“La Regione Lazio ha, con una deliberazione di Giunta, riconosciuto che la Bracciano Ambiente ha sostenuto maggiori oneri per la gestione del bacino di discarica autorizzato e gestito da privati (Servizi Ecologici Laziali) dal 2004 sino ad oggi, per un importo di oltre 10 milioni di euro. Le valutazioni dell’azienda sono per il doppio della cifra, tutta documentata con relazione e fatture delle spese sostenute”. Il 16 aprile l’incontro in Regione per definire il futuro della discarica. In caso ci siano ulteriori oneri di gestione per il Comune, questo come inciderà sulle casse e sul bilancio di Bracciano?
“La conferenza dei servizi del 16 aprile attiene l’approvazione del progetto presentato dalla Bracciano Ambiente di “modellazione morfologica della discarica”. In altre parole, trattasi del progetto di realizzazione del capping finale e della chiusura di tutto il bacino di discarica, compreso quello gestito da privati e per il quale non esistono garanzie finanziarie mai presentate e richieste dalla Regione Lazio ai privati. La Bracciano Ambiente ha realizzato il progetto complessivo per una ragione tecnica, ma presentando la garanzia finanziaria propedeutica all’emissione del decreto regionale di chiusura a norma del D.Lgs. 36/2003 di €. 8.076.500 riferita alla gestione post operativa della parte di discarica, che è stata gestita ed autorizzata alla Bracciano Ambiente. Quindi gli oneri necessari alla operazione di chiusura e di gestione post operativa saranno ad esclusivo carico della B.A. (per la parte che le compete) ed eventualmente della Regione Lazio”. In un recente comunicato stampa ha parlato di ipotesi commissariamento del Comune. Lo ritiene seriamente possibile?
“Il commissariamento di un Comune è sempre un‘ipotesi reale, per tutti i motivi previsti dalla normativa sugli enti locali”. In questi anni in cui la gestione delle casse della Bracciano Ambiente da parte della società stessa è precipitata: come socio unico non avete potuto monitorare e verificare i problemi di bilancio della società per cercare anticipatamente soluzioni o aiuti? “Le casse della Bracciano Ambiente, come risulta da documentazione probante e visionabile, sono precipitate a causa di due motivi fondamentali: il primo è che la gestione caratteristica e prioritaria della società, cioè la gestione della discarica, ha subito praticamente l’azzeramento delle entrate causa la chiusura al 31 gennaio 2014 del conferimento dei rifiuti per esaurimento delle volumetrie, mntre la seconda è quella relativa ai fortissimi oneri che la B.A. si è accollata per impedire un danno ambientale sulla parte del bacino di mc. 1.800.000 gestito ed abbandonato dai privati. Ritengo che allorquando sono state emesse le due ordinanze sindacali nn. 22 e 23 del 2004, che hanno nei fatti previsto l’avvio della gestione della discarica prima da parte del Comune e poi, con la costituzione della Bracciano Ambiente, alla stessa municipalizzata, sarebbe stato necessario fare delle valutazioni più approfondite in merito a quale onere sarebbe stato trasferito dall’Amministrazione comunale alla costituita società pubblica. Amministratori comunali accorti avrebbero dovuto valutare quale peso avrebbero accollato alla Bracciano Ambiente e quindi al Comune di Bracciano, se è vero che la motivazione fondamentale dell’ordinanza sindacale 22/2004 è quella della mancanza delle garanzie fideiussorie della costruzione e gestione della discarica (ma così non sembra essere in quanto agli atti esistono tali polizze fideiussorie). Quello che veramente mancava, il vero nodo della questione, è che non sono state richieste e presentate le garanzie finanziarie della gestione post-operativa a favore della Regione Lazio, che è stata sull’argomento inadempiente e silente. Si doveva pretendere, prima di affidare la gestione degli impianti di Cupinoro, tra cui l’intera area su cui insisteva la discarica tutta, con la delibera n. 39 del 9 giugno 2004 del Consiglio comunale, che i gestori privati presentassero alla Regione Lazio le garanzie finanziarie per la gestione post operativa. Ma questo non è stato fatto, anche nel silenzio dell‘Amministrazione regionale di allora, che evidentemente aveva la sola necessità di risolvere il problema atavico dell’emergenza rifiuti nel Lazio. Il seguito della storia la conosciamo”. Nel dossier della Corte dei Conti che la “conviene” in giudizio, si parla di una rilevante consistenza debitoria del Comune di Bracciano nei confronti della Bracciano Ambiente, causata anche dalla stipula da parte del Comune di contratti di servizio che sottopagavano i servizi erogati dalla Bracciano Ambiente stessa. E’ stato effettivamente così? “Nella delibera di Consiglio comunale che costituzione la Bracciano Ambiente era previsto che alla BA venissero affidati i servizi pubblici locali della raccolta e trasferimento dei rifiuti, dello spazzamento, del verde , della manutenzione delle spiagge e così via, ad un costo assolutamente non congruo, di complessivi 800.000 euro iva compresa. La cosa ha determinato che il “maggior costo” se lo è accollato la municipalizza, erodendo le risorse della stessa. I maggiori oneri sostenuti dalla società pubblica sono stati fatturati al Comune di Bracciano che ha riconosciuto il debito. La costituzione della Bracciano Ambiente, ricordo avvenuta con il voto sempre contrario di chi parla, è stata per il Comune di Bracciano una vera anomalia e una successiva rovina. Rispondo alla domanda riprendendo le affermazioni di una relazione della Guardia di Finanza, richiesta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e finalizzata alla richiesta di fallimento della B.A., dove si afferma che la Bracciano Ambiente ha sempre sofferto, sin dalla data di costituzione (anno 2004), di una grave mancanza di liquidità dovuta: 1- dai ritardi die pagamenti da parte degli Enti locali conferenti r.s.u. presso la discarica di Cupinoro; 2- dalla sottoscrizione con il socio unico, già dall’anno di costituzione della Bracciano Ambiente Spa, di contratti di servizio pattuenti un corrispettivo non renumerativo dei costi effettivamente sostenuti per la fornitura dello stesso; 3- dall’esorbitante incidenza sul totale costi delle spese per il personale dipendente e non; 4- dal sostenimento di ingenti costi extra (trattamento percolato per invasi saturi gestiti dal precedente gestore della discarica sino al 2004) che sin datta data di costituzione della società hanno ineluttabilmente ‘zavorrato’ i bilanci societari con una spesa annua media di 1,9 milioni circa di euro. Continua la Guardia di Finanza affermando che le problematiche suddette hanno costretto la società al ricorso di risorse finanziarie extra quali: l’utilizzo dei fondi post mortem e del tributo speciale c.d. ecotassa di spettanza alla Regione Lazio. Il tutto mi sembra molto esplicativo”. Sarah Panatta
Si è riunito giovedì 30 aprile il Consiglio comunale di Trevignano Romano, ultima data utile per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014. Dopo le comunicazioni iniziali del sindaco Luciani relative alle nuove deleghe, che vedono il vicesindaco Del Savio titolare dei Servizi Sociali e il consigliere Mariotti del Turismo, è intervenuto il capogruppo dell’opposizione Galloni. In seguito alla denuncia di un servizio televisivo sui riversamenti nel lago di acque di origine fognaria nelle aree del Comune di Bracciano, Galloni ha chiesto di istituire una Commissione d’indagine per valutare in quale situazione versi Trevignano. Il sindaco Luciani, in risposta, ha chiarito di aver già posto il problema all’Acea, rassicurando che la stessa metterà in atto un progetto, ancora in fase di sviluppo, per risolvere una situazione poco incoraggiante per un Comune con valenze turistiche.
Nel corso della seduta consiliare sono stati approvati all’unanimità alcuni innovativi proposte all’ordine del giorno: i parcheggi rosa; il servizio di volontariato “nonni vigili”; il bilancio partecipato, che prevede l’istituzione di una piattaforma digitale dove i cittadini potranno leggere un bilancio sintetizzato e semplificato, partecipando attivamente e proponendo soluzioni utili.
I matrimoni con rito civile, inoltre, potranno celebrarsi a Trevignano anche al di fuori delle mura municipali, occasione di promozione del territorio e di sviluppo economico per il paese, una grande opportunità se si pensa alle numerose cerimonie nuziali che ogni anno Trevignano vede officiare.
Data la delicatezza delle questioni proposte dalla minoranza, è stata istituita una Commissione straordinaria per regolamentare nel merito le delibere approvate.
Unica nota stonata della lunga giornata consiliare è stata la bocciatura della diretta streaming audio e video delle sedute del Consiglio comunale proposta dall’opposizione. La maggioranza si è giustificata sostenendo che nel regolamento comunale non viene fatta menzione di riprese audio video e che per una questione di privacy qualche eletto potrebbe non essere d’accordo. Le motivazioni addotte sembrano poco convincenti dal momento che i Consigli comunali sono pubblici, tanto che il Garante per la protezione dei dati personali si è espresso a favore della legittimità delle riprese audiovisive delle sedute consiliari, che possono rappresentare anche una valida opportunità per favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del paese.
“Il primo dato fondamentale è che grazie al lavoro della nostra Amministrazione, la stagione balneare potrà svolgersi senza nessun problema. A Campo di Mare non arriverà nessuna ruspa e nessuno allontanerà i gestori degli stabilimenti balneari. Ciò è stato possibile soltanto grazie alla mediazione fatta dall’Amministrazione comunale con la società Ostilia. Alcuni anni fa è stata intentata da Ostilia una causa contro i gestori di 4 stabilimenti balneari per il rilascio delle aree che la società riteneva fossero di sua proprietà.
L’esito della sentenza ha dato ragione a Ostilia, riconoscendole il diritto di chiedere l’immediato rilascio dei 4 stabilimenti interessati dal provvedimento. I balneari hanno richiesto la sospensiva ma senza nessun successo. Per questo è stato necessario il nostro intervento. E noi non ci siamo tirati indietro. Soprattutto perché riteniamo importante tutelare delle attività che da anni operano nel nostro territorio. La natura del contenzioso è privata, ma riconosciamo a questa vicenda un forte valore sociale e collettivo. Tutelare gli operatori balneari, significa proteggere posti di lavoro, famiglie del nostro territorio, ma anche servizi a disposizione di residenti e turisti. E proprio in virtù di questo, nel 2013 la nostra Amministrazione ha scelto di rinnovare le concessioni agli operatori balneari fino al 2020. E nessun privato potrà mai cambiare questa data.
Abbiamo letto e ascoltato tante bugie su questa storia. Per questo ritengo importante sottolineare un secondo aspetto: nessuno chiuderà o privatizzerà le spiagge libere. Solo il Comune può decidere i confini delle spiagge pubbliche. La sentenza emessa non fa nessun cenno alle spiagge libere. E non potrebbe. Essa riguarda infatti esclusivamente le aree occupate dalle strutture degli stabilimenti. Chi in questi giorni ha dichiarato che la spiaggia pubblica potrebbe essere chiusa o privatizzata, non conosce la Legge. O semplicemente prende in giro i cittadini facendo della vergognosa demagogia sulle spalle delle famiglie degli operatori balneari.
In questi anni abbiamo costruito una buona intesa con l’Assobalneari e abbiamo portato avanti un proficuo lavoro di squadra. Per rassicurarli e renderli partecipi, lo scorso gennaio abbiamo incontrato la dirigenza della società Ostilia proprio insieme a loro. Il fatto non ha precedenti nella storia della nostra città. Mi chiedo come mai dal 2009 (anno della emissione della sentenza) nessuno abbia fatto un passo a tutela di questi operatori. Se ne ricordano tutti oggi, dopo che il problema è stato risolto. Comunque a maggiore garanzia di tutti, martedì 5 e martedì 12 sarò con gli operatori sulle spiagge.
In merito, invece, all’episodio del 9 aprile scorso, accettate di buon grado le scuse porte dal gestore dello stabilimento Renzi, ho deciso di ritirare la querela fatta.
Ma la partita sul futuro di Campo di Mare è ancora aperta. Da ben tre anni la nostra Amministrazione sta portando avanti con la società Ostilia una trattativa seria e orientata alla soluzione definitiva dei problemi che da quarant’anni attanagliano la nostra frazione balneare.” dichiara Alessio Pascucci.
L’associazione nazionale sottufficiali d’Italia, sezione di Civitavecchia, organizza un torneo di Burraco, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza alla locale sezione dell’Unitalsi.
Il torneo, al quale tutti possono partecipare, si svolgerà venerdì 8 maggio 2015, con inizio alle ore 15.30, nei locali in viale Guido Baccelli 198, a Civitavecchia.
La quota di partecipazione è di 10 euro a persona.
I premi sono stati messi a disposizione da vari sponsor.
“È ancora possibile iscriversi al torneo – dichiara il presidente della sezione Ansi di Civitavecchia, Rinaldo Ripa – l’incasso andrà in beneficienza e sarà devoluto all’Unitalsi. Ad imitazione di San Martino, nostro patrono, vogliamo essere vicini ai più deboli.”
Per maggiori informazioni e iscrizioni rivolgersi al vice presidente Alviero Arezzini telefono 338.279.9295 oppure al numero 348.381.8905.
A Ladispoli prosegue la collaborazione tra AIC Lazio (Associazione Italiana Celiachia) e il Comune. Dopo i successi dei due stand alle ultime Sagre del Carciofo, il 21 maggio alle ore 17 presso l’aula consiliare piazza Falcone si terrà un convegno sulla celiachia.
I vertici dell’AIC presenteranno un progetto che debutterà in vista dell’imminente stagione balneare. All’evento sono invitati, oltre ai celiaci e a tutte le altre persone interessate, gli operatori del settore per un primo approccio che segna l’avvio di un percorso con il quale oltre che insegnare a preparare cibi senza glutine, si presentano controlli e monitoraggi del caso.
“Sono 100.000 i diagnosticati – ha detto la dottoressa Fagioli, presidente AIC Lazio – dei quali 10.000 solo nel Lazio, ma il dato interessante è che 9 persone su 10 non sanno di essere celiache, quindi il numero reale è 10 volte più grande”. L’assessorato al Turismo in collaborazione con quello alle Politiche Sociale e a quello alle Attività Produttive vuole sensibilizzare il tessuto cittadino affinché queste persone abbiano una vita relazionale come gli altri evitando la loro emarginazione sia che essi siano cittadini o turisti.
“Per questa ragione – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Roberto Ussia – vogliamo promuovere una serie di accordi oltre che con i ristoratori, con tutte le attività produttive interessate coinvolgendo anche scuole, associazioni e cooperative.”
“Ladispoli e l’intero nostro territorio dell’Etruria Meridionale – ha detto il delegato al Turismo e consigliere della Città Metropolitana di Roma, Federico Ascani – devono essere pronte ad accogliere tutti nelle strutture ospitanti. Il nostro mare e le nostre bellezze in generale dovranno essere sempre più accoglienti anche dal punto di vista dell’alimentazione, aumentando la qualità della ricettività. Ci teniamo ad includere tutti nella nostra offerta, sarebbe bello se questa estate in tutti i bar trovassimo anche un cornetto senza glutine. È fondamentale insegnare agli operatori gastronomici come muoversi in questo ambito. Un litorale come il nostro deve offrire tutte le alternative affinché l’integrazione sia sostanza.”
Il convegno è stato inserito nella settimana nazionale della celiachia che si terrà dal 16 al 22 maggio, un’iniziativa che da oltre 35 anni si impegna a cambiare in meglio la vita delle persone celiache e dei loro famigliari. La “settimana” è un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione rivolta la grande pubblico e ai media.
“Ladispoli – ha concluso Ascani – è orgogliosa di poter ospitare una iniziativa così prestigiosa. Tutta la città e tutte gli amici dei comuni limitrofi sono invitati a partecipare”.
Ha preso il via presso il Centro Ippico Equiconfor ‘A scuola ci vado in sella’, il progetto rivolto ai bambini portatori di handicap delle scuole del territorio di Cerveteri finanziato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Cerveteri con la collaborazione di ProMeTeAssociazione coordinata dalla Dott.ssa Denia Franco.
“Questo progetto – ha dichiarato Francesca Cennerilli, Assessora alle Politiche alla Persona e Pubblica Istruzione del Comune di Cerveteri – è una bellissima opportunità per i nostri ragazzi per vivere a contatto con la natura e gli animali facendo didattica allo stesso tempo. I ragazzi coinvolti nel progetto, verranno accompagnati in orario scolastico dalle proprie classi fino al maneggio, dove seguiti da psicologi qualificati, maestri d’equitazione e dal personale AEC – Assistenti Educativi Culturali, trascorreranno delle bellissime mattinate all’aria aperta”.
“Questa prima fase del progetto – prosegue l’Assessora Francesca Cennerilli – che coinvolge 16 ragazzi, durerà sino al termine dell’anno scolastico per poi riprendere a pieno regime nel mese di settembre. Colgo l’occasione per ringraziare il nostro Ufficio Scuola per il grande lavoro svolto e il Centro Ippico Equiconfor per la sensibilità e disponibilità dimostrata nel mettere a disposizione del progetto le proprie strutture e l’assistenza ai ragazzi”.
Per il giorno 10 Maggio l’Amministrazione comunale di Manziana ha indetto un referendum consultivo sulla Città Metropolitana di Roma Capitale. In vista di questo appuntamento il circolo PD di Manziana ha organizzato un incontro per informare la cittadinanza il 6 Maggio alle 17.30 .
La consultazione referendaria è stata indetta a seguito di una proposta fatta dall’Amministrazione Comunale nella figura del Sindaco Bruno Bruni e votata dall’intero Consiglio Comunale con 10 voti favorevoli ed un astenuto.
Saranno presenti il vice sindaco della città metropolitana Mauro Alessandri, Rocco Maugliani segretario PD Provinciale e l’onorevole Emiliano Minnucci.
Il 7 Maggio una consultazione pubblica sul piano di gestione del rischio alluvioni e sull’aggiornamento del piano di gestione della risorsa idrica.
Anche in base a recenti rapporti instaurati con ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, oltre a quanto già condiviso negli incontri presso ABTevere su scala di bacino (che hanno poi portato alle Osservazioni già effettuate sui Piani), il Consorzio Tiberina intende proseguire la propria attività di sensibilizzazione sia in generale sui Piani in oggetto sia nel promuovere “nella genesi iniziale” e negli sviluppi successivi lo strumento del “Contratto Territoriale” ivi contestualizzato a livello gestionale per il coinvolgimento degli idonei Soggetti pubblici e privati – su scala locale più o meno vasta – nella protezione del corpo idrico (obiettivi di qualità delle acque, etc), nella difesa idrogeologica, nella valorizzazione e nella fruizione dell’habitat fluviale.
Si ricordano le esperienze già avviate dal Consorzio Tiberina: 1. Interregionale sul Paglia, con Protocollo d’Intesa approvato in Consiglio Comunale da Comuni rivieraschi di tre Regioni; 2. Roma Capitale, attraverso il Comitato Promotore dalla “società civile”; 3. Intercomunale alla Foce del Tevere; 4. Interprovinciale sul tratto del Tevere interessato da quattro centrali idroelettriche già approvate in CTVIA-VAS del MATTM (previo parere favorevole di ABTevere e Regione Lazio). Il modello di lavoro adottato inizia ad essere mutuato anche in realtà extra-Bacino, dal che la possibile collaborazione nazionale, partendo evidentemente da Roma e dal Lazio.