21 Dicembre, 2025
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Blog Pagina 3943

All’ospedale “Padre Pio” di Bracciano, nuovo reparto di Endoscopia Digestiva

Quattro stanze e una nuova strumentazione. La Asl Roma 4, giovedì 6 aprile, ha inaugurato il servizio di Endoscopia Digestiva all’Ospedale Padre Pio di Bracciano. Lavori che hanno avuto un costo di 54 mila euro per la ristrutturazione della nuova attività e 116 mila euro di spese per il rinnovo delle apparecchiature sanitarie e gli arredi. Insieme al nuovo reparto, l’Azienda Sanitaria Asl Roma 4 ha formato il personale infermieristico per una corretta gestione e per garantire ai futuri pazienti competenza e professionalità. Sentita è stata la partecipazione dei sindaci, delle amministrazioni locali e delle associazioni. La nuova sezione, oltre a garantire un ambiente confortevole al paziente, mette a disposizione apparecchiature nuove e tecnologicamente avanzate, come dice il direttore dell’Ospedale, Antonio Carbone: «Abbiamo a disposizione la colonna endoscopica “Olympus Evis Exera III CV 190” ed endoscopi HD. Gli accessori endoscopici sono tutti monouso come da protocollo aziendale per la decontaminazione, sterilizzazione ed esecuzione delle procedure endoscopiche».

Presso la nuova struttura verranno fatti esami endoscopici del tratto digerente superiore ed inferiore rivolti sia agli utenti ricoverati in ospedale, sia a coloro che faranno la prenotazione attraverso il Cup regionale. Con le prestazioni svolte da questo ambulatorio verrà potenziata l’attività dello screening del colon retto coinvolgendo soprattutto i pazienti dei distretti F3 e F4. I pazienti potranno accedere singolarmente alla sezione di Endoscopia Digestiva dall’ingresso principale al primo piano dell’ospedale. Per quanto riguarda la tipologia di sedazione, gli esami verranno eseguiti in sedazione cosciente per quanto attiene le Esofagogastroduodenoscopie, in sedazione con oppioidi per le Colonscopie diagnostiche, operative o di Screening del CCR.

«Sono molto soddisfatto dell’inizio attività dell’unità di Endoscopia Digestiva – dice il direttore generale, Giuseppe Quintavalle – soprattutto in questo periodo che vede con l’avvio al superamento del piano di rientro, il recupero delle attività per gli ospedali. Professionalità e attenzione alla prevenzione saranno le parole d’ordine per un lavoro volto a migliorare la qualità assistenziale. Il servizio sarà affidato al dottor Giuseppe Dimito». L’associazione culturale L’agone ricambia il ringraziamento ricevuto dal dottor Quintavalle durante l’inaugurazione, per la collaborazione e le iniziative di informazione e sensibilizzazione organizzate più volte negli anni in tutti il territorio.

Il presidente Giovanni Furgiuele: «È fondamentale che ci sia e continui la sinergia tra Asl, comuni e associazioni per ascoltare, raccogliere e andare incontro alle esigenze dei cittadini. La nostra associazione è sempre attiva e disponibile nella campagna d’informazione sulla salute e sulla sanità insieme ai professionisti e gli esperti del settore».

Alessia Rabbai

Valeriani (Capogruppo PD, Regione Lazio): conti in ordine e nuove assunzioni nella sanità

“Il Lazio ha invertito la tendenza anche nella sanità: dopo stagioni di sprechi e inefficienze, ora abbiamo raggiunto un equilibrio di bilancio insieme ad una migliore qualità nei servizi e maggiori risorse per l’ammodernamento tecnologico ed edilizio delle strutture ospedaliere” dichiara Massimiliano Valeriani, capogruppo PD alla Regione Lazio, in occasione del Consiglio regionale straordinario sulla sanità.

“Questo non vuol dire che sono state risolte tutte le criticità del sistema sanitario: resta ancora molto da fare ma non si possono negare i notevoli risultati conseguiti finora. La spesa sanitaria è finalmente sotto controllo: dopo dieci anni torna positivo il margine operativo lordo, mentre per il secondo anno consecutivo il disavanzo è sotto la soglia del 5%. Senza il risanamento e il contenimento dei costi non si poteva procedere con l’ammodernamento e il potenziamento della sanità regionale: ora sono aumentati anche gli investimenti per la riqualificazione dei reparti, l’acquisto di macchinari hi-tech e l’assunzione a tempo indeterminato di circa 3000 persone, tra medici, infermieri e tecnici. Rivendico con orgoglio anche il concorso per ginecologici non obiettori all’ospedale San Camillo di Roma per garantire la piena fruibilità dei diritti delle donne”.

“Abbiamo rimesso in moto la sanità del Lazio e dato certezze agli operatori, ai professionisti e ai fornitori – conclude Valeriani – perché il sistema è fatto di uomini e donne, che sono impegnati ogni giorno per assicurare ai cittadini i servizi di cura e assistenza”.

Prevenire le dipendenze per promuovere la vita all’Istituto Alberghiero di Ladispoli

Al centro l’uomo. Come obiettivo il recupero. Come strumenti l’accoglienza, il lavoro e, soprattutto, l’amore: la Comunità Incontro fondata da Don Pierino Gelmini prima a Roma, poi ad Amelia, continua ogni giorno ad aprire le sue porte a chiunque desideri ritrovare la propria strada verso la vita. Non a caso la sede centrale della Comunità, “Molino Silla”, è stata ribattezzata “Valle della Speranza”.

E mercoledì 3 maggio, l’Istituto Alberghiero di Ladispoli, nell’ambito delle attività riguardanti la prevenzione e il contrasto delle dipendenze, ha incontrato la Comunità di Amelia. Nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale di via Federici, gli studenti hanno potuto ascoltare i racconti, le testimonianze e la storia di tre giovani ospiti del Centro, accompagnati da Marco Araclea, Responsabile della Segreteria e Membro del Consiglio di Amministrazione della Comunità Incontro, Federica Dominici, Psicoterapeuta della Comunità, Massimo Persiani e Debora Milia, operatori volontari del Gruppo “La strada della speranza”.

Ad introdurre i lavori, è stata la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, Prof.ssa Vincenza La Rosa: “Albo signanda lapillo dies, dicevano i Latini. Voglio ringraziare i relatori e gli organizzatori di questa giornata: un esempio di “buona scuola”, un’occasione straordinaria per formare cittadini responsabili, consapevoli e testimoni dei valori della legalità. Giornate come questa valgono quanto, anzi assai più di molte ore di didattica in classe. La strada che conduce alla droga è stretta e buia e diventa presto un cunicolo senza via di uscita. Io auguro, invece, che la strada dei nostri allievi e di questi ragazzi sia larga e aperta verso il futuro”.

Coordinatrice dell’iniziativa la Prof.ssa Dina Cerroni, Docente di Francese dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli: “Questa giornata rientra nelle attività di promozione della salute, che il nostro Istituto pone in essere da molti anni, per contrastare atteggiamenti devianti e comportamenti a rischio. La Comunità Incontro è da sempre impegnata, nelle Scuole Secondarie di primo e secondo grado, in iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione sui rischi e sulle conseguenze della dipendenza patologica, nell’ambito di un progetto denominato “INclasse”. Ho conosciuto direttamente la dedizione e la passione con cui gli operatori e il personale del Centro di Amelia accolgono e aiutano gli ospiti della struttura: per cinque anni, dal 1995 al 1999, sono stata, infatti, docente dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Falcone” l.r., di Santa Marinella, che aveva una sua sezione proprio all’interno della Comunità Incontro, sezione che in occasione degli Esami di Maturità veniva associata all’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, nel quale ora insegno. L’istruzione e la conoscenza sono strumenti preziosi di riscatto e di salvezza. Ricordo ancora i sacrifici e la forza di volontà con cui gli allievi della Comunità si dedicavano allo studio, spesso anche di notte, pur di essere pronti e preparati. Una lezione di vita per tutti noi”.

Mercoledì 3 maggio all’Istituto Alberghiero di Ladispoli si è parlato di droghe, alcolismo, abuso del web e degli strumenti tecnologici, ludopatia. “Si tratta di un mix devastante e, purtroppo, sempre più diffuso nella società. Non esiste una distinzione fra droghe leggere e pesanti – ha esordito Marco Araclea, rivolgendosi agli studenti – Tutta la droga fa male. Il rapporto con le sostanze psicotrope è di tipo compulsivo ed è molto difficile interromperlo. Diffidate di chi vi induce a credere che fumare una canna sia un gesto innocuo e privo di conseguenze. E’, invece, il primo passo verso l’autodistruzione. La tossicodipendenza è recidivante e non è affatto facile uscirne. In Comunità, si insegna uno stile di vita basato su regole ferree e sull’assunzione di responsabilità.

Continuando a seguire l’insegnamento di Don Pierino Gelmini, che dal primo giorno di vita della Comunità ha posto al centro del suo programma di recupero la spiritualità e la sacralità dell’individuo, puntiamo, passo dopo passo, a ricostruire la personalità e l’identità di chi entra. Ma siamo qui oggi perché voi non dobbiate mai varcare quella porta”.

“Le droghe abbinano in modo subdolo e pericolosissimo il piacere dell’assunzione ad un comportamento distruttivo – ha spiegato la psicoterapeuta Federica Dominici – In poche parole, imbrogliano il nostro cervello. La realtà è che le sostanze psicotrope impediscono l’addestramento delle competenze funzionali e la maturazione della personalità, distruggono progressivamente la razionalità, ma anche la sfera emotiva e quella relazionale”.

“L’informazione nelle scuole è essenziale – ha sottolineato Debora Milia – Lo dico come volontaria del Gruppo di Appoggio di Roma e come madre di un giovane ospite della Comunità Incontro. Ma non meno importante è il percorso che anche i genitori e le famiglie devono seguire. Uno degli errori più diffusi è la sottovalutazione dei rischi legati all’assunzione di droghe. Spesso si rivolgono a noi madri inconsapevoli che esordiscono dicendo: ‘mio figlio fuma solo qualche canna’. Non sanno o non vogliono rendersi conto del fatto che quel ragazzo ha già cominciato la sua discesa verso il precipizio della tossicodipendenza”.

“Credo che la giornata di oggi ci aiuti ad interpretare nel modo migliore la parola “scuola” – ha dichiarato Massimo Persiani – perché in un’Istituzione educativa e formativa si deve anche e soprattutto insegnare a vivere. La mia testimonianza è quella di un uomo che ha deciso di rimanere in Comunità come volontario, per dare agli altri quanto ha ricevuto. Potremmo spiegare con mille parole la regola di vita che si segue all’interno della Comunità Incontro di Don Pierino, ma in realtà tutto può riassumersi in un solo concetto: amore. Questo è l’insegnamento più profondo che ci ha lasciato Don Pierino e che guida ogni momento della nostra vita quotidiana”.

Era il 13 febbraio 1963 quando Don Pierino, il “Don” come veniva chiamato dai ragazzi ospiti della sua struttura, incontrò a Roma Alfredo, un tossicodipendente che aveva bisogno di aiuto. Immediata la decisione di dire sì. Alfredo fu il primo di una serie interminabile di giovani vittime della droga, dell’alcool e di tante altre forme di dipendenza patologica: per loro Don Pierino aprì una casa di accoglienza a Roma, nel 1979. Ma l’esigenza di una struttura più ampia lo spinse presto a rivolgere lo sguardo verso la campagna umbra, dove la dolcezza e la bellezza della natura potevano offrire un altro aiuto e altre energie.

Scegliere di entrare in Comunità è difficile, ma una volta varcata la soglia, la vita, al Molino Silla di Amelia, scorre in modo semplice. Alle 7 di ogni mattina ci si sveglia al suono della campana. Dopo la cura delle proprie stanze, gli ospiti fanno colazione. Alle 8 iniziano le attività lavorative, che si interrompono solo per una breve colazione alle 10. Fino alle 12 si prosegue con il lavoro, con i colloqui o le terapie individuali a seconda delle singole esigenze. Alle 12 si pranza, alle 13.00 il telegiornale. Dalle 13.30 alle 15.30, con la merenda, si conclude il riposo pomeridiano. Dalle 16 alle 19 riprendono le attività lavorative, o i colloqui o le terapie individuali. Poi, fino alle 19.30, gli ospiti possono prendersi cura della propria persona, e dalle 19.30 alle 20 ci sono attività di gruppo. Dopo la cena, che inizia alle 20, dalle 21.00 alle 22.30, a seconda del programma settimanale, si tengono riunioni, serate tv o ludico-ricreative. Alle 22.30 la buonanotte.

Il segreto del successo della formula di Don Pierino è il lavoro: ergoterapia è la parola che racchiude, nella maggior parte dei casi, la possibilità del recupero e quindi della salvezza. Dopo i membri dello staff, la parola è passata ai tre giovani ospiti della Comunità Incontro. Le testimonianze portate agli studenti di Ladispoli hanno emozionato la platea e si aggiungono al coro di grazie che da ogni parte d’Italia e del mondo si alza verso la casa-madre di Molino Silla, arricchendosi di giorno in giorno di nuove voci. Molte di queste sono raccolte nel libro di Giovanni D’Ercole, Lettere dalla droga, che i relatori hanno donato agli allievi dell’Istituto Alberghiero.

“Mi chiamo Gianluca, ho 24 anni, ho cominciato a 13 con una canna, ho proseguito con il crack e le metanfetamine. A 16 anni una crisi per overdose, a 22 ero in una clinica psichiatrica. Poi un principio di infarto. Finalmente ho conosciuto il Gruppo di appoggio della Comunità Incontro a Roma e ho ripreso in mano la mia vita. Fate attenzione: se posso darvi un consiglio, vi dico di non cominciare mai con le droghe, perché se cominciate è molto difficile uscirne”.

“Mi chiamo Lorenzo, ho 21 anni. Oggi sono “Responsabile di casa” a Molino Silla e mi occupo degli altri, ma anche io ho conosciuto l’abisso. Ho iniziato a 12 anni con le canne, poi la cocaina. La droga è lo strumento sbagliato per riempire un vuoto di autostima e porta ad un delirio di onnipotenza. Imparate a chiedere aiuto e a mettere a tacere l’orgoglio e la presunzione”.

“Mi chiamo Fabio, ho 19 anni, ho cominciato con la cocaina e mi sono trovato in un precipizio. Uscirne è stata dura, ma ora sono in Comunità e frequento la scuola. La droga ci porta ad interrompere i rapporti più importanti: quelli con la nostra famiglia. Non lasciate che entri nella vostra vita e vi annulli. Abbiate il coraggio di ritrovare voi stessi e il vostro cammino. Una vita nuova è possibile, quando qualcuno arriva a tenderci una mano. La Comunità Incontro è stata la mia ancora di salvezza”.

La Comunità di Molino Silla, in Italia, ha 6 sedi residenziali (nel Lazio, in Lombardia, in Campania, in Puglia, in Sicilia e in Sardegna). All’estero è presente in Spagna, Thailandia, Bolivia e Costa Rica. In Italia può fare riferimento anche a diversi Gruppi di appoggio dislocati in tutto il Paese.

Il 90% di quanti hanno portato a termine il programma di recupero della Comunità Incontro vive oggi una vita senza droga.

A Cerveteri i Verdi con Pascucci

Dopo la grande soddisfazione per l’approvazione del Piano Regolatore, strumento che rimette ordine al caos urbanistico che ha segnato lo sviluppo di Cerveteri in questi anni, arriva l’annuncio dei Verdi che sosterranno il Sindaco Alessio Pascucci anche nel suo secondo mandato.

“È un traguardo importantissimo per Cerveteri, che può tornare a sperare in un futuro migliore! – afferma Giuseppe Zito, Vicesindaco del Comune di Cerveteri con delega alla programmazione economico-finanziaria, che aggiunge – “Abbiamo un Piano Regolatore che risponde alle esigenze della città e non agli interessi di pochi: uno strumento pensato per recuperare ai danni fatti da chi ha consentito negli anni uno sviluppo disordinato senza lasciare alla città ne opere pubbliche ne aree dove costruirle”.

Stefano De Petris, Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale aggiunge: “In un momento in cui i Comuni non hanno più i fondi per garantire neanche il pagamento degli stipendi abbiamo dovuto trovare uno strumento per tornare a dare risposte concrete. Dopo aver approvato le linee guida il 30 Luglio 2015 abbiamo avviato uno straordinario percorso di partecipazione nella città, abbiamo ricevuto proposte che sono state al 97% recepite nella variante adottata lo scorso 2 Maggio. Vorrei peraltro sottolineare che in questo percorso abbiamo incontrato migliaia di cittadini ma non abbiamo ricevuto mai nessuna proposta dalle altre forze politiche che oggi lo criticano, forse senza neanche conoscerlo”.

“In questi cinque abbiamo rimesso a gara tutti i servizi che da decenni venivano prorogati ottenendo notevoli benefici sia in termini economici che di qualità del servizio – ha spiegato Giuseppe Zito – abbiamo risolto i problemi urbanistici che da trent’anni bloccavano la città minando la stabilità delle varie Amministrazione che si sono susseguite. Abbiamo avviato i più grandi investimenti della storia di Cerveteri sull’edilizia scolastica e sulla manutenzione stradale”.

“Per questo motivo sosterremo di nuovo il Sindaco Alessio Pascucci, per terminare il lavoro avviato, per non ricominciare di nuovo da zero, per rendere evidente i processi di cambiamento che abbiamo lanciato durante il primo mandato. A breve presenteremo la nostra lista composta prevalentemente da persone che provengono dalle battaglie a difesa dell’ambiente e dal mondo della scuola”.

in occasione della Giornata mondiale per le vittime dell’amianto, proiettato il film-inchiesta “I Vajont” all’Istituto Superiore “Giuseppe di Vittorio” di Ladispoli

In Italia, non c’è un solo Vajont, ma tanti Vajont, uno a L’Aquila, uno a Terni, uno a Genova, uno a Paderno Dugnano, uno a Viareggio, uno a Broni, uno per ogni luogo in cui i diritti dei lavoratori e dei cittadini vengono umiliati dal sistema tirannico dell’interesse cieco e del profitto über alles.

E venerdì 28 aprile, in occasione della Giornata mondiale per le vittime dell’amianto, nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Giuseppe di Vittorio” di Ladispoli, è stato proiettato il film-inchiesta “I Vajont”, di Maura Crudeli e Lucia Vastano. L’iniziativa rientra nel Progetto “#tuttiuniticontrolamianto”, coordinato dalla Prof.ssa Paola Cola, Docente di Costruzioni e Disegno Tecnico. All’incontro ha partecipato anche Silvana Zambonini, referente per il Lazio dell’A.I.E.A. (Associazione Italiana Esposti Amianto), nata dal movimento di lotta per la salute “Medicina Democratica” e fondata nel 1989 a Casale Monferrato. Ad un anno dalla sua prima nazionale a Broni, il documentario prodotto da AIEA e ‘Medicina Democratica’ continua a scuotere le coscienze di tutta Italia.

“Il film è magistralmente diretto da Maura Crudeli e da Lucia Vastano, – ha dichiarato Fabrizio Protti, Presidente dell’Associazione “Sportello Amianto Nazionale” – due nomi che fanno del giornalismo d’inchiesta una ragione di vita e che in questo film hanno messo il cuore, creando un piccolo capolavoro in cui si racconta la contrapposizione tra “Il Mondo e l’umanità, che oramai sembrano non andare più di pari passo”. Il Vajont è come un fiume dentro il quale finiscono tutti i torrenti che raccontano la storia di cosa sia capace l’uomo per profitto, avidità, potere e indifferenza. Nei Vajont si inciampa sempre e ovunque dal Nord al Sud, passando da Broni, Viareggio, Genova, L’Aquila fino all’India.

La stessa incredibile storia raccontata dalla voce di chi deve lottare per i propri diritti e per chi quei diritti li ha persi per sempre”. 4000 le persone che ogni anno muoiono in Italia a causa dell’amianto. Motivo dei decessi, nella maggior parte dei casi, l’esposizione dovuta ad esigenze professionali, ma sono in crescita anche le vittime civili, casualmente esposte all’amianto. 1 milione i lavoratori che fino ad oggi, hanno avuto un’esposizione significativa, ma si arriva a 3 se si includono anche i non lavoratori.
Secondo gli esperti, visto il periodo di lunga incubazione del tipo di tumore legato all’asbesto (dai 20 ai 40 anni), il picco dei casi arriverà nel 2020. Una vera e propria emergenza a 25 anni dalla Legge 257/92, che vietò in modo tassativo “l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto” (la Germania aveva detto ‘no’ già negli anni Quaranta). Ma non tutte le regioni italiane hanno ancora portato a termine il censimento dei siti a rischio, necessario per le bonifiche. Il C.N.R. stima, infatti, che nel nostro Paese ci siano ancora 32 milioni di tonnellate di amianto. 34.000 i siti sinora mappati (comprensivi, purtroppo, di scuole, ospedali e caserme), 500 dei quali classificati come “di primaria priorità’.

Il 21 aprile 2005 a Porto Alegre, in Brasile, nell’ambito del Forum Mondiale sull’amianto, fu proposta dall’ABREA (Associazione Brasiliani Esposti Amianto) una giornata da dedicare alla memoria delle vittime dell’asbesto. A settembre dello stesso anno, in occasione della Conferenza Europea sull’amianto svoltasi a Bruxelles, tale proposta fu ribadita e fu assunta la decisione di celebrarla il 28 aprile di ogni anno, in corrispondenza con la ‘Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro’.

Cerveteri: cultura, tradizione e solidarietà per la Festa di San Michele Arcangelo

Grande attesa a Cerveteri per i festeggiamenti per San Michele Arcangelo. L’Amministrazione comunale di Cerveteri, con la collaborazione della Pro Loco, dei Rioni, e delle Associazioni del territorio ha in programma tre giorni di cultura, arte, spettacolo e tradizione. Tante le iniziative, tutte ad ingresso gratuito, destinate a tutta la famiglia.

“Tre giorni di Festa dedicati alla nostra città e al nostro Santo Patrono – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – mi complimento con la Pro Loco e tutti i nostri Rioni per il ricco programma di iniziative organizzato. Sono orgoglioso inoltre che nel cartellone dei tanti eventi che si svolgeranno, ci siano delle iniziative dedicate a raccogliere fondi verso le popolazioni colpite dal sisma. Sono certo che la nostra città parteciperà numerosa e si dimostrerà ancora una volta una città solidale”. Sabato 6 maggio dalle ore 18.30 apertura degli stand espositivi e degli stand enogastronomici della Pro Loco e dei Rioni. Dalle 20.00 musica ed intrattenimento, una serata di raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto.

Ricco e variegato il programma di domenica 7 maggio. Come ogni prima domenica del mese alla Necropoli della Banditaccia e al Museo Nazionale Caerite l’ingresso sarà gratuito. Per l’occasione l’Amministrazione comunale promuove visite e tour guidati. In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono torna anche il Caere Express, il trenino turistico che ogni volta attira tantissimi turisti e visitatori. In programma visite alla meravigliosa Via degli Inferi, alla Tomba delle Colonne Doriche e all’interno del Recinto della Necropoli.

Si comincia alle ore 10.00 con le animazioni per i bambini in sella a cavalli e minipony. Alle ore 12.00 Apertura di stand gastronomici e pic nic all’interno del Parco della Legnara. Dalle 15.30 parte un ricco pomeriggio di giochi. Si comincia con il torneo di briscola, per poi proseguire alle 16.30 con la tradizionale ‘Gara della Pasta’. Alle 17.00 ad animare la festa sarà il Gruppo Bandistico Caerite, che sfilerà in musica nelle vie del Centro Storico.

Alle 17.15 Rioni protagonisti con ‘Pasticciere in passerella’ e la consueta gara del dolce più buono , più simpatico e gustoso. Alle 18.30 il divertimento prosegue con ‘il Palo della Cuccagna’, una vera e propria tradizione della Festa del Santo Patrono. La serata prosegue alle 19.30 con la musica del Gruppo Bandistico Caerite e gli stand gastronomici della Pro Loco e dei Rioni. Lunedì 8 maggio, giorno di San Michele Arcangelo, come tradizione processione solenne in onore del Santo Patrono per le vie del paese. Partenza dalla Chiesa Santissima Trinità in Via Fontana Morella a partire dalle 20.30.

I festeggiamenti del Santo Patrono interesseranno anche il Borgo di Ceri, con la seconda edizione di ‘Io Vino’, un ciclo di degustazioni dedicate ai sapori delle Regioni Marche e Campania all’interno della suggestiva cornice di Palazzo Torlonia.

Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 3383108758.

Bonus mamma ad Anguillara Sabazia

Da oggi 4 maggio 2017 sarà possibile ad Anguillara Sabazia,  fare domanda presso l’Inps per il cosiddetto ‘bonus mamma’: è disponibile infatti la procedura telematica di acquisizione delle domande relative al premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore, previsto dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017). Il beneficio economico sarà corrisposto dall’Inps su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’8° mese) oppure alla nascita o adozione o affido, per gli eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017.

Il premio è concesso in un’unica soluzione per evento ed in relazione ad ogni figlio nato o adottato/affidato.
Per avere diritto alla prestazione, le gestanti/madri devono essere in possesso della cittadinanza italiana o comunitaria; le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiate politiche e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane; per le cittadine non comunitarie è richiesto il possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini Ue previste dal D.L. 30/2007.

Per ulteriori informazioni si rimanda a http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/news/1416-bonus-mamme/

Pace o Guerra: il 7 maggio inaugura a Bracciano la mostra “Lampi di Memorie”

L’interessante mostra “Lampi di Memorie”, con documenti, fotografie e cimeli della Grande Guerra chiude a Bracciano l’intenso programma organizzato dall’Associazione Eserciti e Popoli, presieduta dal generale Giorgio Zucchetti, nell’ambito del Progetto “Pace o Guerra: Il 1914 I Dilemmi del Novecento”.

La mostra, che coincide con l’evento “Domenica in Archivio” ideato dall’assessore alla Cultura di Bracciano Elena Felluca, verrà inaugurata domenica 7 maggio alle 10 presso l’archivio comunale di Bracciano in piazza Mazzini 5 e resterà aperta fino al 28 maggio. Sarà un’occasione per approfondire le tematiche attraverso le immagini, le documentazioni e i cimeli esposti, tra le quali alcune divise originali dell’epoca, del primo conflitto mondiale che per l’Italia è considerata anche la quarta guerra di indipendenza.

“Con questa mostra – commenta l’assessore Felluca – siamo giunti a conclusione del progetto “Pace o Guerra”, un’iniziativa curata magnificamente dall’associazione Eserciti e Popoli. Il lavoro di studio e divulgazione di una fase storica cruciale per l’assetto politico e culturale mondiale, ha avuto un notevole impatto sul territorio di Bracciano attraverso vari eventi che hanno interessato le scuole, con seminari e proiezioni di film sul tema della Grande Guerra, e, più in generale, la popolazione di Bracciano con l’emozionante concerto del 25 aprile scorso che ha visto l’interazione di diverse associazioni ed una grande partecipazione. Non posso far altro che ringraziare l’associazione Eserciti e Popoli per il loro notevole contributo alla crescita culturale di questo Comune”.

Il programma di Bracciano ha coinvolto studenti in ricerche ed approfondimenti. Realizzati inoltre un importante seminario, proiezioni e un concerto che ha toccato i cuori grazie alla esecuzione celebri canti militari italiani tra le quali “La canzone del Piave”. Il progetto “Pace o Guerra: Il 1914 I Dilemmi del Novecento”, finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della legge n. 6 del 7 agosto 2013, coinvolge oltre al Comune di Bracciano (Comune capofila) anche i Comuni di Anguillara, Campagnano Romano, Cerveteri, Formello, Mazzano Romano, Oriolo Romano, Tolfa assieme alla Soprintendenza Archivistica del Lazio, l’Istituto Luce e l’Istituto Storico per il Risorgimento.

La mostra, a ingresso libero, resterà aperta il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.

Fabio Fucci partecipa alla cerimonia dell’Anniversario dell’attentato delle Brigate Rosse, in cui persero la vita gli agenti di P.S. Antonio Mea e Pierino Ollanu

Questa mattina il Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma Capitale, Fabio Fucci, ha partecipato alla cerimonia dell’Anniversario dell’attentato delle Brigate Rosse, in cui persero la vita gli agenti di P.S. Antonio Mea e Pierino Ollanu. “Dopo quasi quaranta anni non possiamo dimenticare chi ha sacrificato la propria vita per difendere la nostra libertà e democrazia. Gli agenti di Polizia – ha detto Fabio Fucci – che sono deceduti sotto i colpi dei brigatisti rossi li abbiamo onorati e ricordati stamane con la deposizione della corona a Piazza Nicosia a Roma. La violenza contro le Istituzioni – ha concluso Fucci – non ha mai giustificazione e a nome mio e dei cittadini dell’area provinciale di Roma, voglio rivolgere gratitudine per il quotidiano lavoro delle Forze di Polizia, sempre in prima linea a difesa della democrazia e dei suoi organi di rappresentanza.”

Mauro Porro (consigliere comunale di Cerveteri): adottato ieri il nuovo PRG e scongiurato un attentato alla democrazia

Riceviamo e pubblichiamo: 

Nel Consiglio Comunale di Cerveteri del 02/05/2017, l’ultimo di questa consigliatura, i Consiglieri hanno neutralizzato il tentativo del Presidente del Consiglio, Salvatore Orsomando, di boicottare la democratica discussione del punto all’O.d.G. sull’adozione del Nuovo Piano Regolatore.

La città di Cerveteri aspettava da decenni questo fondamentale e improcrastinabile atto. Tante delle precedenti Amministrazioni sono finite anzitempo non appena hanno provato a mettere mano su questo tema perché, probabilmente, non si raggiungevano gli accordi dettati dalle varie “scuderie”. Invece, la nostra scuderia sono i circa 40.000 cittadini di Cerveteri dei quali vogliamo a tutti i costi difendere i diritti. Noi crediamo che esistano diritti “ad personam”, validi solo per alcuni: i diritto non sono un privilegio.

Il Presidente del Consiglio Salvatore Orsomando, forse pensando di essere nel Medio Evo, ha pensato di sciogliere il consiglio “di imperio”. I restanti Consiglieri sono invece tutti giustamente rimasti al proprio posto, e i lavori del Consiglio sono potuti andare avanti sotto la direzione della Consigliera Federica Battafarano, Vice Presidente del Consiglio, che legittimamente ha assunto la presidenza in seguito all’abbandono dell’Aula da parte del Presidente.

Il disegno di boicottaggio del Nuovo Piano Regolatore inizia già dalla Conferenza dei Capigruppo, che vede riuniti i Consiglieri in rappresentanza dei vari gruppi politici presenti nel Consiglio Comunale. Ben 14 Consiglieri su 16, più il Sindaco presente alla seduta, chiedevano la convocazione del Consiglio nelle date del 24 e 26 Aprile, ma il Presidente del Consiglio, in barba alle indicazioni di tutti, ha deciso unilateralmente di convocare la seduta per il 28 aprile, primo dei 45 giorni di rispetto elettorale, come palesato più volte da tutti i presenti.

Non solo. Ben 12 Consiglieri Comunali hanno successivamente sottoscritto e inviato al Presidente un appello nel quale si chiedeva di rivedere la data di convocazione. Anche questo atto è stato ignorato da Orsomando, il quale, come se non bastasse, ha deciso di dividere l’ordine del giorno in due parti, fissando il proseguimento dei lavori per il 02/05/2017, in pieno periodo di rispetto elettorale.

Questi le fasi, scientificamente pianificate, del boicottaggio dell’adozione del Nuovo Piano Regolatore.

In Aula, dopo vari interventi, anche accesi, dei Consiglieri finalmente si è proceduti alla discussione del punto sulla Variante Generale al Piano Regolatore, sviluppatasi in modo civile e democratico alla presenza dei centinaia di cittadini intervenuti, che non hanno fatto mancare il proprio appoggio ai Consiglieri rimasti in Aula a discutere dei temi importanti per la città.

Il Nuovo Piano Regolatore dei cittadini di Cerveteri finalmente è stato adottato con votazione che, oltre la quasi totalità dei consiglieri di maggioranza, ha visto alzare le mani anche di alcuni consiglieri di minoranza, più della metà. Come Consigliere Comunale di Cerveteri sono orgoglioso di aver servito la mia città al fianco dei miei colleghi di maggioranza e ai collaborativi e civili colleghi della minoranza ma soprattutto di aver sostenuto col mio impegno il Sindaco Alessio Pascucci, al quale auguro, per il bene di questa città, di continuare ad essere il Sindaco per i prossimi cinque anni.

Mauro Porro, Consigliere Comunale, Capogruppo di Governo Civico – coalizione ESSERCI