19 Dicembre, 2025
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Blog Pagina 3911

XI Tavolo Nazionale sui Contratti di Fiume

Proseguono le iniziative per la preparazione dell’XI Tavolo Nazionale sui Contratti di Fiume in programma per fine anno. Grande interesse e partecipazione si è registrata quest’oggi allo Spazio Europa di Roma da parte di numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, della ricerca e dell’associazionismo che si sono incontrati per discutere del contributo dei Contratti di Fiume alla gestione dei bacini idrografici. I lavori sono stati aperti dalla direttrice Gaia Checcucci della direzione per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente, che ha evidenziato come i Contratti di Fiume siano degli strumenti strategici per l’attuazione dei programmi e delle misure dei Piani di gestione delle Acque e Piani di Gestione Rischi Alluvioni approvati nel 2016. Lo scorso anno infatti si è avviata una riforma di semplificazione che ha visto la costituzione e l’avviamento delle Autorità di bacino distrettuali, organi deputati al governo dei distretti idrografici.

“La riforma delle Autorità di Bacino – spiega la direttrice – è una rivoluzione che consente una significativa semplificazione che si evidenzia con una gestione più efficace delle risorse naturali in primis acqua e suolo. È importante ora – ha continuato Checcucci – valorizzare e governare le esperienze maturate con i Contratti di Fiume per avviare, attraverso la partecipazione e la condivisione, l’attuazione di programmi di misure in linea con la pianificazione di distretto al fine di perseguire obiettivi di miglioramento ambientale e di prevenzione e gestione dei rischi. I Contratti di Fiume – ha precistato la direttrice – non sono un nuovo atto di pianificazione, né tantomeno un nuovo livello decisionale, ma rappresentano un processo di governance basato sull’interazione sinergica tra gli stakeholder che attua le misure win win previste dalle direttive europee in materia di gestione delle acque e gestione rischi alluvioni. E di fatto attuano, attraverso il coinvolgimento di più soggetti e per mezzo di una gestione partecipata, la pianificazione di distretto a scala di maggior dettaglio al fine di perseguire la tutela e corretta gestione delle risorse idriche. Oltre alla valorizzazione del territorio e dell’ecosistema fluviale contribuendo allo sviluppo locale del territorio con azioni sostenibili in termini ambientali, sociali ed economici”.

Su impulso del Ministro Galletti sarà istituito entro la fine dell’anno un Osservatorio nazionale sui “Contratti di Fiume” per favorire la loro corretta applicazione, ponendo il ministero nel ruolo di riferimento nazionale e di guida, con una banca dati per seguirne l’evoluzione e conoscerne punti di forza e debolezza, favorendo scambi e collaborazioni tra le varie esperienze italiane.

I Contratti di Fiume saranno anche un tema centrale della Conferenza mondiale dei grandi fiumi, che si terrà a Roma dal 23 al 25 ottobre prossimi, in cui rappresentanti di corsi d’acqua di tutti i Continenti metteranno a confronto idee e sfide quotidiane per combattere gli effetti dei mutamenti climatici, del dissesto idrogeologico, dell’inquinamento e della siccità, come anche dei conflitti per l’accesso all’acqua.

Fonte: http://www.minambiente.it/notizie/acqua-contratti-di-fiume-strumento-centrale-nella-gestione-dei-bacini-idrografici

Anguillara: proteste contro l’ordinanza “anti-bagnanti”

I cittadini contestano la legittimità del provvedimento sulle spiagge dell’Amministrazione comunale

Si potrebbe dire che il caldo fa brutti scherzi o che l’eccesso di decoro porti a soluzioni poco lungimiranti, eppure alla fine quello che conta è il risultato. Spiagge assolate, deserte, sicuramente affascinanti, ma spente. Una stagione estiva senza dubbio fuori da ogni parametro e aspettativa, nessun bagnante in acqua, nessun bambino sprizzante in spiaggia e nessun infradito sulla passeggiata del lungolago. Questa la sintesi del divieto di balneazione attuato dal Comune di Anguillara con Ordinanza Dirigenziale N.R.G. 58 del 3/5/2017, ormai diventato famoso, affisso all’inizio della costa lacustre e destinato ai cittadini e ai turisti.
Cercando di comprendere la logica per un rapido abbellimento urbano e per un controllo assai fatiscente del lungolago, non si arriva invece ad afferrare l’eticità e perchè no, la legittimità dell’ordinanza.

Secondo il D.Lgs. n. 116/2008, Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE, risulta infatti abbastanza evidente il merito di “competenza regionale nell’individuazione delle acque di balneazione e punti di monitoraggio” e la competenza comunale nella “delimitazione, prima dell’inizio della stagione balneare, delle acque non adibite alla balneazione e delle acque di balneazione permanentemente vietate ricadenti nel proprio territorio, in conformità a quanto stabilito dall’apposito provvedimento regionale” e “la delimitazione delle zone vietate alla balneazione qualora nel corso della stagione balneare si verifichi o una situazione inaspettata che ha, o potrebbe verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti”. E andiamo avanti: “la Regione Lazio individua annualmente con Delibera di Giunta Regionale le acque destinate alla balneazione e le acque che ne sono escluse, nonché la durata della stagione balneare”.

Quindi, in base a quanto si espone per legge, quel divieto sembra tutt’altro che legittimo.
In particolare il Comune di Anguillara ha decretato nell’affissione che: “Zona 1 – Via Reginaldo Belloni da piazza del Molo fino allo Chalet del Lago. La stagione ha inizio il 15 maggio e termina il 30 settembre. La balneazione non è consentita”, senza nessun apposito provvedimento regionale.

Già diversi cittadini si sono mossi per chiedere al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco, all’Assessore e agli Uffici Tecnici competenti per materia di annullare l’Ordinanza Dirigenziale e, soprattutto, di verificare se lo sgombero forzato dei bagnati da parte della Polizia Zoofila sia realmente legittimo.

Aspettando aggiornamenti sulla questione, vi auguriamo una buona, ma non troppo divertente, estate ad Anguillara!

Benedetta Onori

Vigna Clara, Torquati (PD): bene sit-in ma municipio assente, subito ODG in consiglio

Ringrazio quanti questa mattina hanno manifestato davanti al Tar del Lazio per chiedere la riapertura della stazione di Vigna Clara e perché sia evitata una nuova proroga allo stop. Come anche in altre occasioni, dispiace constatare l’assenza delle autorità municipali e dei consiglieri di maggioranza che forse non comprendono che si tratta di una ferrovia fondamentale per la mobilità: l’apertura di Vigna Clara consentirebbe di raggiungere in pochi minuti i principali vettori della metro A e B. Il Tar non proceda ad un nuovo stop, ma riapra piuttosto un percorso virtuoso perché il tratto ferroviario sia riaperto.

La Presidenza del Consiglio del Municipio XV recuperi le vistose assenze di oggi al Sit-In e accetti di portare in Aula l’ordine del giorno presentato dal gruppo municipale del Pd lo scorso aprile. Si tratta di discutere apertamente su due grandi temi generali che ci stanno particolarmente a cuore: il raddoppio del binario sulla linea Vigna Clara – Valle Aurelia e la chiusura dell’Anello Ferroviario Nord di Roma.

Chiediamo che si apra un dibattoto in Aula e che sia fatta chiarezza anche sulle tante idee che illustriamo nello stesso ordine del giorno: la riprogettazione e la riconversione delle aree adiacenti alla ferrovia – attualmente abbandonate – in posti auto; la messa in sicurezza, anche dal punto di vista pedonale, di Via Monterosi; la riqualificazione ambientale delle zone attraverso la piantumazione di alberi e la creazione di aree di sosta; la tutela e la regolarizzazione del mercato rionale di Piazza Diodati, concordando con gli esercenti, Roma Capitale, il Municipio XV e RFI un piano di riqualificazione e ristrutturazione dell’area occupata e dei banchi stessi.

Il Municipio, oggi assente al fianco dei cittadini che hanno partecipato al sit-in, recuperi con un Consiglio dedicato e con una discussione aperta”.

Daniele Torquati, capogruppo Pd in Municipio XV

Notti d’estate tra la Necropoli della Banditaccia e il Santuario di Pyrgi

Sabato 8 luglio, sabato 19 agosto e sabato 2 settembre aperture straordinarie notturne a Cerveteri e Santa Severa

necropoli luglio 1Da Caere a Pyrgi è il titolo del nuovo ciclo di visite guidate che l’Amministrazione comunale di Cerveteri, insieme alla Soprintendenza e Artemide Guide propongono per l’Estate. Tre imperdibili appuntamenti per visitare il sito UNESCO della Necropoli della Banditaccia e per conoscere un’altra perla del litorale romano: un’altra culla della cultura etrusca come Santa Severa.

“Le visite guidate, il turismo e la promozione del patrimonio storico e artistico del litorale rappresentano uno dei punti di forza dell’offerta culturale estiva della nostra città – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – anche quest’anno saranno numerose le iniziative e le aperture straordinarie dei nostri siti UNESCO, tante serate in cui tra musica, degustazioni enogastronomiche ed intrattenimenti venire nella nostra città sarà davvero emozionante. Per tutto luglio e agosto infatti proseguiranno gli appuntamenti con ‘Notti d’Estate in Etruria’, con visite teatralizzate e concerti all’interno della Necropoli della Banditaccia”.

 

 

Tre le date da mettere in calendario: sono quelle di sabato 8 luglio, sabato 19 agosto e sabato 2 settembre.
Un viaggio tra Cerveteri e Santa Severa per vivere in pieno l’arte e la cultura degli antichi etruschi. Il tour prevede l’apertura straordinaria della Tomba dei Cippi Iscritti e delle Fasce Dipinte, all’interno della meravigliosa cornice della Necropoli della Banditaccia.

Il tour prosegue a Santa Severa, per la visita serale dell’Antiquarium con il suggestivo affaccio sulla baia, con il porto e il celebre santuario di Pyrgi. A visita terminata si farà rientro a Cerveteri.

Punto di partenza, il punto di informazione turistica in Piazza Aldo Moro, alle ore 18.00. Il trasferimento da Cerveteri a Santa Severa avverrà tramite una navetta messa a disposizione. Per informazioni, chiamare i numeri 06.99.55.26.37 e 392.61.21.692. La prenotazione è obbligatoria.

Gruppo PD XV Municipio: Cesano e Osteria Nuova umiliate dal M5S

Abbiamo assistito ad una vera e propria farsa a 5 stelle: un Consiglio Municipale dove la maggioranza, alla presenza del direttore generale di Ama spa, ha dapprima negato e poi ammesso l’esistenza del progetto del nuovo impianto di compostaggio tra Cesano e Osteria Nuova. Il voto contrario del gruppo del PD e delle altre opposizioni non è stato numericamente sufficiente a fermare un’idea e ùn progetto che chiede alla nostra periferia di farsi carico dello smaltimento dell’umido di ben tre Municipi della città. In questo primo anno di Amministrazione per Cesano e Osteria, periferia delle periferia nord di Roma, non c’è stata una proposta capace di impreziosire questi territori lontani dal centro. Cesano e Osteria Nuova sono state umiliate. Non siamo contrari al compostaggio in generale, ma crediamo che il piano industriale di Ama non possa essere limitato solo alla verifica delle aree disponibili. Il territorio va studiato. La viabilità va considerata, quanto il disagio arrecato ai residenti.

Si deve inoltre tenere conto dei siti disponibili che deve indicare la Città metropolitana, cioè la stessa Sindaca Raggi. Riteniamo approssimativo e poco rispettoso dei territori e dei consiglieri tutti anche l’atteggiamento della Giunta e in particolare dell’assessore all’ambiente del Municipio XV che, come si desume da quanto dichiarato da AMA questa mattina, hanno indicato l’area senza nessuna autorizzazione da parte dell’Aula. Non è democratico e soprattutto  contravviene  a ben due proposte di risoluzione votate all’unanimità nella vecchia e nella attuale consiliatura nelle quali si chiedeva di realizzare solo ed esclusivamente una isola ecologica ad uso esclusivo dei cittadini e non un impianto di conpostaggio. Fanno accordi senza dirlo, non rispettano gli eletti, mancano di trasparenza, umiliano i territori e non ascoltano i cittadini. Continueremo a fare la nostra parte opponendoci. Per il bene del Municipio, dei suoi residenti e per la democrazia.

Gruppo Consiliare del Partito Democratico del XV Municipio

Nuovo DTC del Lazio: investimenti per 41,7 milioni di euro

“Promuovere lo straordinario patrimonio culturale del Lazio attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative: è l’obiettivo del nuovo DTC presentato oggi dalla Regione Lazio e dai Ministeri dell’Istruzione e dei Beni Culturali per realizzare interventi di recupero e conservazione di monumenti, aree archeologiche e opere d’arte, oltre a garantire maggiori modalità di fruizione delle risorse artistiche e archeologiche” dichiara Massimiliano Valeriani, capogruppo PD alla Regione Lazio.

Con l’accordo di “Programma Quadro” prende avvio un piano di investimenti pari a 41,7 milioni di euro, equamente ripartito tra fondi regionali e ministeriali, per attuare cinque grandi progetti di valorizzazione delle eccellenze del Lazio, anche mediante il consolidamento dei processi di innovazione delle imprese e degli organismi di ricerca dedicati al patrimonio culturale regionale.

In particolare, è prevista la costituzione sperimentale di un Centro di Eccellenza e Polo dell’Innovazione nel campo della formazione e della ricerca nel settore delle tecnologie dei Beni Culturali per un investimento di 6 milioni di euro. Sarà composto dall’Anagrafe delle Competenze (ADC) e da una Scuola di Alta Formazione, che dovranno permettere di individuare e sviluppare da un lato corsi e/o master ad hoc per la definizione di nuove professioni nel settore delle tecnologie dei Beni Culturali, mentre dall’altro di sviluppare dei progetti di ricerca attraverso una serie di laboratori dedicati. Gli altri interventi riguardano progetti di ricerca per la valorizzazione, conservazione, recupero e fruizione del patrimonio culturale del Lazio, anche di opere non esposte (museo impossibile), attraverso l’impiego di piattaforme digitali e di altre tecnologie come ad esempio Virtual Heritage Center e Infomediary per il trasferimento tecnologico.

Le principali tecnologie innovative da realizzare e applicare riguarderanno 6-7 siti-monumenti-itinerari scelti dalla Regione Lazio previa consultazione, per risorse pari a 23,2 milioni di euro. Investimenti nel capitale di start-up, spin-off e PMI, che vogliano realizzare attività ad alto contenuto tecnologico ed innovativo o abbiano necessità di avviare processi di rinnovamento o miglioramento tecnologico di processo e/o di prodotto, che avverranno in compartecipazione con investitori privati. Poi, interventi finalizzati alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie per una migliore fruizione dello spettacolo dal vivo (musica, teatro, danza) anche attraverso il sostegno alla realizzazione di infrastrutture all’avanguardia che posizionino la produzione culturale delle arti performative della regione nel panorama più innovativo a livello nazionale e internazionale. Infine, Attività di supporto alla comunicazione e promozione nazionale e internazionale delle tecnologie realizzate e dei beni valorizzati attraverso accordi di distribuzione internazionali, organizzazione di missioni incoming di operatori turistici stranieri, partecipazione congiunta delle imprese laziali ad eventi internazionali.

Festa dell’Unità a Oriolo Romano da venerdì 14 a domenica 16 luglio

festa unità orioloTorna a Oriolo Romano la festa dell’Unità, sarà la 36° edizione nel paese in provincia di Viterbo e a pochi chilometri di distanza dal Lago di Bracciano.

Emergenza idrica: Zingaretti firma il decreto di calamità naturale

Oggi ho firmato il Decreto per la dichiarazione dello stato di calamità naturale” scrive in una nota Nicola Zingaretti. Questa mattina, mercoledì 5 luglio, il presidente della Regione Lazio ha preso questo provvedimento a seguito della crisi idrica che da alcuni mesi ha colpito il Lazio. “Diverse le condizioni sui cui è stato costituito il testo del Decreto, a partire da gravosi eventi di natura metereologica che si sono verificati nel territorio della regione. Si è infatti determinata una diffusa e generalizzata criticità, connessa alla scarsità di risorsa idrica, dovuta alla mancanza di piogge autunnali. Con il mese di giugno, questa criticità ha assunto livelli eccezionali”.

Diversi comuni hanno trasmesso all’Agenzia Regionale di Protezione Civile richieste di approvvigionamento di acqua ad uso potabile e zootecnico, causa carenza delle relative sorgenti. “Allo stesso tempo, i gestori del servizio idrico integrato hanno prelevato oltre misura dai siti affidatigli in concessione – e continua – La concomitanza di tali elementi ha costituito uno scenario sempre più preoccupante”. Non solo crisi idrica, ma anche aumento degli incendi “solo a giugno 2017 c’è stato un aumento del 300% rispetto allo stesso periodo del 2016, sull’intero territorio laziale. Nell’ambito dell’Ato 4 e dell’Ato 5, che insieme comprendono i Comuni della provincia di Latina e Frosinone ed alcuni Comuni della provincia di Roma, si sono registrate situazioni di particolare gravità, evidenze che hanno indotto i presidenti degli stessi A.T.O. a richiedere l’attivazione dello stato di emergenza idrica. Questo scenario ha dunque reso indispensabile procedere all’adozione di interventi immediati, urgenti e straordinari, a sostegno della popolazione e delle attività colpite”.

La dichiarazione del presidente della regione Lazio è “un atto importante – commenta il deputato pd Emiliano Minnucci – nei confronti dei nostri territori che devono fare i conti con la grave crisi idrica che sta producendo importanti ricadute ambientali in diverse realtà regionali. Tra le più evidenti, c’è il Lago di Bracciano che ha subito una variazione negativa del livello delle sue acque tanto da mettere a repentaglio lo stesso ecosistema lacustre. A riguardo, dunque, mi auguro che il Decreto sottoscritto da Zingaretti sia il preludio per un tempestivo stop alle captazioni di Acea Ato 2”.

Da qui la richiesta al competente Dipartimento della Protezione Civile, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di poter usufruire di conseguenti sostegni finanziari e dell’adozione di urgenti e straordinari provvedimenti dello Stato, finalizzati a fronteggiare adeguatamente la grave situazione emergenziale.

Cerveteri, il Sindaco Alessio Pascucci replica ai dati di Goletta Verde: ‘analisi che creano solo allarmismo tra turisti e operatori balneari’

Riceviamo e pubblichiamo: 

“Ci risiamo. Anche quest’anno ci vediamo costretti a smentire Goletta Verde che come ogni inizio estate, con un tempismo cronometrico, valuta la qualità delle nostre acque con bandiera nera. Un’analisi che come sempre viene diffusa a livello regionale e nazionale, che non fa altro che consegnare un’immagine fortemente negativa del litorale”. Così Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri commenta gli articoli comparsi nelle ore scorse in cui Goletta Verde comunica gli esiti dei suoi rilevamenti sulla qualità delle acque del litorale romano e del mare di Cerveteri.

“I turisti, i villeggianti e i residenti di Marina di Cerveteri – dichiara Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – possono stare tranquilli. Le nostre acque non sono inquinate. Ma Goletta Verde oramai ci ha abituati a questi comunicati allarmisti, che non fanno altro che minare, in un periodo già di forte crisi a livello nazionale, l’economia delle località di mare come la nostra”.

“Nella nota di Goletta Verde si parla di depuratori mal funzionanti e di rischi per la salute dei cittadini – prosegue il Sindaco Pascucci – una notizia assolutamente falsa. Tutti i depuratori della nostra città sono stati potenziati e da nessuno di essi ci arrivano risultati negativi. Rimaniamo davvero stupiti dalle indagini fatte da Goletta Verde. Mi domando come si possa definire una costa da “bandiera nera”, quando sull’intero tratto di mare solamente una parte risulta non balneabile, ovvero quello che si trova nei 250 metri ai lati delle fossi. Perché le indagini non le fanno sulla restante parte della nostra costa?”.

Il Comitato Difesa Lago Bracciano: “Raggi forte con i deboli, debole con i forti”

Non è assetando i senza tetto di Roma che si salva il lago di Bracciano. Il Comitato per la Difesa del Lago di Bracciano unendosi a quanti giudicano insufficiente e socialmente dannosa la decisione della sindaca capitolina Virginia Raggi di chiudere 2800 fontanelle pubbliche della capitale la invita, anche nella sua veste di sindaca metropolitana, a non scaricare sui deboli e sugli indifesi quelle che sono le responsabilità dell’Acea nell’emergenza idrica in atto, azienda che non può trincerarsi dietro la “piaga” siccità.

Non accettiamo che la nostra battaglia in difesa di un ecosistema protetto come il lago di Bracciano diventi il pretesto per creare ulteriori disagi a che vive in situazioni di indigenza e ciò anche nel rispetto del principio che l’acqua è un bene comune che non può essere negato a nessuno.

Piuttosto che infierire sulla povera gente la sindaca abbia il coraggio di ordinare all’Acea di fare investimenti sull’ammodernamento della rete idrica, sulle stesse fontanelle pubbliche e di intervenire subito a eliminare le rilevanti perdite di acqua e di fermare immediatamente, allo stesso tempo, le captazioni dal lago di Bracciano.

Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano