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Dalle 9.00 alle 16.00 al Centro Sportivo Tor di Quinto SapienzaSport, Via Fornaci di Tor di Quinto
“Domenica 30 novembre dalle 9.00 alle 16.00, a Tor di Quinto, torna “INVICTUS – nessun ostacolo è insuperabile”, la quarta edizione dell’evento promosso dall’Assessorato allo Sport del Municipio XV in collaborazione con la Consulta municipale per i Diritti delle Persone con Disabilità.
Una giornata di promozione dello sport accessibile a tutti, organizzata nell’ambito delle iniziative in programma per il 3 dicembre, Giornata Mondiale per i Diritti delle Persone con Disabilità. Ospitata all’interno del Centro Sportivo Tor di Quinto SapienzaSport, che ringraziamo davvero per aver compreso da subito il senso dell’iniziativa rendendosi ogni anno disponibile, la manifestazione offrirà una giornata all’insegna del gioco, del divertimento e della piena partecipazione di tutti allo sport.
Tra le altre discipline quest’anno sono in programma dimostrazioni ed allenamenti di scherma, con la partecipazione della Bebe Vio Academy che proprio al Sapienza Sport allena i suoi allievi, baskin, rugby integrato, pallanuoto paralimpica, sitting volley, atletica e tiro con l’arco per persone con disabilità.
Con il patrocinio di Sport e Salute e Università La Sapienza partner dell’iniziativa, quella di domenica 30 novembre non sarà solo una giornata dedicata all’attività fisica ma un vero e proprio appuntamento per continuare a promuovere un ambiente sportivo più inclusivo. Con la collaborazione delle tante associazioni sportive presenti, e il supporto dell’Assessorato e della Commissione al Sociale del Municipio XV, che ringraziamo, con Invictus promuoviamo ancora una volta l’inclusione sociale e la consapevolezza sui diritti degli atleti con disabilità, per uno sport accessibile a tutti.”
Così in una nota il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati e l’Assessore allo Sport e al Commercio, Tommaso Martelli.
Il Webinar dello scorso 20 novembre 2025 organizzato dal Servizio Spresal della ASL Roma 4 per le aziende delle costruzioni e per le imprese del porto e dell’area industriale costiera di Civitavecchia
Il rischio per i lavoratori del comparto delle costruzioni e di quelli che operano in scenari peculiari come le aree costiere e i porti ha ancor oggi particolare rilievo soprattutto in ragione della frequenza e delle conseguenze del fenomeno infortunistico.
Pertanto, nell’ambito della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro 2025 si è tenuto lo scorso 20 novembre 2025 il Webinar su “Gestione dell’emergenza sanitaria nel comparto delle costruzioni” organizzato dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spresal) della ASL Roma 4.
L’iniziativa – seguita da oltre 30 stakeholder operanti a vario titolo nelle aziende insistenti sul territorio della ASL Roma 4, medici competenti e operatori dei Servizi Spresal delle ASL del Lazio – è stata introdotta dal Dott. Pierluigi Ugolini (Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Roma 4) che ha sottolineato l’importanza dell’evento che si colloca all’interno del massiccio impegno della ASL Roma 4 nella prevenzione dei danni da lavoro e nella promozione della salute dei lavoratori.
Relatori il Dr. Angelo Sacco (Direttore della U.O.C. Spresal della ASL Roma 4) che ha inquadrato il tema degli aspetti normativi del primo soccorso in azienda, il Prof. Simone De Sio (Associato di Medicina del Lavoro presso la “Sapienza” Università di Roma) che ha illustrato il tema della gestione del soccorso nelle grandi opere infrastrutturali, Il Dr. Andrea Cancellaro (Tecnico della Prevenzione esperto in sistemi di gestione SSL) che ha definito gli aspetti tecnici dell’organizzazione e della gestione delle emergenze e, infine, il Dr. Antonio Scotto di Carlo (medico del lavoro) che ha delineato il ruolo del medico competente nella collaborazione col datore di lavoro alla organizzazione del servizio di primo soccorso nelle aziende edili.
La seconda parte dell’evento ha visto come protagoniste le aziende del porto e dell’area costiera di Civitavecchia con gli interventi dell’Ing. Sara Frattari (responsabile HSEQ Enel Produzione di Civitavecchia) e dell’Ing. Glauco Cozzi (RSPP della azienda Roma Cruise Terminal) che hanno illustrato, rispettivamente, le esperienze dell’Enel Produzione e della RCT nella organizzazione delle emergenze anche alla luce dei nuovi scenari emergenziali come gli eventi climatici estremi e delle esigenze di safety e security.
L’evento si è tenuto nella cornice delle iniziative di assistenza a imprese e lavoratori previste dal Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 (Programma Predefinito n. 7) e del progetto aziendale “Cantieri Sicuri 2025” e ha avuto l’obiettivo di presentare il piano di assistenza, vigilanza e controllo sul tema della gestione delle emergenze negli ambienti di lavoro, e, nel contempo, di promuovere la consapevolezza degli stakeholder del territorio della ASL Roma 4 (imprese del porto e dell’area industriale costiera di Civitavecchia, aziende delle costruzioni, ecc.) chiamati a riflettere sull’importanza di far fronte alle nuove sfide con le migliori pratiche disponibili.
Appuntamento per sabato 29 novembre a partire dalle ore 09:00 con tanti prodotti solidali: pandori, panettoni, candele profumate, cioccolatini e squisite caramelle. La Consigliera comunale e Volontaria Aism Adele Prosperi: “Sostenere la Ricerca, per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla”
A Cerveteri torna il Natale di Aism, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Sabato 29 novembre, a partire dalle ore 09:00, i Volontari dell’Associazione saranno in Piazza Aldo Moro a Cerveteri con i tradizionali prodotti natalizi, il cui ricavato, come sempre, andrà a sostenere le attività di Ricerca Scientifica su una malattia come la Sclerosi Multipla che ad oggi nonostante il grande lavoro quotidiano di medici e ricercatori ancora non ha una cura. A coordinare lo stand solidale di Cerveteri, come ogni anno, la Consigliera comunale di Cerveteri Adele Prosperi, anche storica volontaria di Aism.
“Tra il mondo di Aism e Cerveteri c’è un rapporto estremamente solido che prosegue oramai da oltre un decennio – ha dichiarato la Consigliera comunale Adele Prosperi – così come avviene per tantissime altre iniziative legate alla promozione della Ricerca Scientifica, la risposta della nostra città è sempre molto forte, facendo di fatto di Cerveteri una città amica delle attività di Ricerca.
La Sclerosi Multipla è una malattia che ad oggi non ha una cura: il lavoro costante e quotidiano di medici e ricercatori, sostenuti da Aism, realtà che da oltre mezzo secolo rappresenta una delle maggiori finanziatrici in ambito europeo per la Ricerca Scientifica ha portato a progressi importanti, ma purtroppo non ancora ad una cura. Anche per questo, sabato vi aspettiamo come sempre numerosi al nostro stand solidale: acquistando anche un singolo prodotto, insieme, potremo dare un grande contributo alla ricerca e sperare, insieme, in un mondo finalmente libero dalla Sclerosi Multipla”.
Come sempre tantissimi i prodotti solidali disponibili. Si parte dal classico dolce del Natale, ovvero il Pandoro e il Panettone, una Produzione Bonifanti, eccellenza gastronomica totalmente made in Italy dal 1932. Una confezione elegante, in un formato da 500grammi, per un prodotto realizzato con il cuore nel pieno rispetto della ricetta tradizionale di un dolce davvero magico. Il costo è di 14euro per ogni singolo prodotto.
Sempre in tema di dolci natalizi, anche le “boules di cioccolato”, un’idea regalo originale, elegante e solidale. Al suo interno, deliziose palline di cioccolato, confezionate singolarmente e racchiuse in un formato natalizio a forma di piramide. Un prodotto di prima qualità! Il costo è di 10euro ciascuno.
Dopo il grande gradimento riscosso lo scorso anno, tornano anche quest’anno altri due prodotti davvero speciali: le candele profumate, in vari colori e con eleganti decorazioni natalizie, e le gocce al miele, buonissime caramelle al miele in un grazioso barattolino. Le candele hanno un costo di 8euro, mentre le gocce al miele di 3,50euro.
Infine, la novità delle lenticchie, un prodotto tipico del Natale e di buon auspicio per il nuovo anno. Prodotte dall’Antico Pastificio Umbro, le trovate in confezione da 350grammi. L’auspicio, è che oltre al famigerato “guadagno” che la tradizione indica per chi le mangia, porti anche la speranza per un mondo finalmente libero dalla Sclerosi Multipla.
“La generosità e la sensibilità sul tema da parte della cittadinanza anche quest’anno sono state davvero grandi e sentite: in questi primi giorni, tanti i fondi raccolti grazie al passaparola e agli amici che sempre, ogni volta, sostengono le attività di Aism – ha aggiunto la Consigliera comunale Adele Prosperi – un importante risultato lo avevamo raggiunto già in primavera, con le iniziative ‘Bentornata Gardensia’ e ‘Le Erbe Aromatiche’, e altrettanto stiamo facendo in questo Natale. Come di consueto, al termine della campagna sarà pubblicato sui social e invieremo alla stampa locale, copia del bonifico che effettueremo in favore dell’Associazione con i fondi raccolti. Insieme siamo più forti, sosteniamo la Ricerca, per un Mondo libero dalla Sclerosi Multipla”.
Tre giorni di grande festa da sabato 6 a lunedì 8 dicembre, l’Assessore Manuele Parroccini: “Mercatini, giostre, luci, prodotti tipici ed una grande festa dedicata al Natale”
Il Rione Madonna dei Canneti a Cerveteri “scalda” il Natale.
Tutto è pronta per la seconda edizione della Festa della Pizzetta Fritta: da sabato 6 a lunedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, in Largo Almuneacar, sotto la Grande Quercia, tre giorni di stand gastronomici, mercatini natalizi, animazione per bambini e spettacolo, alternando momenti ricreativi alla solidarietà, con la partecipazione speciale, oltre che di Babbo Natale, degli amici del Vespa Club Cerveteri.
“Tre giorni di festa e divertimento per tutta la famiglia con il Rione Madonna dei Canneti – ha dichiarato l’Assessore Manuele Parroccini – anche quest’anno, come è tradizione, i Rioni saranno protagonisti delle festività natalizie, ognuno con le proprie iniziative e manifestazioni che sempre richiamano tantissime persone.
Anche gli altri Rioni hanno in programma eventi, ai quali stanno lavorando con impegno e passione. Come sempre hanno dimostrato, loro sono l’anima della nostra città, sono coloro che con dedizione mantengono vive le tradizioni e le usanze cittadine. Vi invito pertanto a trascorrere del tempo in loro compagnia, per una giornata diversa, in amicizia e divertente”.
Ricco il programma della seconda edizione della Festa della Pizzetta Fritta. Si comincia sabato 6 dicembre, con l’apertura degli stand dalle ore 10:30. Nel pomeriggio, alle ore 15:00 spazio alla solidarietà con la Raccolta Doni per i piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Palidoro.
I regali raccolti, saranno consegnati dal Vespa Club di Cerveteri ai piccoli ospiti ricoverati in Ospedale: un modo meraviglioso per portare un sorriso e la magia del Natale in corsia. Alle 17:00 occhi al cielo: il Rione Madonna dei Canneti farà nevicare! Una nevicata che accoglierà l’arrivo di Babbo Natale.
Domenica 7 dicembre appuntamenti per l’intera giornata: non perdete al mattino l’animazione e nel pomeriggio, alle ore 15:30 “Willy delle Meraviglie”, bolle di sapone e attrazioni per tutta la famiglia. Alle ore 17:30, spazio al “Christmas Roller Show”, spettacolo sui pattini dei Babbi Natale.
Lunedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, il gran finale: da non perdere a mezzogiorno il carosello musicale del Gruppo Bandistico Cerite e nel pomeriggio “Nevicata con Babbo Natale”.
“Saranno tre giorni di grande festa – conclude l’Assessore Manuele Parroccini – mercatini, giostre, luci, colori e profumi faranno da contorno ad una manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, che anno dopo anno crescerà sempre di più”.
L’Assessore alle Opere Pubbliche Matteo Luchetti: “Arteria viaria di estrema importanza e a grande percorrenza”
Via Mario Pelagalli a Cerveteri è prossima a “cambiare volto”. Conclusi i lavori del “Piano Asfalti 2025” infatti, l’Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Cerveteri ha infatti completato l’iter che porterà quanto prima al rifacimento ex novo dell’intera carreggiata stradale di Via Mario Pelagalli.
“Via Mario Pelagalli è un’arteria stradale di grande importanza all’interno del tessuto viario cittadino – ha dichiarato l’Assessore Matteo Luchetti – oltre ad essere sede del mercato settimanale del venerdì, è una delle vie principali della città e snodo di collegamento tra quartieri ed attività commerciali molto frequentate. Questi lavori, un rifacimento ex novo dell’intero manto stradale, sono possibili grazie alla variante realizzata all’appalto del Piano Asfalti 2025, che nei mesi scorsi ha visto la riasfaltatura completa di diverse strade del territorio, partendo da Campo di Mare e proseguendo per Cerenova, Cerveteri capoluogo e il Borgo del Sasso”.
“Con l’occasione – conclude l’Assessore Luchetti – ci tengo a ringraziare il Geometra Federico Feriozzi e con lui tutto il personale dell’Ufficio Opere Pubbliche, per il lavoro svolto nella realizzazione e messa in pratica del Piano Asfalti, un’opera sulla quale il nostro Comune nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche ha investito 950mila euro per ogni annualità. Nuovi lavori anche nel 2026: il progetto esecutivo è stato già deliberato in Giunta”.
Il sindaco Marco Crocicchi comunica gli aggiornamenti sugli interventi di manutenzione in corso a Bracciano:
𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨: in corso la manutenzione del verde e la pulizia dell’area intorno all’Acquedotto. Gli interventi proseguiranno nei prossimi giorni nelle vie interne del quartiere.
𝐏𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢: continua la manutenzione del verde pubblico per migliorare il decoro urbano e la fruibilità degli spazi comuni.
𝐕𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐧 𝐂𝐞𝐥𝐬𝐨: terminata l’asfaltatura di un ulteriore tratto, in continuità con gli interventi avviati nei mesi scorsi. A breve si procederà con la realizzazione della segnaletica orizzontale.
𝐆𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐠𝐨: proseguono i lavori di riqualificazione del muro perimetrale che costeggia l’area verde.
𝐏𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐂𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐞𝐨: effettuata la pulizia periodica con sfalcio del verde e rimozione dei rifiuti abbandonati.
Prossimi interventi programmati di pulizia e sfalcio:
Martedì 25 novembre: Via Cupetta delle Cartiere e via del Grillo
Sabato 29 novembre Via C. Marchi, Via S. D’Acquisto, via A. Guardati, via M.Ruggeri e via Varisco
Un impegno costante per una città più curata, vivibile e accogliente.
Roma, 24 novembre 2025 – La Regione Lazio celebra domani, martedì 25 novembre, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne con un evento pubblico alle ore 17 presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, Borgo Santo Spirito 2, a Roma.
L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di istituzioni, associazioni, operatori e testimonial del mondo della cultura e dello spettacolo, sarà un momento di riflessione e mobilitazione sociale per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura del rispetto e della parità.
Interverranno: Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Simona Baldassarre, assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile Regione Lazio; Monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Diocesi di Roma; Lamberto Giannini, prefetto di Roma; Isabella Rauti, sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa; Eugenia Maria Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità; Giuseppe Quintavalle, direttore generale ASL Roma 1; Sabrina Cenciarelli, direttrice generale della ASL di Latina; Maria Grazia Passeri, presidente dell’Associazione Salvamamme; Marzietta Montesano, referente del percorso “Codice Rosa” dell’Ospedale Sant’Andrea; Marina Terragni, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; la giornalista e conduttrice televisiva Manuela Moreno; Antonella Faieta, presidente Telefono Rosa; gli attori Claudia Gerini, Maria Grazia Cucinotta, Riccardo Rossi, Neri Marcorè, Gianmarco Tognazzi e il cantautore Amedeo Minghi.
L’incontro, moderato da Eleonora Daniele, sarà arricchito dalla storia di una vittima di violenza: un racconto doloroso ma anche di coraggio e speranza, fondamentale per rompere il silenzio e incoraggiare la denuncia. Durante la kermesse sarà inoltre proposto il concerto della Banda musicale dell’Esercito Italiano e saranno illustrate le iniziative della Regione a sostegno delle pari opportunità e nel contrasto alla violenza di genere.
La partecipazione è libera, con conferma all’indirizzo:
COP30: 30° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Si è svolta dal 10 al 21 novembre a Belem in Brasile, alla Foce del Rio delle Amazzoni.
Conclusioni della COP30
Il bicchiere, per alcuni, non è completamente vuoto
COP30: Ecocidio e genocidio sono parti della stessa crisi
1. Conclusioni della COP30
E’ stato un ennesimo fallimento per chi si aspettava passi avanti verso l’adozione di decisioni concrete; un parziale debole successo – il massimo ottenibile – per chi, invece, ritiene importante non aver fatto passi indietro rispetto a quanto deciso alle precedenti COP 28 di Dubai e COP 29 di Baku su obiettivo climatico e adattamento: insomma, non hanno preso il sopravvento i negazionisti del clima e i Paesi che puntano ancora sull’insostenibile sviluppo economico basato su fossili e sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, ma continuano a bloccare le indispensabili politiche per il contenimento delle emissioni di CO2, rinviate continuamente al futuro. E intanto la crisi climatica, e sociale, avanza, con perdite di foreste e terreni coltivabili, desertificazione e crescente carenza di acqua potabile, eventi estremi, e guerre!
Ci si aspettava un passo importante verso il superamento, seppure graduale, dell’era dei fossili, ma la proposta del presidente brasiliano Lula, sostenuta da una ottantina di stati, in primis Europa, Australia, America Latina e piccole isole, è stata affossata dalla lobby dei fossili: Arabia Saudita e tutti i paesi arabi, Russia, India e gran parte degli Stati africani.
Il documento principale della conferenza, il Global Mutirão, neanche nomina i combustibili fossili, e rimanda tutto a futuri approfondimenti, individuando – ai punti 41 e 42 – due strumenti, il “Global implementation accelerator” e la “Belém mission to 1.5°”: il primo prevede la redazione, entro la fine del 2026, di un rapporto da parte dalle presidenze di COP30 e COP31 (Turchia); il secondo ha un obiettivo analogo, e sarà guidato dalle presidenze di COP 29, 30 e 31, e opererà per i prossimi tre anni.
Petrolio e gas continuano a indirizzare le decisioni, e se si registra un aumento del ricorso alle fonti rinnovabili, a questo non corrisponde una diminuzione dell’uso dei fossili.
In Italia, ad esempio, un rapporto ENEA evidenzia che nel terzo trimestre del 2024 la produzione energetica da fonti rinnovabili è cresciuta dell’8% e, accanto a un calo del carbone (-40%), si registra un incremento nell’utilizzo di gas (+3%) per la generazione elettrica e di petrolio (+2,5%) nel settore della mobilità.
Il Global Mutirão è stato approvato dall’intera comunità internazionale per consensus, una sorta di unanimità che prevede che nessuno si opponga al documento finale prima che il presidente batta il martelletto, operazione condotta a grande velocità pere impedire, a detta di alcuni, la formalizzazione del dissenso; è considerato debolissimo da molti paesi e organizzazioni, ed è stato platealmente contestato da alcuni paesi.
La ministra francese della Transizione ecologica Monique Barbut ha affermato: “Non possiamo dire che sosteniamo questo testo perché non contiene il livello minimo di ambizione che ci attendavamo sull’abbandono dei combustibili fossili e sulla lotta contro la deforestazione, ma non ci opporremo perché non vogliamo far pagare il prezzo ai paesi più poveri”.
Persino il nostro Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin si aspettava di più: “Questo documento non è l’ambizione che si era data l’Unione europea che ha sempre funto da traino, ma il quadro politico a livello mondiale è cambiato molto e bisogna prenderne atto”.
E non mancano le contraddizioni; basta pensare al Brasile, che da un lato ha spinto affinchè si adottassero impegni più forti sui fossili, dall’altro ha intensificato le proprie attività petrolifere: a inizio 2025 ha aderito all’Opec (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio), e dopo anni di battaglia tra Petrobras, l’industria petrolifera statale brasiliana, e Ibama, l’organismo di controllo ambientale, il governo di Lula ha autorizzato il 20 ottobre 2025 l’esplorazione, ai fini di successive trivellazioni di 19 Blocchi alla Foce del Rio delle Amazzoni.
2. Il bicchiere, per alcuni, non è completamente vuoto
Non tutti sono così critici, in particolare chi ricorda che questa COP aveva “soltanto” l’obiettivo di implementare alcune decisioni prese in precedenza; infatti viene confermata la volontà di triplicare i finanziamenti per l’adattamento da parte dei paesi del nord del mondo verso i paesi più soggetti alle conseguenze della crisi climatica, impegnando circa 120 miliardi (parte dei 300 miliardi previsti alla COP29 di Baku) per progetti di adattamento a un clima che è già cambiato).
Osserviamo che continuando di questo passo i fondi per l’adattamento dovranno aumentare esponenzialmente, preferendo intervenire per rimediare ai disastri piuttosto che prevenirli, impiegando tecnologie sempre più avanzate e contribuendo alla crescita del PIL: è una delle contraddizioni più profonde che caratterizzano questo modello di sviluppo malato, dominato sempre più da quella tecnocrazia tanto contestata nella splendida enciclica di Papa Francesco.
Il Climate action network (composto da organizzazioni non governative senza scopo di lucro che non rappresentano l’industria, hanno interesse nella promozione dello sviluppo sostenibile e sono interessate alle questioni relative ai cambiamenti climatici) titola: “COP30 takes a hopeful step towards justice, but does not go far enough – La COP30 compie un passo promettente verso la giustizia, ma non abbastanza”, sottolineando l’importanza del meccanismo per la transizione giusta, considerato “l’impianto più avanzato in termini di diritti che abbiamo mai visto in una decisione di una COP”.
Il think tank italiano Ecco sostiene che “la COP30 di Belém si chiude con un risultato che, pur non risolvendo tutte le divergenze, dimostra che la cooperazione multilaterale sul clima prosegue nonostante le tensioni geopolitiche. Sebbene la Mutirão Decision non citi esplicitamente i combustibili fossili e non accolga l’appello del Presidente Lula e di oltre 80 Paesi per una roadmap su fossili e deforestazione, mantiene viva la traiettoria tracciata a Dubai su questo tema. L’avvio di nuovi processi per accelerare la transizione energetica, come il Global Implementation Accelerator e la Belém Mission to 1.5, offrono strumenti concreti per permettere ai Paesi di collaborare, ciascuno con i propri percorsi, per avanzare nella definizione del “come” uscire dai combustibili fossili”.
Tutto vero, ma andando avanti a forza di piccoli passi compiuti in decenni di negoziati, le emissioni continuano a crescere e la temperatura pure, e con essa la crisi climatica esplode in maniera sempre più evidente. Siamo all’ecocidio, che ormai si chiede venga incluso nell’elenco dei crimini perseguibili dalla Corte Penale Internazionale.
3. COP30: Ecocidio e genocidio sono parti della stessa crisi
Affrontare la giustizia climatica obbliga a discutere contemporaneamente anche di pace, la pace con la terra e con i popoli, perché se giustizia climatica e giustizia sociale sono due facce della stessa medaglia, ecocidio e genocidio sono parti della stessa crisi.
Alla COP30 hanno partecipato vari personaggi in rappresentanza di movimenti e associazioni, laiche e cattoliche; fra questi Padre Dario Bossi, missionario comboniano e membro della Rete Chiese e Miniera, della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) per la Miniera e l’Ecologia Integrale, e consulente della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica (REPAM-Brasile), che si batte insieme a diversi membri della rete “Preti contro il genocidio” per i diritti vittime dell’ecocidio/genocidio, principalmente i poveri della terra.
La crisi socioambientale è figlia della degenerazione del sistema socio-economico consolidatosi nel secolo scorso, basato sul ciclo distruttivo di “estrarre, consumare e scartare”, dove le persone sono fattori di produzione e anch’esse vengono consumate e poi scartate.
E padre Bossi ricorda che “c’è una stessa logica dietro la violenza ambientale e le guerre, provocata dal fatto che siamo giunti al limite della sopravvivenza del pianeta, dove si impone la logica del più forte, il diritto alla violenza, sia da parte delle multinazionali che violano i territori delle comunità, sia del conflitto armato che elimina i popoli”.
L’ecologia integrale, quindi, è una risposta completa, una profonda conversione del modello predatorio, e non semplici rattoppi palliativi. Una risposta che collega diverse sfide e opportunità, come affermano i vescovi delle chiese del sud globale: “Senza giustizia climatica non c’è pace, senza conversione ecologica non c’è futuro; senza ascoltare i popoli non ci sono soluzioni reali”.
Questo tema, che è un po’ la sintesi, l’inviluppo di tutte le questioni, rimane sullo sfondo anche alla COP30, evocato ma considerato oggetto di riflessioni culturali piuttosto che occasione di progresso, men che meno campo di battaglia politica.
SABATO 6 E DOMENICA 7 DICEMBRE ALL’HOTEL CRISTOFORO COLOMBO
Cresce l’attesa per la XVIII edizione della Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro, storica manifestazione ideata nel 2008 dal patron Emanuele Giordano e divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più autorevoli e seguiti in Italia dedicati ai grandi lievitati artigianali.
L’edizione 2025 si terrà sabato 6 e domenica 7 dicembre, dalle ore 10.30 alle ore 19.30, presso le sale dell’Hotel Cristoforo Colombo (via Cristoforo Colombo 710 – zona EUR).
Quest’anno la kermesse raggiunge la sua “maggiore età” e si presenta con un ricco programma di iniziative sostenute dagli sponsor ufficiali: Artecarta Italia (azienda specializzata nella produzione di scatole), Panettone POP (nuovo brand dedicato alla destagionalizzazione del panettone) e il nascente Museo Nazionale del Panettone, ente che rappresenta storia e cultura del panettone in Italia.
Tra le attività in programma spicca il premio “Panettone for Peace”, dedicato al tema della Pace nel mondo e pensato per valorizzare il panettone come simbolo universale di unità. Torna inoltre il riconoscimento al miglior packaging, con votazioni affidate al pubblico tramite QrCode, come avvenuto nell’ultima edizione.
La fiera renderà omaggio anche ai 155 anni dalla scomparsa di Charles Dickens, con un percorso tematico tra gli espositori: ogni azienda proporrà un panettone ispirato ai personaggi del celebre racconto A Christmas Carol. Sarà inoltre allestito lo spazio “Christmas Vibes”, dedicato ai visitatori che vorranno condividere un pensiero sul vero significato del Natale: i più significativi saranno selezionati e premiati.
L’edizione 2025 celebra anche il primato dell’organizzazione, che in diciotto anni ha realizzato 35 eventi tra fiere, anteprime, iniziative estive e incontri internazionali, oltre alle due edizioni milanesi del Premio del Museo Nazionale del Panettone. Un percorso che conferma la kermesse come punto di riferimento culturale italiano nel settore dei lievitati natalizi.
Durante l’evento verrà presentato anche il calendario 2026 del progetto Panettone POP, dedicato alla destagionalizzazione del panettone attraverso un percorso ispirato alle ricorrenze dell’anno.
«Il 2025 rappresenta un traguardo importante: 18 anni di storia, iniziative e dialogo costante con centinaia di aziende che abbiamo accompagnato nella loro crescita», dichiara il Patron Emanuele Giordano, «Il premio “Panettone for Peace” nasce dal desiderio di promuovere una riflessione autentica attorno al panettone, simbolo di unità, pace e prosperità.
A questo si aggiungono due novità: il percorso dedicato a A Christmas Carol e l’angolo “Christmas Vibes”, dove i visitatori potranno condividere pensieri sul Natale. Da quest’anno la nostra kermesse diventa anche un’esperienza emozionale, capace di coniugare profumi, sapori, storia e valori universali.»
Il Webinar dello scorso 20 novembre 2025 organizzato dal Servizio Spresal della ASL Roma 4 per le aziende delle costruzioni e per le imprese del porto e dell’area industriale costiera di Civitavecchia
Il rischio per i lavoratori del comparto delle costruzioni e di quelli che operano in scenari peculiari come le aree costiere e i porti ha ancor oggi particolare rilievo soprattutto in ragione della frequenza e delle conseguenze del fenomeno infortunistico.
Pertanto, nell’ambito della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro 2025 si è tenuto lo scorso 20 novembre 2025 il Webinar su “Gestione dell’emergenza sanitaria nel comparto delle costruzioni” organizzato dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spresal) della ASL Roma 4.
L’iniziativa – seguita da oltre 30 stakeholder operanti a vario titolo nelle aziende insistenti sul territorio della ASL Roma 4, medici competenti e operatori dei Servizi Spresal delle ASL del Lazio – è stata introdotta dal Dott. Pierluigi Ugolini (Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Roma 4) che ha sottolineato l’importanza dell’evento che si colloca all’interno del massiccio impegno della ASL Roma 4 nella prevenzione dei danni da lavoro e nella promozione della salute dei lavoratori.
Relatori il Dr. Angelo Sacco (Direttore della U.O.C. Spresal della ASL Roma 4) che ha inquadrato il tema degli aspetti normativi del primo soccorso in azienda, il Prof. Simone De Sio (Associato di Medicina del Lavoro presso la “Sapienza” Università di Roma) che ha illustrato il tema della gestione del soccorso nelle grandi opere infrastrutturali, Il Dr. Andrea Cancellaro (Tecnico della Prevenzione esperto in sistemi di gestione SSL) che ha definito gli aspetti tecnici dell’organizzazione e della gestione delle emergenze e, infine, il Dr. Antonio Scotto di Carlo (medico del lavoro) che ha delineato il ruolo del medico competente nella collaborazione col datore di lavoro alla organizzazione del servizio di primo soccorso nelle aziende edili.
La seconda parte dell’evento ha visto come protagoniste le aziende del porto e dell’area costiera di Civitavecchia con gli interventi dell’Ing. Sara Frattari (responsabile HSEQ Enel Produzione di Civitavecchia) e dell’Ing. Glauco Cozzi (RSPP della azienda Roma Cruise Terminal) che hanno illustrato, rispettivamente, le esperienze dell’Enel Produzione e della RCT nella organizzazione delle emergenze anche alla luce dei nuovi scenari emergenziali come gli eventi climatici estremi e delle esigenze di safety e security.
L’evento si è tenuto nella cornice delle iniziative di assistenza a imprese e lavoratori previste dal Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 (Programma Predefinito n. 7) e del progetto aziendale “Cantieri Sicuri 2025” e ha avuto l’obiettivo di presentare il piano di assistenza, vigilanza e controllo sul tema della gestione delle emergenze negli ambienti di lavoro, e, nel contempo, di promuovere la consapevolezza degli stakeholder del territorio della ASL Roma 4 (imprese del porto e dell’area industriale costiera di Civitavecchia, aziende delle costruzioni, ecc.) chiamati a riflettere sull’importanza di far fronte alle nuove sfide con le migliori pratiche disponibili.