14 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicitΓ  e le nostre attivitΓ : 339.7904098 redazione@lagone.it

Bonafede lancia una task force per dare una poltrona al pensionato Davigo

Il pensionatoΒ Piercamillo DavigoΒ ha trovato lavoro. Ha provveduto per lui il ministroΒ Alfonso Bonafede.

Il quale, dal suo letto di dolore, in quarantena per essersi troppo accostato alla collegaΒ Luciana LamorgeseΒ positiva alΒ covid,Β ha voluto onorare la giornata di lotta contro la corruzione con una serie di iniziative. Ed essendo il guardasigilli persona semplice, ama le complicazione. Ignorando quindi di essere a capo di un ministero in cui abbondano giuristi (in gran parte magistrati) e tecnici di prim’ordine. Dimenticando l’esistenza di quell’AutoritΓ  Nazionale AnticorruzioneΒ che fu presieduta, per volere delΒ premier Renzi,Β daΒ Raffaele Cantone. Fingendo di non sapere che i popoli latini, al contrario di quelli anglosassoni, non amano i traditori e gli spioni.

Ignorando tutto ciΓ², dal suo letto di dolore causa quarantena,Β BonafedeΒ ha istituito in un colpo solo unΒ Portale whistleblowing,Β con annesso gruppo di lavoro per trasformare i cittadini in spioni, e un mega-organismo di sessanta esperti β€œanticorruzione”, non si sa bene per fare che cosa. Se non per trovare lavoro aΒ Davigo. Il Portale pare destinato a trionfare piΓΉ nei titoli di giornale che in qualche serio concreto esito. Prima di tutto per sfiducia, proprio in questi giorni in cui, tra l’irridente e l’incazzato, ogni cittadino italiano ha ben chiaro nella testa i risultati dell’applicazione β€œImmuni”,Β seguita daΒ β€œIo” con il suo sogno sempre piΓΉ sbiadito di conquistare gli agognati centocinquanta euro di rimborso sugli scontrini. Secondariamente perchΓ©, salvo qualcuno che, per invidia o antipatia, denunci il proprio vicino di casa o un collega di lavoro, gli italiani non agognano a trasformarsi in ”soffiatori di fischietti” per denunciare le presunte illegalitΓ  (di altri) di cui siano venuti a conoscenza.

Ma Bonafede ci crede. Denunciate, denunciate! si affanna a sollecitare. E garantisce che tutto avverrΓ  nell’anonimato, anche perchΓ© alle spalle del portale c’è il famoso gruppo di lavoro. E con l’ottimismo della persona semplice (piΓΉ che quello della volontΓ ), si spinge a vellicare Β«chi non vuole voltare la testa dall’altra parte, ma intende denunciareΒ», e che Β«da oggi ha uno strumento in piΓΉ per farlo, contribuendo cosΓ¬ a rendere il ministero con le sue numerose articolazioni un’amministrazione migliore e piΓΉ integraΒ». Capito, signori magistrati che il Csm palamarizzato ha autorizzato al distacco dal sistema giudiziario al potere esecutivo nel palazzo di via Arenula? È giunta l’ora che noi cittadini spioni contribuiamo a farvi diventareΒ β€œmigliori” eΒ β€œpiΓΉ integri”.

A tutti noi (impuri e tendenzialmente un po’ corrotti) penserΓ  ilΒ dottor Davigo. E insieme a lui altri cinquantanove personaggi che costituiranno la grandeΒ β€œAlleanza contro la corruzione”.Β Una task-force di cui si sentiva proprio il bisogno, nel momento in cui ilΒ premier ConteΒ ha ancora tra le mani la patata bollente dell’altro gruppo di lavoro per gestire i progetti e i fondi delΒ Recovery fund. Li possiamo immaginare, fin dalla prima riunione del nuovo organismo, il Governatore della Banca d’ItaliaΒ Ignazio Visco, il presidente dellaΒ Corte dei Conti Guido Carlino, il presidente della Scuola superiore della magistratura e presidente emerito della ConsultaΒ Giorgio LattanziΒ e tanti altri, insieme anche a qualcuno con cui proprio Davigo ha qualche conto aperto.

Quando, allo scoccare dei suoi 70 anni il 20 ottobre scorso l’ex pm diΒ Mani PuliteΒ fu costretto non solo al pensionamento ma anche all’abbandono della toga che avrebbe voluto continuare a indossare quale membro del Csm, fu anche umiliato da una serie di personaggi che a suo dire gli avevano lasciato intendere di essere favorevoli alla sua permanenza, ma poi lo avevano tradito. Lo ha raccontato lui stesso, qualche tempo dopo il pensionamento, alla trasmissione televisivaΒ Piazza Pulita,Β condotta daΒ Corrado Formigli,Β nella quale lo stesso Davigo era una sorta diΒ β€œcommensale abituale”.Β Era apparso decisamente giΓΉ di tono, quella sera, il grande sconfitto, tradito persino da uno comeΒ Nino Di Matteo,Β il suo figlioccio che sedeva nel Csm solo grazie a lui e ai suoi voti.

Ma l’umiliazione piΓΉ cocente l’aveva subita dai vertici, da quelΒ Davide Ermini, il vice di Mattarella, che evidentemente all’ultimo momento aveva avuto un abboccamento con il Presidente in persona e aveva capito di dover lasciar perdere colui che era diventato solo ingombrante, in unΒ CsmΒ che doveva svoltare dopo le vicende che avevano visto come protagonistaΒ Luca Palamara. E anomala aveva dovuto apparire la permanenza nel Csm di uno eletto come togato ma poi rimasto senza toga anche aΒ Giovanni Salvi,Β procuratore generale presso la cassazione e aΒ Pietro Curzio, della medesima primo presidente. Altri due β€œBruti” che lo avevano pugnalato. PerchΓ© non mi hanno avvertito? Mi sarei dimesso, aveva lamentato Davigo in trasmissione, guardando negli occhi sconsolatoΒ Corrado Formigli.

Ora saranno colleghi nellaΒ β€œAlleanza contro la corruzione”, Davigo e le piΓΉ alte cariche dello Stato, quelle che lo hanno buttato via come uno straccetto senza neanche dargli l’occasione di dimissioni spontanee, senza l’umiliazione di quei voti contro. Ma si sarebbe dimesso davvero? Non Γ¨ chiaro. Certo Γ¨ che, quando l’ex magistrato pensionato siederΓ  insieme agli altri cinquantanove sullo scranno della nuovaΒ task-force,Β avrΓ  molti motivi di imbarazzo. Ma uno in particolare. Anzi, il disagio sarΓ  lui a procurarlo a uno dei suoi nuovi colleghi,Β Fabrizio Patroni Griffi,Β presidente delΒ Consiglio di Stato. Eh si, perchΓ© Γ¨ proprio a quell’organismo che Davigo si Γ¨ rivolto il 3 dicembre scorso, nella speranza di essere reintegrato al Csm dopo la bocciaturaΒ β€œper difetto di giurisdizione” avuta dalΒ Tar del LazioΒ cui aveva fatto ricorso contro la votazione delΒ Csm.Β E del resto che cosa c’entra il pensionato piΓΉ coccolato (prima delle umiliazioni) d’Italia con i massimi vertici dello Stato? Non c’entra niente, come del resto a nulla serve questa β€œAlleanza”, dal momento che per la prevenzione contro la corruzione nella pubblica amministrazione esiste giΓ  un altro organismo, quell’AnacΒ voluta daΒ Matteo RenziΒ quando era premier, che fu presieduta fino a un anno fa daΒ Raffaele Cantone.

Come non essere in questo caso d’accordo con lo stessoΒ RenziΒ quando dice come sia meglio, invece di moltiplicare leΒ task-force, far funzionare quelle che ci sono giΓ ? Sempre ammesso che quella istituita da lui fosse davvero fondamentale per prevenire la corruzione, che non ci pare nel frattempo granchΓ© diminuita. Che cosa porta a casa dunque oggiΒ Piercamillo Davigo? Non denaro, perchΓ© l’incarico Γ¨ gratuito, salvo forse, come sempre succede, qualche gettone di presenza e i rimborsi spese. Niente di che. E del resto, lo diciamo senza ironia, quella della ricchezza non pare la sua principale aspirazione. Quella del potere perΓ² lo Γ¨. E anche quella della visibilitΓ . Poter continuare ad andare in tv a raccontare le sue barzellette, a poter dire che gli innocenti sono colpevoli non ancora scoperti, tutto questo non ha prezzo. E poter ribadire che lui rifarebbe tutto quello che ha fatto in quarant’anni di carriera. Il che per alcuni Γ¨ preoccupante. Ma si sa, si tratta solo di colpevoli non ancora scoperti

(Il Riformista)

Ultimi articoli