27 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

A Trevignano Romano tornano di moda le matinée con il nuovo film di Paolo Sorrentino

Il fenomeno

Da tempo ormai non si assisteva più a proiezioni mattiniere al cinema, come invece una volta era tanto d’uso. Le cosiddette matinée per l’appunto, pensate per chi non poteva assistere ai più comuni spettacoli serali, come chi in quegli orari era costretto a lavorare, e i cui prezzi erano decisamente più abbordabili.

Questa moda, ormai quasi del tutto desueta, aveva già ricominciato a vivere nuovamente in alcuni cinema della Capitale, come il Cinema Troisi di Trastevere, ma da oggi, per chi vorrà non sarà necessario arrivare fino a Roma. Al Cinema Palma di Trevignano Romano, infatti, è ora possibile assistere alla proiezione in anteprima del nuovo film di Paolo Sorrentino: “La grazia”. La pellicola, distribuita da Piperfilm fino al primo di gennaio soltanto la mattina, uscirà definitivamente nelle sale italiane il 15 gennaio 2026.

Il film

Torna dunque nelle sale a solo un anno di distanza Paolo Sorrentino. Il regista del Vomero, dopo il deludente ed artificioso “Parthenope” dello scorso anno, mette in scena un film dai tratti decisamente più sulle righe e che riesce di più nel suo intento. Rispetto al film presentato nel 2024, dedicato alla sua terra ma con toni fin troppo ricercati, come se fosse un prodotto finalizzato soltanto alla seconda bramata statuetta d’oro, “La grazia” sembra non avere di queste pretese, il ché è un bene.

Gli ultimi sei mesi di mandato del Presidente della Repubblica, il cosiddetto “semestre bianco”, fanno da contorno alle vicissitudini pubbliche e private di un perfetto Toni Servillo. L’attore feticcio del regista campano, che già lo aveva accompagnato in successi come “Il divo”, “L’uomo in più”, o il più recente “È stata la mano di Dio”, riesce bene a rappresentare il travaglio interiore di un uomo che ormai ha ben poco a che fare con la vita.

Un uomo che sembra aver già chiuso anche con il mondo politico che dovrebbe rappresentare, e che, più che giocare un ruolo attivo, si limita a subire ciò che ritiene la maggior parte del pubblico approverebbe.

Interessante quindi seguire tutto il processo che ha portato il protagonista a rivedere e a decidere riguardo le sorti dei singoli e dei molti, grazie solamente ad una firma. Un processo nel quale un grande ruolo è giocato dalla figlia Dorotea, interpretata da Anna Ferzetti, che grazie alla passione, al contrario manchevole nel padre, riesce a far scattare una scintilla da troppo tempo sopita.

Contrasto costante quindi quello tra i due. Ma d’altronde il contrasto sembra essere un grande tema del film, vista anche la colonna sonora adottata per le scene interne al Quirinale, dove il Presidente fa risuonare note alle quali le mura del Colle non sembrano abituate, primo segno di un imminente cambiamento d’animo.

Davide Catena, redattore L’agone

Ultimi articoli