25 Dicembre, 2025
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Bracciano 2025: un anno di cura, diritti e comunità. Il bilancio dell’azione amministrativa

Dicembre rappresenta tradizionalmente il momento dei bilanci e, in ambito politico/amministrativo, è fondamentale descrivere quanto realizzato per comprendere meglio il percorso futuro.

Il 2025 per Bracciano è stato un anno di lavoro costante, fatto più di cantieri aperti, servizi rafforzati e relazioni costruite sul territorio che di annunci. Le scelte compiute delineano un’amministrazione che ha puntato sulla manutenzione diffusa, sul welfare di prossimità, sulla partecipazione dei cittadini e su una comunità fondata su diritti, dignità e pace sociale.

La cura del territorio è stata uno dei fronti più visibili. Gli interventi di pulizia straordinaria, sfalcio, riordino degli spazi pubblici e manutenzione di marciapiedi e strade hanno seguito una programmazione continua, che ha interessato centro urbano, quartieri e aree periferiche. Non singole operazioni, ma un’azione quotidiana per migliorare la qualità della vita nei luoghi dell’abitare e dell’incontro.

Sul piano dei servizi sociali, il Distretto RM 4.3 ha rafforzato il presidio delle fragilità, dedicando maggiore attenzione a disabilità, vita indipendente, interventi domiciliari e sostegno alle famiglie. Si è consolidato il doposcuola educativo aperto tutti i giorni, mentre nelle scuole superiori è stato attivato il servizio supporto psicologico, capace di intercettare precocemente disagi emotivi e difficoltà relazionali. Il Servizio Civile è stato promosso come opportunità di crescita per i giovani, integrandoli nel sistema locale dei servizi educativi. Formazione e supervisione hanno sostenuto il lavoro quotidiano degli operatori impegnati nei casi più complessi.

Le scuole hanno rappresentato un ulteriore pilastro dell’anno amministrativo. Accanto agli interventi sugli edifici e ai progetti educativi dedicati a diritti, ambiente, inclusione e pace, il 2025 ha visto un passo avanti concreto con l’apertura del secondo punto cottura alla Scuola di via dei Lecci. La preparazione dei pasti sul territorio consente un miglior controllo sulla filiera, sulle diete speciali e sulla freschezza degli alimenti, restituendo alla mensa una funzione educativa. La scelta di rendere le mense sempre più Plastic Free, con stoviglie riutilizzabili, ha consolidato l’idea del pasto come momento in cui salute, sostenibilità e cura dei bambini si intrecciano.

Sul fronte della partecipazione, il 2025 ha confermato un metodo: assemblee pubbliche, incontri nei quartieri e confronti su mobilità, urbanistica e uso degli spazi sono diventati strumenti ordinari. Questo approccio è emerso in modo particolare nella gestione condivisa del Centro Civico e nella presentazione del progetto “Agorà – Connessioni Urbane”, che ridisegnerà parti centrali della città grazie a un percorso di dialogo con cittadini, comitati e realtà locali.

Anche la sicurezza ha visto passi avanti significativi. La collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri ha rafforzato il presidio delle aree più sensibili, affiancando il lavoro della Polizia Locale in una logica di prevenzione e prossimità.

La vita culturale della città si è animata con numerose iniziative: dal Roll!Fest alle rassegne storiche e artigianali, fino a spettacoli ed eventi comunitari. Tra tutte spicca il Concerto della Pace, momento partecipato di dialogo intergenerazionale sui temi della convivenza e del disarmo.

Il tema di Cupinoro è tornato al centro dell’agenda. Le vicende della ex discarica, le pronunce della magistratura e le responsabilità degli enti sovraordinati hanno imposto un confronto rigoroso sui rischi ambientali e sanitari. L’amministrazione ha scelto la via della trasparenza, coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale in un’analisi condivisa.

Accanto a tutto ciò, un filo rosso ha attraversato l’anno: l’impegno per diritti e pace. Le ricorrenze del 25 novembre e del 3 dicembre hanno ribadito la centralità della lotta alla violenza di genere e dell’inclusione delle persone con disabilità. La pace è stata interpretata come responsabilità quotidiana, riaffermata anche simbolicamente con il ripristino della Cittadinanza Onoraria “Ius soli” ai bambini nati in Italia da genitori stranieri.

Il bilancio del 2025 restituisce l’immagine di una comunità che cresce attraverso cura, dialogo e partecipazione. Il 2026 eredita progetti avviati, cantieri pronti e sfide complesse, a partire da Cupinoro, con l’obiettivo di costruire un territorio più giusto, sostenibile e pacifico.

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